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Edizione n° 20 per il Premio Bindi 2024:
tante novità e un vinile celebrativo

 

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Il Premio Bindi 2024 si tiene a Santa Margherita Ligure, Genova, dal 5 al 7 luglio: arrivato alla sua ventesima edizione con il contributo del Comune, della Regione Liguria, di Nuovo Imaie e Soundreef è diretto dal cantautore ligure Zibba e si svolge all’Anfiteatro Bindi, ai Giardini a mare. «Grazie a questo Premio, i nomi di Umberto Bindi e di Santa Margherita si sono uniti da tempo in un abbraccio destinato a durare a lungo», ha dichiarato Guglielmo Caversazio, il sindaco della città. «In un’epoca in cui la creatività musicale attraversa una fase di crisi, la nostra città contribuisce al lancio di giovani cantautori che in seguito sono soliti affermarsi a livello nazionale e di critica, confermando la qualità dell’event».

 

Il festival è nato nel 2005 sotto la spinta creativa del cantautore Bruno Lauzi e del paroliere Giorgio Calabrese ed è così cresciuto, negli anni, che oggi è insieme al Premio Tenco, il Premio Lunezia, il Premio Gaber e il Premio Ciampi un punto cardine per la nuova canzone d’autore italiana. È stato istituito in memoria di Umberto Bindi, anticipatore di gusti e comportamenti, artista e compositore raffinato che con Nanni Ricordi coniò il termine “cantautore”. Esponente della grande scuola dei cantautori genovesi insieme a Gino Paoli, Bruno Lauzi, i fratelli Reverberi, Fabrizio De André e Luigi Tenco, con l’amico Calabrese ha creato brani rimasti nella storia come Arrivederci (1959) e Il nostro concerto (1969) – inserito dalla rivista Rolling Stone al 61º posto nella lista delle 200 migliori canzoni italiane di tuttii tempi. Ha scritto per alcuni grandi nomi della scena italiana e con la sua musica è arrivato anche all’estero: Il mio mondo, 1964, è stata ripresa da Cilla Black, Dionne Warwick, Tom Jones. Tuttavia, a un certo punto, il “poeta della solitudine” è stato vittima di un progressivo isolamento motivato, secondo lo stesso Bindi, dalla sua dichiarata omosessualità. L’ultimo album in studio è Di coraggio non si muore (1996), in collaborazione con Renato Zero. È uscito definitivamente di scena nel 2002.

Giorgio Calabrese, direttore artistico del Premio dal 2007 al 2013, ci ha lasciato nel 2016. Scrittore e autore di molte canzoni italiane di grande successo, tra cui Domani è un altro giorno, E se domani, ha scoperto e collaborato con LuigiTenco, Mina, Ornella Vanoni, Orietta Berti e Adriano Celentano. È noto anche per i suoi adattamenti di canzoni straniere come quelle di Aznavour e del brasiliano Jobim. È stato un autore televisivo molto amato (Fantastico, Domenica In, Festival di Sanremo) e nel 2010 è stato nominato Cavaliere al merito della Repubblica italiana da Giorgio Napolitano.

 

Il festival è un appuntamento e una vetrina musicale aperti ai nuovi talenti italiani capaci di firmare un progetto musicale di qualità: «Nel ricordo di un grande artista come Umberto Bindi il Festival ormai più che maggiorenne è un appuntamento e una vetrina musicale di primo piano con grandi nomi dedicati ai nuovi talenti, ad artisti capaci di portare in dote progetti musicali con grande passione e alta qualità», commenta Alessandro Piana, presidente ad interim della Regione Liguria. «Un’ondata di entusiasmo pervaderà Santa Margherita, fucina di arte e bellezza paesaggistica, ricordando ancora una volta quanto la musica d’autore sia legata alla Liguria».

 

È una competizione canora che, nel tempo, è maturata. I partecipanti alla gara, oltre a presentare un loro brano, si misurano con una cover di Umberto Bindi reinterpretata a modo loro e, se inizialmente il Premio metteva a disposizione una formazione di musicisti professionisti “residente”, ora sono i ragazzi a portare sul palco la loro line-up musicale.

 

Il festival prevede il Premio Bindi alla carriera istituito nel 2016 in occasione del ventennale di carriera della cantautrice Cristina Donà e conferito a un autore che si è particolarmente contraddistinto per meriti artistici. Nel 2017 è stato consegnato a Vittorio De Scalzi dei New Trolls e a Mauro Pagani in qualità di musicista e produttore e negli anni seguenti a Ron, Morgan, Marco Masini, Nada e Neri Marcoré.

 

Infine, il Premio Bindi Artigianato della Canzone è assegnato a chi lavora dietro le quinte e, come un artigiano, cesella progetti artistici e con il suo prezioso lavoro arricchisce questo settore. Negli anni, sono stati premiati: Adele Di Palma (manager), Enrico de Angelis (giornalista), Massimo Cotto (giornalista e autore), Fausto Mesolella (musicista e compositore), AntonioSilva (Club Tenco), Stefano Senardi (discografico e consulente musicale); Ernesto Assante (giornalista); Franco Mussida (musicista e compositore); Alberto Salerno (autore); Toni Verona (discografico).

 

IL PROGRAMMA 2024

 

Durante i giorni della manifestazione si tengono anche showcase, dibattiti, presentazioni di libri e dischi d’autore.

 

Si comincia venerdì 5 luglio alle 21.30 con Motta, Giua, Ilaria Romano e la consegna del Premio Bindi Artigianato della Canzone a Nur Al Habash, direttrice artistica della Milano Music Week e della Fondazione Italia Music Lab creata da Siae nel periodo post Covid per aiutare gli artisti più giovani a sviluppare la loro carriera, specialmente all’estero.

 

Va invece al cantautore Motta il Premio Bindi alla carriera per la sua capacità di raccontare il nostro tempo e per essere da anni un riferimento nel mondo della canzone d’autore.

 

In occasione dei 160 anni della Croce Rossa Italiana sarà presentato Il Gran Ballo della Croce Rossa, il vinile celebrativo di cui il Premio Bindi é patrocinatore insieme alla Fondazione Gaber e Siae.

 

Nel 2020, infatti, al Museo Internazionale della Croce Rossa a Castiglione delle Stiviere è stato miracolosamente ritrovato dentro uno scatolone un vinile master originale Ricordi realizzato appunto per il Gran Ballo della Croce Rossa del 1961 (in tiratura limitata di 300 copie) in cui quattro artisti dell’epoca cantavano i 4 brani con cui avevano partecipato al Festival di Sanremo di quell’anno: Gino Paoli con Un uomo vivo, Giorgio Gaber con Benzina e Cerini, Umberto Bindi con Non mi dire chi sei, Joe Sentieri con Lei. Per festeggiare l’anniversario, dunque, il vinile è stato ripubblicato con le 4 canzoni originali rimasterizzate a cui sono state aggiunte altre 4 reinterpretate da altrettanti artisti contemporanei e cioè Peppe Servillo rifà Un uomo vivo di Gino Paoli, Eugenio Finardi ripropone Benzina e Cerini di Giorgio Gaber, Giua reinterpreta con Gnu Quartet e Armando Corsi Non mi dire chi sei di Umberto Bindi e The Sweet Life Society rifanno Lei di Joe Sentieri.

Il vinile è uscito il 22 Giugno in 1864 (l’anno in cui è nata la CRI) esemplari numerati nei negozi e su https://shop.cri.it/ al costo di 30€. I proventi delle vendite saranno devoluti alla Croce Rossa. La copertina è stata realizzata da Ugo Nespolo.

Ospiti della serata saranno Giua e Debora Diodati, la vicepresidente CRI a cui sarà consegnata la targa Premio Bindi – Lasciatemi sognare assegnata ad artisti e operatori culturali che si contraddistinguono per la capacità di portare avanti la miglior tradizione cantautorale con un linguaggio attuale. Sarà poi presentato il cd della cantautrice sarda Ilenia Romano e il libro Musica e parola del giornalista Paolo Talanca.

 

Sabato 6 luglio alle 21.30 si celebra la finale del concorso con gli 8 artisti selezionati da Zibba su circa 450 partecipanti da tutta Italia: Costa, Danilo Ruggero, Sbazzee, Marta Tenaglia, Lobina, Roncea, Alessandro Ragazzo, Santoianni. A decretare il vincitore è la giuria composta daglia ddetti ai lavori Giuditta Arecco (Radio Italia), Massimo Cotto (autore/conduttore), Luca del Muratore (management Locusta), Diego Esposito (artista), Claudio Formisano (Master Music), Antonio Laino (Soundreef), Lucia Marchiò (La Repubblica), Marco Mori (AudioCoop), Lorenzo Olcese (PioggiaRossa Dischi), Francesco Paracchini (rivista L’Isola che non c’era), Andrea Podestà (saggista), Massimo Poggini (giornalista/direttore Spettakolo.it), Marco Rettani (produttore eautore), Nur Al Habash (Milano Music Wee). Conduce Massimo Cotto e sul palco il rapper Dunbo a cui sarà consegnato il Premio Bindi NewGeneration 2024.

 

Domenica 7 luglio alle 11 al Castello di Santa Margherita Ligure, si apre La vetrina del disco, il grande contenitore sonoro dove i giovani talenti si esibiscono lasciando che la gente ascolti i loro lavori. Ospite, la vincitrice del Premio Bindi 2023 Irene Buselli e il cantautore Diego Esposito con un omaggio a Domenico Modugno. A seguire, presentazione del progetto Parole Liberate – i testi dei detenuti diventano canzoni curato da Paolo Bedini di Baracche & Burattini. Conduce Enrico Deregibus.

 

I premi in palio sono la Targa Giorgio Calabrese per il miglior autore assegnata in collaborazione con Pioggia Rossa Dischi; la Targa Quirici per il miglior arrangiamento; la borsa di studio offerta da Soundreef per il vincitore del Premio Bindi 2024; 10mila euro investiti da NuovoImaie per finanziare un tour di 6 date dell’artista che la giuria riterrà, tra gli 8 finalisti del Premio, il più dotato a tenere un palco live. Il vincitore del Premio Bindi 2024 sarà ospite del festival Music for change che si terrà dal 10 al 12 ottobre a Cosenza.

 

MEDIA PARTNER: Rai Liguria, Spettakolo.it, Radio Aldebaran. SPONSOR LOCALI: Storti Strumenti Musicali, Unipol Assicurazioni Annicchiarico, Centro SEF.

 

Il palco del Bindi ha ospitato negli anni grandi nomi della musica italiana come Gino Paoli, Mauro Pagani, Antonella Ruggiero, Eugenio Finardi, Morgan, Niccolò Fabi, Andrea Mirò, Frankie Hi NRG, Cristina Donà, Francesco Baccini, Pacifico, Alberto Fortis, Paolo Jannacci, Fausto Mesolella, Avion Travel, Vittorio De Scalzi, Maurizio Lauzi, Carlo Fava, Massimo Bubola, Quintorigo, Renzo Rubino, Enzo Iacchetti, Filippo Graziani, Cristina Donà, Mario Venuti, Izi, Ron, Coma_Cose, Venerus, Wrongonyou, Marco Masini, Nada, Claudio Cecchetto, EmmaNolde, Neri Marcoré, Ginevra.

 

Per meriti artistici si sono contraddistinti anche cantautori emergenti: Lomè (2005), Federico Sirianni con Perché la vita (2006), Chiara Morucci con Un giorno blu (2007), Paola Angeli con Come i pesci abitano il mare (2008), Piji con Madama Pioggia (2009), Roberto Amadè con A braccia aperte (2010), Zibba con Anche di lunedì (2011), Fabrizio Casalino con L’uomo proiettile (2012), Equ con Il solito (2013), Cristina Nico con Le creature degli abissi (2014), Gabriella Martinelli con Tango47 (2015), Mirko e ilcane con Profili (a)sociali (2016), Roberta Giallo con Le idee sono nell’aria (2017), Lisbona con La serie da solo (2018), Micaela Tempesta con 060607 – Napoli (2019), Luca Guidi con Sudoku (2020), Asteria con Sempreverde (2021); Apice con Mia (2022); Irene Buselli con Sottile (2023).

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