Advertisement

Giovedì 9 maggio: ultimi due film in Concorso a DOCudi2024 e il 16 le premiazioni dei vincitori e l’Evento Speciale con la proiezione del film CIELO APERTO

Giovedì 9 maggio ultimi due film in Concorso: due proiezioni toccanti che esplorano temi importanti come la malattia, la resilienza e la speranza. Apertura sala ore 18:30, inizio proiezione ore 18:45.

Advertisement

INGUARDABILE di Marilena Pisciella e Cristina Nuñez è un film biografico e sociale che racconta la storia di Marilena, una donna in carriera a cui viene diagnosticato un mieloma multiplo, un cancro raro. Il film segue il suo viaggio mentre affronta la malattia con coraggio e determinazione, usando la fotografia e il cinema come strumenti per esplorare la sua esperienza e dare voce a ciò che spesso viene taciuto.
Interverrà la regista. Tralier https://youtu.be/UZKaCUkHui0

NOÉLLE: IN NESSUN POSTO di Clara Pazzaglia è un film sociale che racconta le storie di tre persone che vivono a Tolentino, un paese nelle Marche colpito dal terremoto del 2016. Il film esplora il trauma e la perdita causati dal terremoto, ma anche la forza e la resilienza della comunità che si è riunita per ricostruire.
Interverrà la regista. Trailer https://www.youtube.com/watch

Pagina dedicata alle due proiezioni con info, schede dei film, sinossi, biofilmografia, note di regia, articoli, foto, recensioni, interviste https://www.webacma.it/docudi2024-inguardabile-noelle-in-nessun-posto/

Giovedì 16 maggio ultimo appuntamento con il Concorso DOCudi2024: l’atteso giorno delle Premiazioni dei vincitori e a seguire EVENTO SPECIALE con il film CIELO APERTO di Ruggero Romano. Apertura sala ore 18:10, inizio proiezione ore 18:30.

Proiezioni presso l’Auditorium Cerulli in via Francesco Verrotti 42
(GoogleMap https://goo.gl/maps/L4baZ5VRQxZHZb2f8)

Ingresso gratuito. Gradita la prenotazione utilizzando il modulo tinyurl.com/y3be7zm2

DOCudì, anche con questa undicesima edizione, si afferma come una vetrina delle problematiche culturali, ambientali, sociali e si caratterizza come luogo di incontro e di relazioni, mettendo sotto i riflettori la vita delle genti, delle tradizioni e delle diverse e complesse vicende del nostro paese. In questa fase di transizione dei popoli e dei cambiamenti epocali che si sono aperti, un Festival può diventare ancor più luogo di arricchimento culturale e momento forte di riflessioni.

Ad ogni proiezione hanno partecipato e sono stati ospiti nella città di Pescara, autori e registi delle opere selezionate e messe in Concorso che hanno poi partecipato alle proiezioni delle loro opere consentendo agli spettatori di approfondire tematiche e realizzazione delle loro opere e poter anche creare un momento di approfondimento e di dialogo.

La modalità organizzativa di DOCudì è quella del “Festival diffuso”. Con appuntamenti attraverso tre mesi, sono stati presentati film che il pubblico in sala, attraverso singole votazioni ha poi decretato, anno dopo anno, il vincitore del Premio DOCudi mentre l’altro premio è stato assegnato dall’ACMA al documentario che si è distinto per la tematica sociale più interessante.

In Concorso https://www.webacma.it/wp-content/uploads/2024/03/DOCudi2024-Programma-in-A5.png– – – – – – – – – – – –  –

——— ———  ———  ———  ———  ———  ———
SINOSSI LUNGA INGUARDABILE di Marilena Pisciella e Cristina Nuñez
PAESE Italia
ANNO 2022
DURATA 30’ 53”
GENERE Biografico, Sociale
SOGGETTO Marilena Pisciella
SCENEGGIATURA Marilena Pisciella
PRODUZIONE Autoprodotto

Il film è il serrato dialogo con un cancro raro, un mieloma multiplo, e la sua cura, il dialogo di una donna in carriera, che improvvisamente cade dai suoi ruoli e che deve cercare di sopravvivere all’annuncio di una malattia rara, grave, inguaribile.
A cosa può aggrapparsi per non precipitare? Dapprima scrive una lettera che invierà a 53 persone a lei care: è lo stesso numero dei suoi anni. Ha bisogno di capire. Poi inizia ad usare quello che sa fare: fotografare, fotografarsi, filmarsi. Solo le chemioterapie, le ospedalizzazioni, i due trapianti e i lunghi isolamenti in camera sterile non possono bastare. Lei vuole sentirsi attiva. Vuole partecipare al suo processo di terapia. Non vuole rimanere sola. Questa società sempre più cancerosa va vista, va stanata. Bisogna parlare di malattia, di cure e se necessario anche della morte. Basta con i taboo.
Fare autoritratti, studiare gli album di famiglia, ricercare fotografie del passato, fare viaggi per rintracciare le sue radici, così come non aveva mai fatto. Pian piano si accorge di aver attivato tante voci, esse diventano personaggi in dialogo intimo con lei stessa. Queste presenze fluttuanti nella sua stanza d’isolamento, l’aiuteranno a scolpire altre e nuove trame, non volendosi definire vittima, né solo attraverso la sua malattia. Nascono così parole nuove, nuovi corpi possibili per provare a rientrare, dopo un lungo periodo di follia e trauma, nel mondo.
Il mondo non sarà più lo stesso. Ma Inguardabile non è solo ciò che sembra: è anche resilienza, poesia, arte, sguardo raro.

 

SINOSSI LUNGA NOÉLLE: IN NESSUN POSTO di Clara Pazzaglia
PAESE Italia
ANNO 2023
DURATA 14’02’’
GENERE Sociale
SOGGETTO Clara Pazzaglia
SCENEGGIATURA Clara Pazzaglia
PRODUZIONE Clara Pazzaglia (NABA) e Filippo Falconi

Nel 2016, il terremoto più forte registrato nel paese negli ultimi trent’anni, si è abbattuto sul Centro Italia, lasciando intere regioni distrutte. Dopo sette anni, i vicoli, le strade e gli edifici di Tolentino, un paese nella provincia di Macerata nelle Marche, mostrano ancora i ricordi di chi vi è passato prima.

Gustava, una donna anziana, tra pezzi di intonaco e fotografie strappate, non vorrebbe tornare nella sua casa ancora terremotata e in attesa di ricostruzione, nonostante per lei simboleggiasse la libertà che ha ormai perso. Al contrario, Antonella, guarda il tempo che passa e inizia a perdere le speranze di poter realizzare il suo desiderio di poter tornare presto nella sua vecchia casa. Altrettanto, Marco, ormai 24 anni, tra le macerie, ricorda che vedersi la propria casa strappata dopo averci vissuto per diciassette anni fa capire che da un momento all’altro si può davvero perdere tutto, compresi i ricordi intrappolati in quelle case terremotate. Ciò che manca di più sono le persone e i ricordi a cui appartenevano, che ora sono bloccati in queste case ormai ferme nell’eterno presente del 30 ottobre 2016.
Oggi, dopo sette anni, le case terremotate di Antonella, Marco e Gustava ancora attendono di essere demolite e ricostruite. Il loro futuro è del tutto incerto, con traslochi in corso da sette anni e che non si sa se mai finiranno. A volte il dolore è addirittura troppo per tornare in queste case a svuotarle. E nell’attesa che la ricostruzione avanzi e che qualcosa cambi, queste case terremotate rimangono lo scrigno in cui vengono custoditi i ricordi di Gustava, Antonella e Marco, bloccati lì per sempre.

Il film è il serrato dialogo con un cancro raro, un mieloma multiplo, e la sua cura, il dialogo di una donna in carriera, che improvvisamente cade dai suoi ruoli e che deve cercare di sopravvivere all’annuncio di una malattia rara, grave, inguaribile.
A cosa può aggrapparsi per non precipitare? Dapprima scrive una lettera che invierà a 53 persone a lei care: è lo stesso numero dei suoi anni. Ha bisogno di capire. Poi inizia ad usare quello che sa fare: fotografare, fotografarsi, filmarsi. Solo le chemioterapie, le ospedalizzazioni, i due trapianti e i lunghi isolamenti in camera sterile non possono bastare. Lei vuole sentirsi attiva. Vuole partecipare al suo processo di terapia. Non vuole rimanere sola. Questa società sempre più cancerosa va vista, va stanata. Bisogna parlare di malattia, di cure e se necessario anche della morte. Basta con i taboo.
Fare autoritratti, studiare gli album di famiglia, ricercare fotografie del passato, fare viaggi per rintracciare le sue radici, così come non aveva mai fatto. Pian piano si accorge di aver attivato tante voci, esse diventano personaggi in dialogo intimo con lei stessa. Queste presenze fluttuanti nella sua stanza d’isolamento, l’aiuteranno a scolpire altre e nuove trame, non volendosi definire vittima, né solo attraverso la sua malattia. Nascono così parole nuove, nuovi corpi possibili per provare a rientrare, dopo un lungo periodo di follia e trauma, nel mondo.
Il mondo non sarà più lo stesso. Ma Inguardabile non è solo ciò che sembra: è anche resilienza, poesia, arte, sguardo raro.

Informazione equidistante ed imparziale, che offre voce a tutte le fonti di informazione

Advertisement
Articolo precedenteFiera del Libro di Vietri sul Mare – dal 24 al 26 maggio 2024
Articolo successivoL’Inter e Vi Skin: un legame celebrato in “Ho scelto di vincere”

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui