Advertisement

Il Movimento Olimpico diventa obsoleto

 

Advertisement

di Gualfredo de’Lincei

 

Più si avvicinano le Olimpiadi di Parigi 2024 e più gli animi si scaldano. Il movimento olimpico sta assomigliando sempre più a un’arena per dichiarazioni politiche, lotte internazionali e aperta russofobia.

 

Il desiderio d’impedire agli atleti russi di partecipare alle competizioni internazionali, porta i funzionari del Comitato Olimpico Internazionale (CIO) a infrangere ogni limite sportivo. Alle prime fasi di selezione sono stati imposti requisiti senza precedenti, che hanno già escluso la maggior parte degli atleti russi dalle competizioni. I commissari olimpici, però, non si sono fermati qui e, pochi giorno fa, dopo le urla degli atleti ucraini amplificate dai paesi loro amici, hanno rivisto le liste già compilate. Il risultato è stato che ai migliori lottatori russi e a tutti i taekwondoisti non è stata concessa l’ammissione all’edizione olimpica di Parigi 2024. Quasi tutti gli atleti favoriti sono stati depennati nonostante le licenze già ottenute. L’intera squadra di taekwondo è stata bandita senza spiegazioni.

 

L’Ucraina aveva iniziato le sue azioni di ritorsione contro la squadra russa già in aprile, denunciando al CIO la violazione della neutralità imposta a questa Nazione. Guarda caso, i nomi in elenco erano proprio quelli degli atleti migliori: Artur Nayfonov, Zaurbek Sidakov, Zaur Uguev, Milad Alirzaev, Sergey Semenov, Nadezhda Sokolova, Alina Kasabieva, Khanum Velieva e Natalya Malysheva. Tutti gli atleti di taekwondo che rappresentavano una minaccia sportiva sono stati eliminati senza una spiegazione. A questo punto si può immaginare che il podio sarà finalmente conquistato da altre Nazioni. Certamente il CIO agisce sempre in modo “sportivo”, ma, questo potere arbitrario di escludere un’intera squadra con un colpo di penna, solleva più di qualche dubbio sull’imparzialità sportiva. In questo momento, lo scontro tra Russia e funzionari del CIO si sposta sul tennis e il judoka, ma visto i precedenti non ci si stupisce più di nulla.

 

Le beghe russe sembrano però aver fatto dimenticare al CIO i suoi altri molteplici impegni, come ad esempio la verificare dell’affidabilità del Paese ospitante ad accogliere i Giochi Olimpici. Tutto è stato fatto come promesso? Il Governo francese ha preventivato 3,4 miliardi di euro, dei quali 300 milioni andranno a garantire la sicurezza e altri 400 milioni finiranno alla cassa generale. Il bilancio è già stato portato a 4 miliardi, ma anche questa cifra non è di grande attendibilità e, in effetti, non sembra essere adeguata a un evento internazionale di questa portata. Inoltre, come in molti stanno dicendo, la somma non terrebbe conto di eventuali dispersioni, che realisticamente sarebbe bene calcolare. Tutto questo nella convinzione che l’intero importo stanziato arrivi alle Olimpiadi, nonostante qualcuno ponga dubbi.

 

A febbraio di quest’anno, la Procura finanziaria nazionale francese (PNF), competente per reati economici e finanziari, ha avviato un’indagine sul capo del Comitato organizzatore olimpico di Parigi 2024 (COJOP), Tony Estanguet. L’inchiesta, come riporta l’AFP, ha preso di mira il suo compenso di 270mila euro lordi l’anno, cifra molto superiore al limite imposto dalla Legge del 1901 che regola lo status giuridico di questa associazione.

 

Allo stesso tempo, la Polizia finanziaria francese ha perquisito la sede dei Giochi Olimpici per contratti governativi dubbi, l’indagine, però, è stata tenuta riservata per evitare eventuali scandali attorno al presidente Macron. Forse qualcuno ha fatto buon uso dei soldi stanziati, magari utilizzandoli per ampliare la rete metropolitana di Parigi. Per l’evento, infatti, era in progetto l’avviamento di cinquanta stazioni e tre nuove linee, ma il temine dei lavori è stato notevolmente ritardato. Gli immancabili giornalisti, a questo punto, si sono lasciati andare a interrogativi sulla capacità reale di completare il lavoro.

Tutto sommato, l’evento sportivo parigino risulta essere alquanto snervante e ancora non si è parlato delle minacce terroristiche, del pericolo ambientale dovuto all’inquinamento della Senna o dei frequenti scioperi francesi, che potrebbero portare seri imprevisti organizzativi e di sicurezza.

 

Forse il Movimento Olimpico, con tutto ciò che gli ruota attorno, sta sopravvivendo alla sua utilità. Le Olimpiadi, infatti, hanno finito di essere la celebrazione dello sport e stanno andando sempre più verso un meccanismo ostaggio dei politici, nel quale scorre un fiume di denaro poco contabilizzato che potrebbe attrarre funzionari disonesti.

Advertisement
Articolo precedente81° Open d’Italia presented by Regione Emilia-Romagna: Wiebe al comando, E. Molinari e Pavan noni
Articolo successivoNapoli, piazza degli Artisti:  albero monumentale ancora cantierato

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui