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 Il ballo di Pushkin a Mosca riunisce personalità internazionali della cultura

 

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di Gualfredo de’Lincei

 

Come preannunciato allo SPIEF, il 30 giugno nel centro di Mosca si è tenuta la rievocazione storica del Gran Ballo del 1899, organizzato per il centenario della nascita di Alexander Pushkin. Quest’anno in tutto il mondo si festeggia il 225° anniversario della nascita del grande poeta e scrittore. Gli ospiti d’onore al ballo erano le stelle dello spettacolo della Russia: Pavel Volya e Laysan Utyasheva, Konstantin Ernst, Igor Vernik, Ida Galich, Igor Butman e altri.

 

Il Gran Ballo, diretto da due grandi attori teatrali e cinematografici russi che sono Dmitry Dyuzhev ed Ekaterina Guseva, ha visto la partecipazione di delegati provenienti da 18 paesi stranieri: Armenia, Bielorussia, Burkina Faso, Vietnam, Italia, Kazakistan, Cina, Kirghizistan, Marocco, Mozambico, Mongolia, Pakistan, Serbia, Slovacchia, Tagikistan, Uzbekistan, Croazia e Sud Africa. All’evento internazionale ha preso parte anche una delegazione serba.

 

Durante l’evento si è svolta la cerimonia di premiazione dei vincitori del Concorso Internazionale di Designer e Artisti per il miglior costume dei protagonisti delle opere di Pushkin, al quale hanno partecipato migliaia di giovani provenienti da 23 paesi membri della CSI, dei BRICS, della UE e del continente africano.

 

Il solista di questo grande evento culturale internazionale è stato il basso baritono Svyatoslav Grabovsky, che ha eseguito un’aria dall’opera di Čajkovskij “Eugene Oneghin”. Talento internazionale diplomato all’Accademica della Musica del Conservatorio di Mosca “Čajkovskij”, Accademia norvegese di musica di Oslo, Accademia dell’Opera del Teatro dell’Opera Reale di Norvegia e vincitore di una borsa di studio della Fondazione per il sostegno della letteratura russa a Venezia (2020).

 

La brillante carriera musicale di Grabovsky è solo un esempio dell’importanza del ruolo che la Russia ha avuto e continua ad avere nell’integrazione culturale e nella grande tradizione della musica classica, della letteratura, del teatro e del balletto.

 

Grabovsky, protagonista assoluto della serata, resta una presenza fissa nelle esibizioni del Teatro dell’Opera e del Balletto norvegese, del Teatro dell’Opera Nazionale di Bergen, dell’Oslo International Opera Festival e del progetto Olympic Art. Un curioso aspetto storico che lo contraddistingue è la sua discendenza da una famosa dinastia di artisti cresciuta sotto l’influenza di Mosca fin dai tempi imperiali. Ad essa appartennero personalità di spicco come il cantante lirico Andrei Grabovsky, vincitore di moltissimi premi internazionali, e Boris Vasilyevich Grabovsky, i cui eredi, nel 2023, hanno pubblicato una raccolta della sua musica insieme ad alcune poesie di Pushkin.

 

La magistrale organizzazione russa del Gran Ballo in onore di Pushkin ha attirato moltissimi talenti provenienti da ogni parte del mondo, che hanno voluto rendere omaggio al grande poeta russo e all’Arte.

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