Il vero scudetto del Napoli e’ quello dei 91 punti di Sarri
Lo scudetto 2022 e’ stato un scherzo di Luciano Spalletti.
Un dispetto al presidente che mai e poi mai avrebbe voluto vincere qualcosa.
De Laurentiis ha visto la squadra azzurra vincere a sua insaputa. All’improvviso.
Spalletti ha saputo strizzare e ricavare le capacita’ di ciascun calciatore moltiplicandole. Tranne che qualche eccellenza, calciatori buoni ma nulla di piu’. Ha lavorato molto sulle loro teste e poi sulle loro gambe.
Lo scudetto ‘vinto’ con Sarri, quello dei famosi 91 punti e’ quello che suol dirsi la quinta essenza della competizione. Squadra ferrea, concentrata, tecnicamente forte e tatticamente implacabile.
Un tecnico, il comandante, il cui addio sintetizzato nel giro del campo in ossequio alla tifoseria commuove ancora oggi in un misto di ricordi, dispiaceri e nella infelicita’ di trovarsi in mani societarie incompetenti e poco volenterose.
L’unico dipiacere che Sarri ha dato alla tifoseria napoletana e’ stato quello di andare alla Juve e, vederlo in giacca e cravatta ai bordi del campo e non in tuta da “combattimento” passeggiare sulla linea del fallo laterale, e’ stata una stonatura pesante per il cuore delle curve azzurre. In ogni caso assai significativa.
Per il resto Sarri e’ da rimpiangere insieme ad un gruppo che ci ha fatto sognare.
Reina, Albiol, Hysaj, Koulibaly, Ghoulam, Hamsik, Allan, Jiorginho, Zielinski, Insigne, Callejon, Mertens, Milik…
Questi i combattenti, i condottieri, i giocolieri degli schemi.
L’emozione del terzo scudetto 2022 e’ paragonabile ad un fuoco di paglia, ad un fulmine. Non e’ persistita nella testa del tifoso che per una mesata. E’svanita, dimenticata addirittura perche’ “era da illusi credere di vincere il quarto scudetto subito dopo” e questo per mani di chi non vuole vincere mai. La Juve, il Milan, l’inter hanno vinto e rivinto a dispetto. Qualcuna di queste che non voglio nominare lo ha vinto per nove volte di seguito.
Lo scudetto 2022 e’ stato un fulmine a ciel sereno e non solo perche’ inaspettato ma in quanto incomprensibible, fuori dalla grazia di Dio e dalla logica calcistica.
Oggi possiamo dirlo con cognizione di causa.
Nessuno ci ha regalato nulla, beninteso, ma quella gioia dei 91 punti senza neanche la cucitura dello scudetto sulla maglietta e la squadra di Sarri non c’e’.
Non e’passato neanche un anno.