Leonardo da Vinci fece il suo ultimo viaggio in Francia nel 1517, due anni prima della sua morte, percorrendo la Via Francigena e attraversando il Moncenisio. E così un particolare del paesaggio a sinistra della Gioconda (visto da chi guarda il dipinto) gli fu ispirato da monte Rocciamelone e da un laghetto che si trovano nel territorio del piccolo comune di Ferrera Moncenisio, ai confini con il territorio francese.
Sono i recenti risultati di una ricerca condotta dallo storico dell’arte Silvano Vinceti, che arrivano dopo la scoperta che nel 2023 ha avuto una risonanza mondiale e, cioè, l’asserita convinzione che quello rappresentato nello sfondo della Monna Lisa è il Ponte Romito. Ciò che resta del manufatto, un solo arco, si trova a Laterina, piccolo paese in provincia di Arezzo.
Proseguendo le sue ricerche, Vinceti ha riesumato ed esaminato molti documenti storici, spinto dal desiderio di capire quale percorso fece Leonardo per recarsi l’ultima volta in Francia, ad Amboise, e in quale anno. A questo proposito l’ipotesi dominante è che fu nell’autunno del 1516, ma nel Codice Atlantico lo stesso Leonardo scrisse poche righe riportando di essere giunto ad Amboise nel maggio del 1517: “il di della discensione in Ambosa 1517 di maggio nel Clu”.
“I documenti che ho esaminato – afferma lo storico e ricercatore – certificano che nel sedicesimo secolo il colle del Moncenisio era quello più gettonato per attraversare le Alpi e scendere in terra francese. A tal proposito vi sono testimonianze di molti personaggi, da Margherita di Valois, sorella minore del re Enrico II di Francia, alla duchessa Jolanda, figlia del re di Francia Carlo VII e moglie di Amedeo IX di Savoia. Tra gli altri anche Michel de Montaigne, filosofo, scrittore e politico francese”. E argomenti climatico-atmosferici, geografici e infrastrutturali a favore di questo percorso vennero riportati all’epoca anche dalle famose guide alpine Marrons, uomini coraggiosi e robusti che, a pagamento, prestavano servizio come portatori per il transito del valico del Moncenisio.
E quanto osservato durante questo viaggio molto probabilmente ispirò Leonardo per dipingere parte del paesaggio della Gioconda. Il genio del Rinascimento, infatti, nello sfondo d’insieme dei suoi dipinti raffigurava particolari di paesaggi reali. Tesi, questa, confermata dal prof. Carlo Vecce e, in epoca più antica, dallo storico leonardesco Gustavo Uzielli.