La musica classica dell’orchestra Cherubini entra nelle case residenza per anziani
Venerdì 19 luglio la formazione giovanile fondata a Ravenna dal Maestro Muti si esibirà alla Casa Residenza Anziani Violante Malatesta di Cesena. La presidentessa della Cooperativa Sociale Il Cigno Annagrazia Giannini: “Prezioso momento di inclusione sociale”
Concerti di altissimo livello nelle Case Residenze Anziani del Cigno con il progetto “La Musica senza Barriere” patrocinato dal Comune di Cesena.
Si tratta di 4 concerti dell’orchestra giovanile Cherubini fondata dal Maestro Riccardo Muti nel 2004 e formata da giovani strumentisti, tutti sotto i trent’anni provenienti da ogni regione italiana, selezionati attraverso centinaia di audizioni da una commissione costituita dalle prime parti di prestigiose orchestre europee.
Venerdì 19 luglio alle ore 15.30 si terrà uno dei concerti composto da un “Sestetto d’archi” alla Casa Residenza Anziani Violante Malatesta di Cesena, rivolto non solo agli ospiti della struttura ma anche alle loro famiglie. L’obiettivo, infatti, è anche quello di coinvolgere l’intera comunità cesenate e le Istituzioni.
Un progetto innovativo di grande qualità che vede nella musica uno strumento di socializzazione e, sopratutto, di inclusione sociale.
“Per il Cigno è fondamentale essere aperti al territorio – afferma Annagrazia Giannini, Direttrice Generale della Cooperativa -. Da quarant’anni operiamo mettendo al centro la persona, favorendo progetti e interventi che accrescano il benessere psicofisico degli ospiti. L’evento si inserisce all’interno di un percorso programmato di iniziative all’interno delle nostre strutture che vogliono stimolare gli anziani verso la socializzazione e contrastare la solitudine. Dove la fragilità della malattia, della disabilità e dell’età sembrano una barriera insormontabile, la musica classica, attraverso la sua forza artistica, crea connessioni e armonia. In questo senso – conclude – vogliamo soddisfare le esigenze dei nostri ospiti, non solo sotto il profilo sanitario e medico ma anche di cura verso la persona”.
