FOTO Francesca Pasquali, Origami, 2022, scarti di lastre di neoprene, spilli, fili colorati_FPA Archive
CUBO, il Museo d’impresa del Gruppo Unipol, presenta dal 6 giugno al 5 ottobre 2024 a Bologna, nelle due sedi in Porta Europa e Torre Unipol, “Eccentriche Nature”, una mostra a cura di Pasquale Fameli che riunisce dieci artiste bolognesi analizzando quell’aspetto della loro produzione che si rivolge alla natura e, nello specifico, alla vegetazione.
Sergia Avveduti (1965), Pinuccia Bernardoni (1953), Mirta Carroli (1949), Valentina D’Accardi (1985), Giulia Dall’Olio (1983), Sabrina Mezzaqui (1964), Sabrina Muzi (1964), Francesca Pasquali (1980), Greta Schödl (1929) e Sissi (1977) sono le protagoniste di una rassegna che si compone di oltre venticinque opere che, attraverso sculture e installazioni, fotografie e disegni, fino alle più radicali ricerche concettuali, restituiscono una visione non scontata di un tema quanto mai attuale: la relazione con l’ambiente e la comprensione dei confini tra la dimensione naturale e quella artificiale.
Nella storia dell’arte bolognese, le forme vegetali hanno assunto rilevanza con il neonaturalismo di metà Novecento, restando però invischiate nella pittura informale e nelle sue derivazioni, tipica, secondo il curatore, di una prospettiva prettamente maschile. In “Eccentriche Nature”, invece, si vuole raccontare una fase successiva e distante da climi culturali legati a una visione maschile per raccontare il punto di vista femminile affermatosi nei decenni successivi. Le artiste sono state selezionate per il rapporto elettivo che, nel corso della loro ricerca, hanno stabilito con le forme della natura, lavorando secondo approcci differenziati che riflettono tendenze tra le più significative dell’arte contemporanea, sempre in bilico tra formalismo e concettualismo.
Da autrici già attive nella metà del XX secolo fino alle più recenti, si ricompone un mosaico prezioso di una realtà ricca e stimolante.