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FOTO Pezzo iconico delle varietà effigi capovolte, il modulo per dispaccio telegrafico da Trani del 10 ottobre 1861, Lotto 114, stima: € 27.500 – 33.000
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Dopo l’asta del 22 febbraio con la quale Art-Rite ha inaugurato il nuovo dipartimento di filatelia, che ha ottenuto il 42% di venduto per 535.000 euro di aggiudicato, prosegue la proposta della maison milanese, in collaborazione con Auction Gallery, rivolta ai collezionisti e agli appassionati di francobolli.
Protagonista della seconda vendita del 26 giugno è un catalogo di 532 lotti, selezionati dall’importante Collezione Cuneo, raccolta di 40.000 pezzi che oltre a distinguersi per qualità, stato di conservazione e rarità, è in grado di restituire da un punto di vista inedito uno spaccato della Storia d’Italia.
Il catalogo, frutto di una selezione fatta dall’insieme del materiale raccolto in decenni di attività filatelica, è incentrato sul periodo antico (XIX secolo) con significativo riferimento al Regno di Napoli e di Sardegna.
Tra i tanti interessanti lotti proposti, si segnala la presenza della rara quartina Regno di Napoli del ½ grano carminio scuro, di grande bellezza e ottimamente conservato (lotto 19, stima: € 17.500 – 21.000).

È poi un insieme unico nel suo genere, che costituisce un pezzo iconico delle varietà effigi capovolte, il modulo per dispaccio telegrafico da Trani del 10 ottobre 1861 con coppia del 1 grano nero dove un esemplare presenta doppia effigie capovolta e l’altro una tripla effigie capovolta (lotto 114, stima: € 27.500 – 33.000).

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Risale al Risorgimento italiano, il frontespizio di lettera affrancato con 20 cent azzurro di Sardegna più un 10 cent bruno grigio di Sardegna, frazionato verticalmente a metà ed utilizzato per 5 centesimi come da tariffa. L’affrancatura è annullata col muto a losanga pontificia di Macerata del 22 novembre 1860, il documento venne infine tassato per 5 baiocchi per l’inoltro all’interno dello Stato Pontificio. L’insieme costituisce un documento di grande rarità storica postale e sicuramente il più importante oggetto postale del periodo (lotto 443, stima: € 25.000 – 30.000).

È inoltre da ritenersi senza dubbio un oggetto eccezionale per le varietà delle Province Napoletane, il lotto 111: una lettera del 1861 con due esemplari del 1 grano nero con doppia stampa, uno con doppia impressione parziale, l’altro con doppia impressione completa (stima: € 25.000 – 30.000).

Si presenta in stato di nuovo con la sua gomma originale, il 25 cent di Parma bruno rosso emesso nel 1855. È uno dei due esemplari conosciuti in questa conservazione: assolutamente una grande rarità (lotto 234, stima: € 37.500 – 45.000, con un valore di catalogo Sassone di oltre 160.000 euro).

Per la qualità eccezionale ed irripetibile, si distingue inoltre il 20 cent del Regno di Sardegna del 1854 allo stato di nuovo con gomma originale. La stima è tra i 10.000 e i 12.000 euro (lotto 298).

Entrambi provenienti dal Granducato di Toscana (lotto 426 e 431) sono infine l’esemplare del 9 crazie (Marzocco) viola bruno scurissimo su carta azzurra in stato di nuovo con piena gomma originale di grande freschezza e molto ben marginato, esemplare di grande qualità ed estremamente raro (stima: € 8.000 – 9.600), e la quartina del 4 crazie verde della seconda emissione usata a Borgo a Mozzano il 3 giugno 1859 durante il periodo di governo provvisorio.

Si conoscono solo altri due blocchi di questo valore e pertanto va considerata una grande rarità anche per la sua bellezza e freschezza di colore (stima € 8.500 – 10.200).
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