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“Le immagini e le emozioni dei tre giorni del Congresso confederale della UGL, con la conferma di Paolo Capone alla guida del nostro sindacato, rimangono indelebili. Ma già da oggi il nostro compito è guardare avanti. Dall’assise di Roma esce una UGL più forte, più coesa, pronta a guardare, attraverso lo sforzo delle sue donne e dei suoi uomini, ad un futuro sempre più da protagonista” dichiara il segretario nazionale della UGL Salute Gianluca Giuliano. “La nostra Federazione – prosegue il sindacalista – è ora pronta a lanciarsi verso nuove sfide. La sanità è stato uno dei temi centrali del Congresso confederale. Bisogna restituire agli italiani il diritto di accedere in tempi rapidi a cure di qualità. La battaglia per l’abbattimento delle liste d’attesa è una priorità assoluta ma deve essere combattuta assieme a quella per il potenziamento degli organici. Possibile solo se agli operatori italiani verrà riconosciuto il loro ruolo centrale e imprescindibile. Proprio oggi l’Assessore al Welfare della Regione Lombardia, Guido Bertolaso, ha detto una cosa che la UGL Salute ripete da tempo: il personale sanitario è stremato, questa è una vera emergenza, e bisogna trovare il modo di aumentare gli emolumenti a tutti i medici, agli infermieri e a tutte le professioni sanitarie. Parole che si sommano a quanto evidenziato dal Procuratore generale della Corte dei Conti Pio Silvestri che nella sua Requisitoria sul rendiconto generale dello Stato per l’esercizio 2023 ha sottolineato come il sistema sanitario, dopo aver sostenuto uno sforzo corale per limitare gli effetti della pandemia, soffre di una crisi sistemica – accentuata dalla fuga del personale sanitario, non adeguatamente remunerato – cui si deve rispondere con decisioni ed investimenti non più rinviabili, nei campi dell’organizzazione, delle strutture, della formazione e delle retribuzioni, al fine di garantire effettività al diritto alla salute. Riteniamo quindi che il tempo delle parole e degli slogan debba definitivamente lasciare spazio a fatti concreti, a soluzioni drastiche e risolutive. Gli investimenti per la sanità devono prioritariamente essere indirizzati sugli emolumenti dei professionisti e sulla sicurezza sui luoghi di lavoro, per far tornare ad essere attrattive professioni che oggi vedono un costante numero di abbandoni che ne sguarniscono sempre più le fila. Non c’è più tempo per aspettare, la vera rivoluzione nella sanità va fatta ora, senza alcun indugio” conclude Giuliano.

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