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ZHANNA KADYROVA

Devil of Comparisons

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a cura di Massimiliano Bastardo

CORTEMPORANEA

 

Fondazione Palazzo Chigi Zondadari

Via Banchi di Sotto, 46, Siena

8 luglio – 8 dicembre 2024

 

Fino all’8 dicembre 2024 è in corso “Devil of Comparisons”, mostra concepita dall’artista ucraina Zhanna Kadyrova per la corte e le sale della Casa Museo di Palazzo Chigi Zondadari a Siena per la terza edizione di CORTEMPORANEA, progetto ideato da Flavio Misciattelli, presidente della Fondazione Palazzo Chigi Zondadari. Per Misciattelli “questa mostra per la Fondazione e per CORTEMPORANEA è un passo successivo del percorso intrapreso tre anni fa perché ci proietta sulla scena internazionale. La mia volontà era invitare una artista donna – e abbiamo avuto la fortuna – grazie alla collaborazione con GALLERIA CONTINUA di avere una artista donna ucraina che ci proietta in una situazione drammatica. La mia speranza è che il pubblico che visita la mostra si faccia delle domande, sia di riflessione ma anche di speranze. Spero che questa mostra renda possibile a tutte le persone di toccare con mano quello che succede molto vicino a noi”.

 

Zhanna Kadyrova trae ispirazione dalla sua esperienza personale e dal contesto storico e sociale dell’Ucraina. La sua pratica artistica è un potente corollario di violenza e resistenza, cultura usurpata, speranze quotidiane e memorie tramandate. Come racconta: ” L’idea principale della mostra è nata durante la mia visita al Palazzo Chigi Zondadari, quando ho visto per la prima volta i suoi interni impressionanti, ricchi di storia e arte di diversi periodi. In quel momento, ho sentito il desiderio di portare la mia realtà e le mie storie legate alla guerra in Ucraina, racconti su come viviamo e resistiamo, e su come continuiamo a produrre arte nella situazione attuale.”

Attraverso ” The War of Perspectives ” l’opera site-specific che ha creato per la facciata della corte del palazzo – annerendo diverse finestre come se fossero state colpite dal fuoco o da un’esplosione – e le opere ready-made e site specific appositamente concepite per le sale della Casa Museo, Kadyrova ha concepito una mostra che narra il suo presente dando significato e valore a ogni oggetto esposto. “Le case bruciate – racconta- sono una realtà quotidiana in Ucraina, che trasporto sulla facciata del Palazzo come una sorta di astrazione macchiata di nero. Ma l’opera porta significati multipli oltre a questo primo strato immediato. Sappiamo tutti del ruolo strutturale e simbolico che le finestre hanno avuto nella pittura rinascimentale, ed era ovviamente nella mia mente. Ma non ho dipinto una finestra, ho dipinto intorno a una finestra reale e così ho creato una sorta di scultura, o un intervento scultoreo sull’architettura. La finestra è chiusa e bruciata, non c’è alcuna prospettiva aperta visibile. In quest’opera, il doppio significato della “prospettiva” è evidente, e probabilmente è più chiaro a Siena che altrove, con la sua incredibile storia di pittura che la città ha prodotto.”

{Archivio:”Zhanna Kadyrova _Devil of Comparisons ©photoElaBialkowskaOKNOstudio.jpeg”}

Tra i progetti in mostra, che svelano la sua ricerca degli ultimi due anni, la serie “Palianytsia” che in ucraino significa pane. Durante la guerra, questa parola è diventata un simbolo, usata come parola d’ordine per distinguere gli ucraini dagli occupanti russi, che non riescono a pronunciarla correttamente. Le opere realizzate con pietre levigate trovate nei fiumi montani dei Carpazi, dove la Kadyrova si rifugiò all’inizio della guerra nel 2022, riflettono l’adattamento e la resilienza dei primi mesi di guerra narrati da Ivan Sautkin nel documentario in mostra “Kadyrova’s Palianytsia. “ L’artista spiega come “L’idea di “Palianytsia” è emersa dalla pura disperazione, nel 2022. È anche un progetto di guerra, che è stato creato nello stesso villaggio senza strumenti o materiali artistici di alcun tipo. Dopo essere fuggita da Kyiv con il mio partner Denis Ruban, siamo arrivati nel villaggio di Berezovo con uno zaino piccolo e nient’altro. “

 

“RUSSIAN ROCKET PROJECT”, invece, è nato durante i suoi viaggi in Europa: l’artista realizza adesivi raffiguranti missili, e li colloca sui finestrini dei treni in Europa, o sulle finestre creando l’illusione ottica di un missile che viaggia sopra città come Parigi, l’Austria rurale, Siena. Questo gesto provocatorio evidenzia la realtà della guerra, proiettandola nei paesaggi quotidiani delle città occidentali e scuotendo gli spettatori quando riconoscono i propri luoghi familiari sotto la minaccia immaginaria dei missili.

 

In parallelo Kadyrova ha presentato un progetto collaterale al Museo di Arte Sacra di Buonconvento, mettendo in dialogo le sue opere con la collezione del museo. Questa iniziativa, promossa dalla Fondazione Musei Senesi, mira a creare nuove prospettive e interpretazioni del patrimonio culturale, integrando l’arte contemporanea con la storia locale.

 

La mostra della Kadyrova a Palazzo Chigi Zondadari e il progetto promosso dalla Fondazione Siena Musei offrono una profonda riflessione sulla vita quotidiana in Ucraina, duramente colpita da oltre due anni di conflitto, e rappresentano un messaggio di resistenza e solidarietà e uno sguardo intimo sulla situazione in Ucraina e stimolando una riflessione profonda sul ruolo dell’arte in tempi di guerra.

 

La mostra è aperta fino all’ 8 dicembre 2024.

 

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