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DEMOCRAZIA PARTECIPATA TRADITA CONTRO VERDE IN CITTA’: E’ LEGGITTIMO IL RIFACIMENTO  DI UNA STRADA PRIVATA IN ZONA B DELLA RISERVA DEL SIMETO E NON UTILIZZARE I FONDI PER MILLE ALBERI IN CITTA’?

Democrazia Partecipata o tradita? La Legge Regionale n.5 del 28/01/14 (art. 6 comma1) ha introdotto in favore dei Comuni una compartecipazione ai proventi derivanti dalla riscossione dell’Imposta IRPEF, con obbligo di utilizzare tali assegnazioni finanziarie (in misura non inferiore al 2%) per la realizzazione di azioni da individuare mediante procedure di “Democrazia Partecipata”, che prevedano il coinvolgimento della cittadinanza nelle scelte di governo del territorio.

Dai risultati tra le diciannove proposte selezionate fra trenta proposte (ben undici non accettate)  per la partecipazione a Democrazia Partecipata per il 2023 sarebbe risultato primo in graduatoria con 425 voti il progetto concernente il rifacimento dell’asfalto e sistemazione dei canali di scolo di via Alicudi, presentato dal“Comitato Primosole”. Al secondo posto l’idea-progetto che avrebbe coinvolto l’intera città “1000 alberi per Catania”.

 

Ci chiediamo e chiediamo alla Commissione comunale quali sono stati i criteri di accettazione della proposta del Comitato Primosoleper il “ rifacimento dell’asfalto e sistemazione dei canali di scolo di via  Alicudi”?Questa non sarebbe quella strada che alla quale sono innestate altre vie, forse anche queste abusive, che conducono ai diversi villaggi che si troverebbero all’interno della Pre-riserva dell’Oasi del Simeto e dunque non autorizzate e non sanabili come visibile nella foto aerea allegata messe a disposizione da “Google Street View”?

 

Se la stessa via Alicudi non sarebbe considerata una via privata al servizio di chi ha un edificio in tale pre-riserva? Non solo ma come si può vedere dalle foto allegate questa non solo sarebbe una strada esclusiva ma alla fine della stessa verso il mare è chiusa da un cancello automatico con un visibilissimo cartello con la scritta “PrimosoleBeach”. Ci sarebbe da pensare altro che utilizzo pubblico di cui non vi sarebbe traccia e che comunque non cambierebbe lo stato delle cose sotto l’aspetto dell’inedificabilità della Pre-riserva dell’Oasi del Simeto!

 

Aver aggiudicato tale pregevole iniziativa regionale didemocratica diretta che per le sue finalità dovrebbe coinvolgere tutta la città (ovvero ogni progetto presentatodovrebbe sostenere l’interesse comune a beneficio di tutti i cittadini) e non avendo dato, a nostro avviso,  l’aggiudicazione al secondo progetto arrivato che (che sarebbe stato nel rispetto democratico del regolamento  il più voltato) aveva tutti i crismi richiesti dal bandoovvero piantare mille alberi perla città, è da considerare una non legittima scelta che ha svantaggiato l’intera città e la sua bassa dotazione di verde pubblico. Secondo l’ultimo  rapporto di Ecosistema Urbano e Ambiente Italia su 105 città capoluogo Catania risulta al 75° posto per la dotazione di alberi ogni 100 abitanti e al penultimo (104 su 105) posto per la classifica finaleche comprende oltre al verde, aria, acqua, rifiuti, mobilità e ambiente.

 

 

Il Portavoce

Free Green Sicilia

Alfio Lisi

 

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