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LEGGE SUL FINE VITA, OGGI IN REGIONE LOMBARDIA AUDIZIONE DEL COMITATO PROMOTORE PDL “LIBERI SUBITO”, CON MARCO CAPPATO (ASS.COSCIONI)

Inizio audizione mercoledì 17 luglio alle ore 13:30 

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Pirellone (Via Filzi, 22) Milano. 

Al termine (tra le ore 14.30 e le 15) incontro con la stampa

Oggi la prima seduta della Commissione II “Affari istituzionali ed enti locali” e Commissione III “Sanità” in sede congiunta con audizione del comitato promotore che illustra la proposta di legge regionale “Liberi Subito”. Oltre Marco Cappato vengono auditi come delegati  il Dottor Mario Riccio (l’anestesista di Welby e il primo medico a coordinare la parte tecnica di un suicidio assistito in Italia, quello di Federico Carboni), l’Avv. Massimo Rossi, Cristiana Zerosi, coordinatrice della campagna “Liberi Subito” Lombardia.

I promotori del progetto di legge sul fine vita avevano depositato nei mesi scorsi il testo in Consiglio regionale accompagnato da 8.181 firme di cittadine e cittadini lombardi.

La proposta di legge regionale è già stata dichiarata ammissibile dall’Ufficio di Presidenza del Consiglio regionale con voto unanime,  a inizio 2024 e a seguire è stata affidata alle due commissioni che da domani iniziano l’iter legislativo.

LA PDL “LIBERI SUBITO” – Attualmente, grazie alla sentenza 242/2019 della Corte costituzionale sul caso Cappato/Antoniani, individui che vivono in condizioni di sofferenza fisica o psicologica insopportabile, pienamente capaci di prendere decisioni libere e consapevoli, tenuti in vita da trattamenti di sostegno vitale, hanno già il diritto di accedere all’aiuto medico per la morte volontaria, conosciuto come “suicidio assistito”. Non vengono però garantiti tempi certi nella procedura di verifica e attuazione di tale pratica.

Più in generale il tema del Fine Vita in questi giorni attende una nuova Sentenza della Corte costituzionale che dovrà esprimersi sul criterio della dipendenza da trattamenti di sostegno vitale, il più controverso dei requsiti, nella sua interpretazione, con potenziali effetti discriminatori e a causa del quale tanti italiani sono costretti ad andare in Svizzera per accedere al suicidio medicalmente assistito oppure a dover subire, contro la propria volontà, condizioni di sofferenza insopportabile.

La nuova sentenza della Consulta dovrebbe definirne i contorni a seguito della questione di costituzionalità sollevata dal GIP di Firenze in seguito all’aiuto fornito da Marco Cappato, Chiara Lalli e Felicetta Maltese a Massimiliano, toscano 44enne, affetto da sclerosi multipla e non dipendente da un trattamento di sostegno vitale inteso in senso restrittivo, per raggiungere la Svizzera, dove ha ottenuto la morte volontaria. Anche le disobbedienze civili per l’aiuto dato alla signora Elena e al signor Romano vedranno lo stesso epilogo nei prossimi mesi, a seguito di una nuova questione di legittimità costituzionale sollevata dal GIP di Milano sollevata il 21 giugno 2024.

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