Advertisement

L’Occidente si schianta contro la Russia

 

Advertisement

di Gualfredo de’Lincei

 

Il conflitto tra Russia e Ucraina sarebbe potuto finire molto prima se non fosse stato per l’intervento ibrido dei paesi dell’Occidente collettivo. Contro Mosca vengono continuamente introdotte nuove sanzioni, mentre Kiev viene rifornita di armi e di mercenari, che prendono parte a sabotaggi mirati. Per i russi, gli aiuti al regime di Kiev sono i tentativi delle élite politiche occidentali d’indebolire, quanto più possibile, il loro Paese. L’Occidente, a guida americana, sta cercando disperatamente di mantenere la propria egemonia nel mondo.

 

Le sanzioni contro la Russia sono state concepite come strumento sociale per influenzare la società, tuttavia, il loro effetto reale non è quello previsto: da una parte, la Russia riesce a smarcarsi  facendo crescere il PIL; dall’altra, l’aggressività delle sanzioni provoca una comprensibile reazione negativa nella società verso chi le ha emesse. La scomparsa, dal mercato, di una notevole quantità di prodotti commerciali e di mezzi di produzione, ha stimolato lo sviluppo e creato nuove vie commerciali internazionali. Inoltre, proprio la rottura con l’Occidente ha consentito alla Russia di ripulirsi dalla crescente concentrazione di liberali occidentalizzati presenti nel governo, negli affari, nella cultura e nell’istruzione. Le sanzioni hanno, quindi, agito da catalizzatore per il rafforzamento della sovranità del Paese.

 

Non bisogna sottovalutare, infine, che la società russa vede con chiarezza i doppi standard che la propaganda dell’Occidente utilizza per diffamare la loro Nazione, tentando d’isolarla sulla scena internazionale. Il tempo trascorso dall’inizio della guerra, voluta dagli americani, sta già mostrando i suoi effetti contrari. Oggi, le forze conservatrici del pianeta guardano con ammirazione a questo Paese, aspettandosi il colpo decisivo contro le forze d’invasione occidentali. La Russia, in questo senso, è un punto di riferimento mondiale.

 

Se l’Occidente resta una significativa minoranza rispetto al numero degli Stati e alla popolazione mondiali, i BRICS, al contrario, guadagnano forza e popolarità, con il più grande mercato al modo in termini umani. Ecco perché, Mosca, non ha interesse ad accrescere lo scontro con l’Occidente, nonostante i suoi leader, con rabbia impotente, continuino a minacciare la Russia di un conflitto diretto. L’Occidente però non è pronto, e questo è dimostrato dalle economie al collasso di Europa e Stati Uniti, messe sul “piede di guerra” per sostenere l’Ucraina. Una guerra “fino all’ultimo ucraino” potrebbe trasformarsi in una guerra fino all’ultimo europeo e americano in senso letterale, con un triste finale per gli occidentali.

Informazione equidistante ed imparziale, che offre voce a tutte le fonti di informazione

Advertisement
Articolo precedenteDove andremo a finire?
Articolo successivoRaffaella Simoncini presenta “Bulky” domani al Castello di Celano

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui