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Giovedì 11 luglio – Forum Whistleblowing 2024

 

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Compliance in azienda: a che punto siamo?

 

A un anno dall’entrata in vigore della norma sul Whistleblowing, un’occasione di confronto

tra i suoi destinatari e le autorità regolamentari

 

Roma, 9 luglio 2024 – Si terrà giovedì 11 luglio 2024 presso la sede ACI di Roma il “Forum Whistleblowing 2024”, l’evento che mira a promuovere il dialogo tra i destinatari del D. Lgs. 24/2023 e le autorità regolamentari, facendo un primo bilancio sull’applicazione pratica della normativa e aprendo un tavolo di confronto tra gli attori coinvolti.

 

Il Forum è organizzato da AITRA (Associazione Italiana Trasparenza e Anticorruzione) e dall’Osservatorio Italiano Whistleblowing in collaborazione con Morri Rossetti – Studio legale e tributario milanese – My Governance (Zucchetti) – software house specializzata nel settore Legal Tech – e Risk & Compliance Platform Europe – piattaforma online specializzata in risk & compliance.

 

Ospitata nella sede romana dell’Automobile Club d’Italia dalle 9:30 alle 13:00, l’iniziativa sarà l’occasione per affrontare gli aspetti cruciali della recente normativa che ha l’obiettivo di contrastare e prevenire i fenomeni illeciti nelle organizzazioni pubbliche e private, incentivando l’emersione di condotte pregiudizievoli in ambito lavorativo.

 

Tra i panelisti si segnala la presenza di:

  • Giorgio Martellino – Presidente del Consiglio Direttivo di AITRA;
  • Maurizio Rubini – Consigliere Direttivo di AITRA;
  • Milena Cirigliano – Presidente del Collegio dei Probiviri di AITRA;
  • Stefano Toschei – Consigliere di Stato e Presidente del Comitato scientifico di AITRA;
  • Cosimo Pacciolla – Presidente dell’Osservatorio Italiano Whistleblowing e Consigliere Direttivo di AITRA;
  • Francesco Rubino – Partner dello Studio legale e tributario Morri Rossetti;
  • Mario Brocca – RSSP e DPO del Gruppo Zucchetti.

 

Per consultare il programma integrale dell’evento, visitare: https://www.aitra.it/aitra-e-osservatorio-italiano-whistleblowing-vi-invitano-al-forum-whistleblowing-2024/

Per partecipare all’evento è necessario scrivere un’e-mail a: servizi.aitra@gmail.com richiedendo l’iscrizione.

 

“L’implementazione della disciplina del Whistleblowing coinvolge vari aspetti aziendali: dai profili di Compliance, a quelli connessi alla disciplina del Data Protection e al diritto del lavoro.

Detti aspetti – dichiara l’Avv. Giorgio Martellino, Presidente di AITRA – devono essere tenuti in considerazione nella definizione di un canale di segnalazione che sia conforme alla normativa, a tutela del segnalante e che sia capace di risolvere le numerose questioni applicative che le società stanno affrontando in questa fase di prima applicazione al fine di promuovere una cultura aziendale incentrata su valori quali l’integrità, la trasparenza e la buona Governance.”

 

“Il sistema Whistleblowing – afferma l’Avv. Francesco Rubino, Partner dello Studio legale e tributario Morri Rossetti – rappresenta potenzialmente una rivoluzione nel modo di concepire l’azienda da parte di tutti gli stakeholder: dipendenti, collaboratori e terze parti. Non più una controparte contrattuale, ma un’entità il cui successo passa anche attraverso un percorso di legalità cui tutti sono chiamati a partecipare. In quest’ambito, L’OdV può giocare un ruolo fondamentale, essendo per sua natura votato a supportare l’impresa in questo percorso”.

 

“A un anno dall’entrata in vigore della norma sul Whistleblowing – dichiara il Dott. Mario Brocca, RSSP e DPO del Gruppo Zucchetti – ancora molta strada deve essere fatta, soprattutto a livello formativo e soprattutto verso i segnalanti che spesso utilizzano il canale non per segnalare reati ma per fare rivendicazioni sindacali. Inoltre, l’anonimato delle segnalazioni sembra essere una questione ancora complicata da gestire, infatti se da un lato la norma richiede che il segnalante possa scegliere se rimanere anonimo o no, e quindi il canale informatico delle segnalazioni deve dare garanzia di questa scelta, dall’altro il gestore nelle indagini raccoglie informazioni che spesso ne palesano l’identità. La cosa si aggrava qualora l’azienda decida di gestire la problematica attraverso canali non informatici. In quel caso o la segnalazione è talmente generica che è difficile da indagare, oppure l’identificazione del segnalante deve esserci per i necessari approfondimenti su quanto segnalato. A mio modo di vedere ancora molta strada dobbiamo fare per rendere questo processo efficace.”

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