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FOTO Rendering of Cadogan Gallery, 7-9 Harriet Street, London.Courtesy Cadogan Gallery, London

© Studio Jake Lai

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Londra, 27 giugno 2024. Dopo l’apertura della sua prima sede a Londra nel 1980, a distanza di quattro decadi Cadogan Gallery inaugura una nuova sede nel quartiere Belgravia.

 

Il progetto architettonico della galleria sarà firmato da Studio Jake Lai e comporterà una ristrutturazione completa dello spazio di Harriet Street – Harriet Street 7-9, all’angolo tra Harriet Walk e Harriet Street.

 

Tra le più longeve gallerie di arte contemporanea nel panorama londinese, Cadogan Gallery lavora sin dagli esordi con una grande varietà di artisti, dagli emergenti ai più affermati.

L’inaugurazione del nuovo spazio di Londra, che segue di poco più di un anno l’apertura della prima sede internazionale a Milano, è il risultato di anni di lavoro e rispecchia un ambizioso progetto di crescita in sinergia con i propri artisti.

 

Jake Lai sta lavorando insieme a Cadogan Gallery alla definizione di uno spazio dal design elegante che dia priorità alle esigenze degli artisti incoraggiando progetti pionieristici, pur preservando l’identità della galleria.

La location si svilupperà per oltre 400 metri quadrati su due piani: allo spazio espositivo principale se ne aggiungerà un secondo al piano inferiore, in cui avrà sede una programmazione parallela. L’edificio ospiterà anche una viewing room e uffici open space.

 

In concomitanza con Frieze London, la galleria inaugurerà Cadogan Gallery: A Group Exhibition (3 ottobre 2024 – 8 febbraio 2025), una mostra collettiva con nuove opere di Elise Ansel, Kim Bartelt, Lawrence Calver, Lorenzo Brinati, Gabriele Cappelli, Edoardo Dionea Cicconi, Andreas Diaz Andersson, Ramón Enrich, Richard Hearns, Terrell James, Mimi Jung, Tycjan Knut, Laurence Leenaert, Sam Lock, Nuria Maria, Theo Pinto, Emanuel Seitz, Deborah Tarr, Leonardo Anker Vandal, Richard Zinon e Maximilian Verhas.

Forte di un’estetica incentrata sull’arte astratta e di un lavoro costante con i suoi artisti, la mostra diventa metafora della crescita di Cadogan Gallery, mostrando da un lato il percorso di artisti legati alla galleria fin dagli esordi, dall’altro le opere di una nuova generazione di talenti.

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