Maryam Rajavi: la morte di Ebrahim Raisi infligge un colpo monumentale e strategico a Khamenei, innescando una serie di ripercussioni, crisi all’interno della tirannia teocratica che stimola i giovani ribelli all’azione
In seguito alla morte di Ebrahim Raisi, il presidente del regime clericale, la signora Maryam Rajavi, presidente-eletta del Consiglio Nazionale della Resistenza dell’Iran (CNRI), ha dichiarato: “Questo rappresenta un colpo strategico monumentale e irreparabile per la ‘guida suprema’ dei mullah Ali Khamenei e per l’intero regime, noto per le esecuzioni e i massacri. Scatenerà una serie di ripercussioni e crisi all’interno della tirannia teocratica, che stimolerà i giovani ribelli all’azione”.
Maryam Rajavi ha aggiunto: “La maledizione delle madri e di coloro che chiedono giustizia per gli uccisi, insieme alla dannazione del popolo iraniano e della storia, segnano l’eredità di Ebrahim Raisi, il famigerato autore del massacro dei prigionieri politici del 1988”.
La signora Rajavi, onorando i 30.000 membri dell’OMPI (Organizzazione dei Mojahedin del Popolo dell’Iran) e altri combattenti per la libertà che sono stati massacrati – e saranno ricordati per sempre dal popolo iraniano – ha affermato che la ricerca della giustizia persisterà fino al rovesciamento del regime.
Il destino di tutti coloro che hanno giustiziato e continuano a giustiziare i figli e le figlie dell’Iran serve come lezione da imparare.
Segretariato del Consiglio Nazionale della Resistenza dell’Iran
20 maggio 2024