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La UGL Salute di Brindisi esprime preoccupazione per le recenti disposizioni che limitano la funzionalità degli sportelli del Centro Unico di Prenotazione (CUP) riducendo le unità lavorative destinate a tre sedi della provincia: Fasano, Ceglie Messapica e San Pietro Vernotico. Parte del personale risulta essere stato riassegnato a nuove esigenze dell’Ente, con l’obiettivo di garantire le prestazioni che il servizio CUP non riesce a gestire nei tempi previsti dalla normativa del Piano Nazionale di Governo delle Liste di Attesa.

Una figura e nuova esigenza, quella dell’addetto alla presa in carico, definita dalla stessa Azienda di I° livello, destinata a supportare le Direzioni Sanitarie nella gestione delle indisponibilità di appuntamenti certificate dal servizio di primo accesso del Centro Unico di Prenotazione.

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“La decisione aziendale di ridurre la funzionalità del servizio per soddisfare nuove esigenze non previste nell’atto di affidamento alla società partecipata, che gestisce il servizio per conto dell’Ente, sta causando notevoli difficoltà agli utenti e sembra essere una forzatura rispetto a quanto deliberato”, afferma Alessandro Galizia, Segretario Provinciale della UGL Salute di Brindisi. “In particolare, a Fasano, delle quattro postazioni previste, spesso solo due sono operative, una in laboratorio e l’altra in cassa centrale. Si registrano notevoli difficoltà”.

 

La UGL Salute ha chiesto all’azienda di rivedere le disposizioni adottate e di garantire un servizio di front office efficiente e funzionale per soddisfare le esigenze degli utenti.

 

“La mole di lavoro non è mutata, per quello che è un servizio di primo contatto con il SSR e la specialistica ambulatoriale in generale, riteniamo sia opportuno cercare altrove la forza lavoro necessaria, al fine di evitare di pregiudicare un servizio già in affanno sui cui gravano gravi carenze di personale” – conclude Galizia.

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