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NOTTI DI CINEMA A PIAZZA VITTORIO

P.za Vittorio Emanuele II – Roma (Esquilino)
Sabato 29 giugno

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ONE LIFE (drammatico) 110′

di JAMES HAWES

con Anthony Hopkins, Helena Bonham Carter, Johnny Flynn, Jonathan Pryce

Domenica 30 giugno

UN COLPO DI FORTUNA – COUP DE CHANCE (drammatico) 96′

di WOODY ALLEN

con Lou de Laâge, Valérie Lemercier, Melvil Poupaud, Niels Schneider

 

Lunedì 1° luglio

VOLARE (drammatico) 100′

di MARGHERITA BUY

con Margherita Buy, Anna Bonaiuto, Giulia Michelini, Euridice Axen

Martedì 2 luglio

L’ULTIMA VOLTA CHE SIAMO STATI BAMBINI (commedia) 90′

di CLAUDIO BISIO

con Alessio Di Domenicantonio, Vincenzo Sebastiani, Carlotta De Leonardis, Lorenzo McGovern Zaini

Mercoledì 3 luglio

IL RAGAZZO E L’AIRONE (animazione) 124′

di HAYAO MIYAZAKI

con Masaki Suda, Takuya Kimura, Kô Shibasaki, Yoshino Kimura

Giovedì 4 luglio

INCONTRO CON RICCARDO MILANI e proiezione del film

UN MONDO A PARTE (commedia) 113’

di RICCARDO MILANI

con Antonio Albanese, Virginia Raffaele, Sergio Saltarelli, Alessandra Barbonetti

Venerdì 5 luglio

LA CHIMERA (drammatico)          134′

di ALICE ROHRWACHER

con Josh O’Connor, Carol Duarte, Vincenzo Nemolato, Alba Rohrwacher

Sabato 6 luglio

FERRARI (DRAMMATICO) 130′

di MICHAEL MANN

con Adam Driver, Penélope Cruz, Shailene Woodley, Patrick Dempsey

Domenica 7 luglio

INCONTRO CON MARIA SOLE TOGNAZZI e proiezione del film

DIECI MINUTI (drammatico) 102′ di MARIA SOLE TOGNAZZI

con Barbara Ronchi, Fotinì Peluso, Margherita Buy, Alessandro Tedeschi

 

***

 

EVENTI COLLATERALI

 

Martedì 2 luglio – ore 18:30 (ARENA)

LA PORTA MAGICA

Presentazione dell’ultima raccolta poetica di Letizia Leone, “Fiori e fake news”, Affiori, 2024

Ne parleranno con l’autrice i poeti e critici letterari Luca Benassi e Giorgio Linguaglossa.

Un libro che attraverso l’immagine e l’immaginario dei fiori si interroga sulle questioni più urgenti della contemporaneità. Dalla prefazione:

“Eccole qui le vite effimere dei fiori, vite fuori moda, povere presenze ludiche da addobbo e cerimonia. Vite umiliate, vite disperse nella feroce temperie delle catastrofi. In tempi di postverità e disinformatia si può ancora cogliere la situazione psichico-spirituale del paesaggio con la forza di una rosa, di un’erba, di un prato? Una prima sezione riguarda i fiori quali presenze abusive nel paesaggio contemporaneo, e una seconda sezione di madrigali di tradizione cinquecentesca rivitalizzati e un po’ incupiti ne celebra le armonie. Frame e fragranze da un delizioso orto rinascimentale…”

 

 

Giovedì 4 luglio – ore 19:00 (ARENA)

Il Premio “Oltre la soglia – Porta Magica 2024” sarà assegnato dalla Libreria Rotondi alla memoria di Grazia Marchianò ed Elémire Zolla, quale simbolico riconoscimento per la loro straordinaria attività in ambito culturale. Attraverso “Minuetto all’inferno”, romanzo giovanile di Zolla, per molti anni introvabile e recentemente ripubblicato da Cliquot, arricchito dalla prefazione di Grazia Marchianò, ripercorreremo il pensiero dei due studiosi e consegneremo il premo all’editore Federico Cenci.

Gianluca De Martino, fisico e scrittore, dialogherà con Federico Cenci, Cliquot edizioni, e Francesco Palmieri, giornalista e scrittore.

Grazia Marchianò conoscitrice di segreti: il sapore speciale degli incontri con una studiosa che visse la conoscenza non soltanto quale astratta acquisizione. La sua fu piuttosto un’opera sperimentale senza barriere lungo una strada affine e parallela a quella di Elémire Zolla, ma che non si può ridurre solo alla sua scia. Marchianò tessé la trama del suo apprendimento spirituale soggiornando in India e in Giappone, dove affinò “sul campo” la penetrazione nelle culture orientali. Fu per Zolla compagna di vita e di avventure nel sapere; fu, di più, la sua Shakti e dopo la sua morte ne preservò il valore per la cultura italiana malgrado gli ostacoli, come lei stessa ebbe più volte modo di ricordare. Nei primi sviluppi di questo secolo, il punto di vista del pensatore torinese è stato perseguito da Grazia Marchianò nel suo approccio libero da pregiudizi e da “chiese” intellettuali, con una sorprendente capacità anticipatrice di lettura che ha trovato ragione nella Storia. Marchianò è stata generosamente incline alla condivisione di questa “intelligenza” priva di schematismi e ha fino all’ultimo indicato come indagare tra i “segreti”, con il calore freddo di chi interpreta la vita quale opportunità di elevazione individuale senza cadere nelle trappole dell’Io. Un esempio che ha offerto anche nella quotidianità delle azioni. Con la mente e con il cuore.

Federico Cenci ha 46 anni, è di origini toscane ma vive a Roma dal 2011. Dopo la laurea in Lingue e letterature moderne con specializzazione in editoria, ha lavorato per molti anni come traduttore freelance per Mondadori e altri editori. Nel 2014 ha fondato la casa editrice Cliquot dedicata alla riscoperta di opere del passato. Si occupa professionalmente anche di scacchi ed è vicepresidente dell’Accademia Scacchistica Romana.

Francesco Palmieri è stato caporedattore dell’Agi, collabora al Foglio, è direttore responsabile della rivista East and West, autore di numerosi libri.

Il Premio “Oltre la soglia – Porta Magica 2024”, organizzato dalla Libreria Rotondi con il patrocinio e la collaborazione della Società Dante Alighieri, in collaborazione con Anec Lazio, Piazza Vittorio APS, Esquilino 150 anni, si svolgerà dal 20 giugno al 5 settembre. Ogni giovedì in Piazza Vittorio Emanuele II, Roma, si varca una soglia ideale, rappresentata simbolicamente dalla vicina Porta Magica o Alchemica, incontrando autori e libri che si sono distinti per aver privilegiato percorsi innovativi di interpretazione della realtà. Ogni incontro è condotto da Gianluca De Martino, fisico e scrittore.

 

Venerdì 5 luglio – ore 18:30 (ARENA)

LA PORTA MAGICA

“Symposium” Poetiche del bello e del sublime con Francesco Gallo Mazzeo, Critico e Storico, Studioso dei codici poetici della modernità, interrogato da Vitaldo Conte,   Rocco Salvia, Giancarlino Benedetti Corcos, Piero Melogrossi, Rita Bassano, Loretta Surico

Le poetiche della misura e della dismisura, appartengono come figure gemellari al nostro tempo che vive un immaginario e un fantastico regolati dalla ragione e dall’emozione, da un eterno spirito geometrico e da un avvolgente enigma della scoperta e del mistero. Una dialettica che appartiene alla psicologia della modernità, che ha inventato la contemporaneità come seduzione della memoria e come viaggio nel nuovo, ponendo il linguaggio verbale in una posizione limite, tra la significanza e il simbolo o dissimulata follia, con la continua ricerca del nuovo, come un grande pendolo uscito dalla cronologia ed entrato in una eterna incertezza. Per cui il bello continua ad abitare con noi, condividendo le contrade della storia

e dell’attualità, ma accanto ad esso in un continuo sconfinamento, appare il sublime dell’infinito che prima era una mistica della sacralità ed oggi è una tensione di ricerca. È come se il conosciuto si scontrasse con lo sconosciuto in una continua crisi dei codici e delle trasformazioni, che sono il grande specchio degli stereotipi che si fanno e si disfano continuamente, come vuole lo spirito e l’essenza dell’originalità, contesa fra equilibrio di forma e contenuti, nella forma che vuole liberarsi e il contenuto che freme per essere messo

in scena. Si tratta di una contaminazione che non accenna a finire, nel continuo stravolgimento che viene chiesto a tutte le linee dell’arti inventive, a tutti i linguaggi che non confermano l’ordinario e il colloquiale ed entrano nello straordinario e nel teatrale. In questa messa in scena che non ha un inizio e una fine, ma ha una incertezza che la governa, in cui ogni cosa non è quella che appare e l’apparenza non è altro che un fenomeno dell’indescrivibile, che è il luogo delle poetiche, una sorta di alterità che è sempre in mezzo a noi ma non si fa riconoscere, facendosi commedia quando è tragica e viceversa, contezza e astrazione, melodia e dodecafonia, reale e surreale.

Informazione equidistante ed imparziale, che offre voce a tutte le fonti di informazione

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