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 Tor Bella Monaca

Stagione teatrale | Estate Romana 2023 – 2024         

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Il progetto, promosso da Roma Capitale – Assessorato alla Cultura, è vincitore dell’Avviso Pubblico biennale “Estate Romana 2023-2024” curato dal Dipartimento Attività Culturali ed è realizzato in collaborazione con LEA e SIAE

 

Gli spettacoli dal 16 al 21 luglio 2024

Anche questa settimana al TBM è corposa. Dal 16 al 21 luglio la platea assisterà a un monologo dai registri civili che narra l’importanza della Costituzione, percorrerà la nostra storia attraverso la televisione e il cinema, infine una trasposizione di una drammaturgia di Plauto, uno spettacolo dedicato ai giovani che tocca la tematica del disagio, uno rivolto ai bambini dai 5 ai 10 anni, e la musica ancora protagonista

Martedì 16 luglio Luca Sommi illustra alla platea il suo monologo in difesa della nostra Costituzione: “W la Costituzione – Perché amarla e difenderla”, produzione Loft Produzioni. È bella, giusta, poetica, gentile, generosa la nostra Costituzione. È scritta come una poesia ma è rigorosa, non ammette che la si contraddica. Considera tutti i cittadini e le cittadine uguali, dal più povero al più ricco, senza distinzione di sesso, razza, religione, lingua, orientamento politico, condizioni sociali ed economiche. Per la nostra carta costituente tutti devono avere pari dignità sociale e la legge deve essere uguale per tutti. Obbliga la Repubblica a rimuovere tutti quegli ostacoli che impediscono ai cittadini e alle cittadine di avere una vita dignitosa. Non dobbiamo avere paura di niente perché c’è la Costituzione a proteggerci. In questo monologo Luca Sommi ci porta a scoprire la bellezza della nostra Carta fondamentale. Un monologo contro la riforma del Governo Meloni che la vuole stravolgere.

– La Costituzione non va rivista, va semplicemente applicata e difesa. Sempre.

Una vita sullo schermo | 40 anni di TV, cinema e storia italiana, Stefano Francioni Produzioni, è in cartellone mercoledì 17 luglio. Marco Salvati, Armando Vertorano ed Ezio Greggio firmano il testo, che viene interpretato e diretto da quest’ultimo. Ezio Greggio, mito della tv e del cinema, finalmente arriva a teatro! Attore, showman, regista, giornalista, scrittore, protagonista indiscusso della televisione italiana, con trasmissioni cult come Drive In, Paperissima, La sai l’ultima?, Veline e Striscia la notizia, il popolarissimo tg satirico che conduce fin dalla prima puntata del 1988 e che a oggi ha condotto per oltre 4.000 puntate. Al cinema oltre 40 film, tra serie televisive e film per la Tv come “Yuppies”, “Vacanze di Natale”, “Anni ‘90”, “Montecarlo Gran Casinò”, “Infelici e contenti”, “Anni ‘50”, “Un maresciallo in gondola”, “Benedetti dal Signore”, “Il Silenzio dei prosciutti”, “Selvaggi”, “Lockdown all’italiana”, “Il papà di Giovanna”, con il quale ha vinto il Nastro d’Argento, il Globo d’Oro e il Premio Flaiano. In questo one man show il pubblico troverà la storia della tv italiana di ieri e di oggi attraverso i suoi monologhi sferzanti, le parodie di famosi personaggi della tv e della politica, alcuni tra i suoi numeri più conosciuti come l’Asta Tosta col mitico quadro del maestro Teomondo Scrofalo. In scena, attraverso l’ausilio di un grande ledwall, Ezio con la sua satira, il suo stile personale graffiante e ironico scherza e diverte il pubblico parlando di televisione, di politica, di sport e della società italiana di ieri e di oggi. Racconterà aneddoti esilaranti di fatti e incontri estremamente divertenti che gli sono capitati in Italia e negli Stati Uniti. Sullo schermo ci saranno sorprese inattese, clip divertenti, momenti indimenticabili della sua carriera. Il pubblico presente sarà coinvolto attraverso i suoi numeri, molti dei quali assolutamente inattesi. Uno spettacolo diverso, 90 minuti live nei quali Ezio Greggio, un vero “N.1” in scena, con la simpatia che lo contraddistingue e l’ausilio tecnico di un gruppo professionistico di alto livello, si conferma un mattatore, un beniamino del pubblico, un artista imprevedibile che ha attraversato, e continua a fare, la storia dello spettacolo italiano. Disegno luci: Marco Palmieri; Musiche: Davide Cavuti; Arrangiamento e produzione medley: Giacomo Pasutto e Francesco Rigon; Fotografia: Alessandra Trucillo; Costumi: Lebole uomo; Grafica: Eleonora Sangro e Marco Scurti; Produzione esecutiva: Valeria Flore; Distribuzione: Barbara Trost.

Segue “Anche i Pink Floyd possono sbagliare”, produzione Teatranti Tra Tanti | Teatro OFFlimits, giovedì 18 luglio. Scritto, diretto e interpretato da Alessandro Martorelli, il quale sul palco viene affiancato da Alessandro Scafati, Antonio Pellegrini, Natascia Pietrangeli, Gianluca Zanellato e Maria Beatrice Lo Re. Facile identificarsi con Lorenzo, con la sua delicata situazione familiare, con le difficoltà nel mondo del lavoro, con le aspettative mancate e le precoci delusioni. Quella di Lorenzo è una storia segnata dallo scontro reale con la società e con i suoi esasperanti meccanismi, che lo conduce in una spirale di emozioni negative, che sfoceranno poi in reazioni incontrollate fino ad allora solo immaginate. Ed è lo stesso Lorenzo a raccontarci la sua storia, tanto assurda quanto comune, rinchiuso in un istituto di detenzione, quando ormai sarà troppo tardi. Una storia “orribile o piacevole, a seconda dei punti di vista” , che ha trascinato un normale ragazzo di 30 anni dei nostri giorni, in un vortice di violenza e di lucida follia, da cui ancora non ha capito se ne è uscito sconfitto o vincitore. Ed è per questo che la racconta con amara ironia, e lo fa sfruttando come colonna sonora i brani dei Pink Floyd, che si sposano perfettamente con le atmosfere che rivive e con i temi che lui tocca. “Anche i Pink Floyd possono sbagliare” è uno spettacolo crudo e ironico , con il sottofondo di una colonna sonora senza tempo che coinvolge lo spettatore e lo trascina in un vortice di emozioni sin dalle prime battute. Per dare supporto e forza evocativa al racconto, la struttura narrativa viene suddivisa in capitoli, seguendo la scaletta delle canzoni che compongono l’album “Dark side of the moon”, e che costituiscono il fil rouge di tutta la storia. Anche i Pink Floyd possono sbagliare è uno spettacolo contemporaneo, con una forte caratterizzazione sociale, che si avvale del principio della “multidisciplinarietà”. Viene infatti realizzato fondendo la recitazione con la musica dal vivo, la danza e le arti informatiche visive, che interagiscono con attori, ballerini e con la musica dal vivo. Coreografie: Alessio Colella; Videografica: Mardin Nazad; Musiche: PFT -The Pink Floyd Tribute; Audio/luci: CineLAB; Responsabile Tecnico: Mario Angeloni.

Venerdì 19 luglio è la volta di “Fuori uso”, produzione Alt Academy Produzioni. Di Costanza Di Quattro e per la regia di Luca Ferrini, il testo viene interpretato da Chiara Del Francia, Alberto Melone, Elena Piacenti e Andrea Verticchio. Fuori Uso racconta la storia di quattro ragazzi che si ritrovano bloccati in un ascensore di un palazzo romano. Costretti a rimanere chiusi in uno spazio ristretto, i giovani iniziano a confrontarsi, svelandosi a vicenda fragilità, paure e speranze. L’ascensore diventa così una metafora della società, un luogo claustrofobico dove emergono le difficoltà di identità e di collocazione sociale vissute dalle nuove generazioni. È un progetto teatrale innovativo e coraggioso, che affronta con sensibilità e profondità tematiche urgenti per la società odierna. Attraverso la rappresentazione delle vicende dei quattro giovani, l’opera invita a una riflessione sul disagio giovanile, sull’integrazione e sulle sfide che le nuove generazioni si trovano ad affrontare. Si esplorano con delicatezza e realismo le diverse sfaccettature del disagio giovanile, tra cui: inadeguatezza, dipendenza dai social, bullismo, senso di smarrimento, ribellione, fobia sociale, comportamento oppositivo-provocatorio, disturbi d’ansia. L’opera affronta anche il tema dell’ integrazione, mettendo in luce le difficoltà e le opportunità che derivano dall’incontro tra culture diverse. Il linguaggio teatrale, utilizzato in modo creativo e coinvolgente, ha il potenziale per raggiungere e sensibilizzare un vasto pubblico, soprattutto di giovani, offrendo loro spunti di riflessione e di speranza. L’ascensore rappresenta un non-luogo, dove i personaggi si trovano faccia a faccia con sé stessi e con gli altri, costretti a confrontarsi con le proprie emozioni e con le sfide del mondo contemporaneo. Le pareti dell’ascensore si dilatano e si restringono per sottolineare i momenti di tensione e di apertura emotiva dei personaggi. L’opera vuole sottolineare come questa esperienza inaspettata possa portare a una crescita personale e a una maggiore consapevolezza di sé. Musiche: Marcello Fiorini; Aiuto regia: Denis Persichini.

con il sostegno del MIC e di SIAE , nell’ambito del programma “Per chi crea”

Venerdì 19 e sabato 20 luglio lo spettacolo per bambini dai 5 ai 10 anni “Wonderwhat”, produzione Teatro Le Maschere | Bloom Theatre, è ispirato alle avventure di “Alice nel paese delle Meraviglie” e “Attraverso lo Specchio”. Il testo di L. Carroll viene recitato in due lingue, inglese e italiano. Scritto e diretto da Natalia Cavalleri vede protagonisti Chiara Carpentieri, Natalia Cavalleri ed Eric Paterniani. La piccola Alice si è appena trasferita a Londra da Roma. Le mancano la sua scuola, i suoi amici e i suoi insegnanti. Si sente sola e smarrita e il suo più grande desiderio è quello di tornare a casa a riabbracciare luoghi e persone care. Oggi è il suo compleanno: 10 anni, una data importante! Peccato che lei sia sola a Londra. L’indomani dovrà cominciare la scuola inglese e teme di non essere all’altezza, di non riuscire a comunicare come vorrebbe, di non capire le domande che le vengono poste, di non farsi nuovi amici, di venire esclusa, di restare sola. Ma Alice non sa che il Re Rosso e la Regina Bianca proprio oggi hanno preparato per lei un’avventura, che comincia proprio con la lettura di un libro che ha come protagonista una bambina di nome Alice. “WonderWhat?” è la storia di questo viaggio alla ri-scoperta di sé stessi, della propria identità e dei propri desideri; un incontro con i famosi personaggi di Carroll (il White Rabbit, lo Cheshire Cat, il Caterpillar, Humpty Dumpty, Tweedle Dee e Tweedle Dum, il Red King e la White Queen e tanti altri) che la accompagneranno nel suo percorso di crescita alla scoperta di chi siamo, cosa ci piace e cosa vogliamo essere. Musiche originali: Alessandro Cercato; Luci: Roberto Pietrangeli.

Età consigliata: dai 5 ai 10 anni

Sempre sabato 20 luglio andrà in scena “Pseudolus | Il bugiardo”, produzione C.T.M. Centro Teatrale Meridionale. La drammaturgia firmata da Plauto è tradotta, adattata e diretta da  Nicasio Anzelmo, il quale dirige Pietro Romano, Giovanni Carta
e Franco Sciacca, Giovanni Cordì, Antonio Mirabella e Paolo Ricchi, con la partecipazione Fanny Cadeo. Commedia della maturità, forse la più amata del commediografo, dove si avverte la genialità di Plauto come rielaboratore del modello greco. I due personaggi Ballione e Pseudolo sono fra le creature più vive del teatro plautino. Il primo, un crudele trafficante di merce umana, su cui improperi e ingiurie si rovesciano e scorrono lisci lisci senza lasciare traccia, il secondo, servo del solito giovane innamorato, capace di mille inganni, particolarmente abile, nel mare di confusione in cui si trova, a scoprire il sistema per cavarsela, e per rovesciare qualunque situazione a proprio favore. L’ambientazione è vaga, si tratta comunque di una città e mai di campagna. La trama, come in molte commedie plautine, verte su un giovane che vuole sposare una ragazza, qualcuno si oppone, qualcuno lo aiuta. La bellezza del testo è garantita dagli ostacoli che vengono frapposti e in qualche modo superati, dagli equivoci che vengono ad un certo punto chiariti. Ma la trama non è costituita da una serie di fatti giustapposti, casuali, c’è un certo concatenamento, la struttura ha una sua logica interiore: elementi e situazioni fin che se ne vuole, da cui conseguono necessariamente, altri elementi ed altre situazioni. Musiche: Giovanni Zappalorto.

La settimana di chiude domenica 21 luglio con “La playlist più bella del mondo”, produzione Humanae Vitae, di e con Riccardo Rossi e Leonardo Colombati. Quante volte con gli amici abbiamo parlato di musica? Quante volte ci siamo chiesti quali erano i dieci brani musicali più belli di tutti tempi? E ogni volta la discussione finiva sempre senza un vero vincitore, perché i gusti sono gusti, ma se è vero, come dice Bruce Springsteen, che s’impara di più da un disco di tre minuti che da tutto ciò che ci hanno insegnato a scuola, in questa serata capiremo tutto quello che c’è da sapere sulla grande musica di tutti i tempi. Con ascolti di brani indimenticabili, filmati storici, racconti divertenti e retroscena inediti, Riccardo Rossi (conduttore de “I miei vinili”) e Leonardo Colombati (scrittore ed esperto musicale) ci condurranno per mano attraverso tutta la grande musica del mondo, da Gianni Morandi a Frank Sinatra, da Paul McCartney a Ennio Morricone, per tirare giù tutti insieme a fine serata.

 

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