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Il secondo giorno del NaNo Film Festival conferma l’andamento della giornata di apertura.

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La giornata si è aperta con la proiezione del corto Fare un film? realizzato dai giovani studenti del corso di cinema tenuto nell’ambito del nuovo progetto NanoFilm+. Grande partecipazione ed euforia per questi giovani sognatori che si preparano per il cinema di domani.

 

Molto interesse si è manifestato anche per le tre categorie in gara del 14 giugno: Comedy, Animation e Documentary Short. I film proiettati sono stati seguiti da un numero crescente di spettatori.

 

La serata in sala si è conclusa poi con la proiezione di Mighty Afrin: in the time of flood del regista greco Angelos Rallis, il secondo dei tre documentari lunghi per la sezione Out of competition.

 

Il red carpet ha visto anche in questa sera la presenza di alcuni degli autori dei film in gara, tra cui Arianna Massimi (Stati d’infanzia), Marco Balzano (Livorno ’42) e Zoey Stein (The Painter).

 

Inizio con il sorriso per il salottino letterario che ha aperto alle ore 17 con un contagioso e divertente Sbadiglio. L’opera per bambini di Ivana Esposito e Michelina Grasso ha iniziato a creare un’atmosfera magica, proseguita poi con la presentazione di Donatella Schisa e il suo bellissimo A Napoli con Massimo Troisi. L’autrice dialogando con Dave Given ci ha fatto rivivere dei momenti emozionanti della carriera del nostro Massimo e ci siamo ritrovati a fare una metaforica passeggiata con l’autore più iconico della cinematografia nata alle pendici del Vesuvio.

 

Subito dopo ci siamo immersi nel giallo di Anna Calì con Le melodie del golfo.

 

Alle 19:45 è partito poi il podcast in diretta Stream ‘e Napule. I due conduttori Filippo Filetti e Bobby Cavallo hanno dialogato – e bevuto vino – insieme con Fabio Brescia e Vincenzo Lamagna. Tanti gli argomenti trattati con la solita vivacità e gli interessanti punti di vista dei due ospiti.

 

Al salottino la serata si conclude con l’intensa presentazione del romanzo Il regno animale di Alfonso Tramontano Guerritore che, con il suo stile dritto e il suo modo di porsi al pubblico, ci ha condotti in una Napoli un po’ underground e un po’ metafisica in cui viene raccontata una storia dai contenuti forti eppur ricca di poesia e verità.

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