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Tor Bella Monaca

Stagione teatrale | Estate Romana 2023 – 2024               

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Il progetto, promosso da Roma Capitale – Assessorato alla Cultura, è vincitore dell’Avviso Pubblico biennale “Estate Romana 2023-2024” curato dal Dipartimento Attività Culturali ed è realizzato in collaborazione con LEA e SIAE

 

Gli spettacoli dal 23 al 28 luglio 2024

Ore 21

 

Dal 23 al 28 luglio la programmazione al TBM verte tra classico, attualità, commedia e pièce dedicate ai più piccoli. L’insieme viene, come di consueto, affrontato attraverso punti di vista che tendono a rappresentare la contemporaneità

Martedì 23 luglio è la volta de “Il condor”, produzione Officina Teatrale. La drammaturgia di Gianni Clementi vanta la regia di Massimo Venturiello ed è interpretata da Camillo Grassi. “Il Condor” è un testo sul ciclismo, vissuto dal gregario. Il gregario, in gergo sportivo, è quello addetto all’aiuto del Capitano. Deve soccorrerlo nei momenti di crisi, tirargli la volata. In poche parole deve immolarsi per la gloria di un altro. E’ pagato per questo. Ma chi, in vita sua, non ha mai pensato di vincere almeno una volta? Chi non ha mai sognato di arrivare sul traguardo per primo? Non è raro che sconosciuti gregari per anni si trasformino improvvisamente in campioni. Quasi sempre sono aiuti chimici che gli consentono di superare il fatidico limite della mediocrità e la cronaca sportiva, e non solo, di questi anni ce lo ricorda giornalmente. E quando “il fine giustifica i mezzi”, spesso le ipotesi di gloria si trasformano in tragedia. Oltre che nel ciclismo, questo avviene anche nella vita e, forse, mai come oggi giorno, in una società come la nostra, competitiva e senza scrupoli, dove solo i vincenti, a qualsiasi costo, sembra abbiano diritto di cittadinanza. È un mondo questo che non prevede concettualmente i deboli, anche se ovviamente non ne può fare a meno. “Il Condor” forse solo come pretesto ciclistico per parlare d’altro, ma anche per ricordare odori dimenticati d’infanzia, profumi d’arance spagnole, visioni ad alta quota di una povertà sconosciuta alle nostre rassicuranti latitudini. Resta il sogno del gregario: un desiderio talmente umano da non poter non sollecitare in chi lo ascolta, in uno sfogo ironicamente tragico, un istinto di solidarietà. Musiche: Stefano Delvecchio; Disegno luci: Marco Laudando; Costumi: Mara Masiero; Locandina: Francesco Bocchini.

 

Segue “Mistero buffo” in programma per mercoledì 24 luglio, produzione Teatro Stabile di Torino. Il noto testo di Dario Fo e Franca Rame vanta la regia di Eugenio Allegri e vede protagonista Matthias Martelli. Mistero Buffo è considerato il capolavoro di Dario Fo. Eugenio Allegri dirige Matthias Martelli nella riproposizione di quest’opera straordinaria: l’attore è solo in scena, senza trucchi, con l’intento di coinvolgere il pubblico nell’azione drammatica, passando in un lampo dal lazzo comico alla poesia, fino alla tragedia umana e sociale. Un linguaggio e un’interpretazione nuova e originale, nel segno della tradizione di un genere usato dai giullari medievali per capovolgere l’ideologia trionfante del tempo dimostrandone l’infondatezza. Aiuto regia: Alessia Donadio.

Giovedì 25 luglio Michele La Ginestra, diretto da Roberto Ciufoli, recita il monologo “M’accompagno da me”, produzione Teatro Sette e distribuito da PigrecoDelta. In “M’accompagno da me”, l’attore Michele si ritrova “recluso” su un palco abbandonato, che per magia del suo amico “teatro”, si trasforma in un’improbabile aula giudiziaria, nella quale vedremo passare avvocati, imputati, incredibili personaggi delle favole, persino un prete… tutti intenti a dialogare con un giudice immaginario, non tanto dei reati commessi, ma delle loro problematiche esistenziali! Lo spettacolo riserva momenti di rara comicità, di gioiosa spensieratezza, ed anche, come è d’uso, di riflessione; grazie all’attenta e brillante regia di Roberto Ciufoli, che mette ordine in questo viaggio tra un’umanità variegata, grazie alla forza trascinante della musica ed al gioco delle filastrocche in rima, vi assicuriamo un’ora e mezzo di puro e raffinato divertimento. ”M’accompagno da me” non è solo un one man show, ma uno spettacolo coinvolgente, che vuole regalare grandi risate, sorrisi, e perché no, anche un po’ di commozione, a chi ha deciso di passare una serata “con” il Teatro.

Il fine settimana riserva delle sorprese. “I piantastorie e la fantastica del Sig. G. | lettura animata da Favole al telefono di Gianni Rodari”, produzione Teatro Le Maschere | Bloom Theatre, è in scena venerdì 26 e sabato 27 luglio. Lo spettacolo è scritto e interpretato da Tommaso Alfonsi, Natalia Cavalleri e Simona Vitale. Ancora una volta i Piantastorie vengono inviati in missione dal signor G. Nel 2024 anche l’ultima fialetta di Fantastica è evaporata, non ci sono più favole, tanno svanendo le emozioni e i nostri amici devono prendere il cronobus numero 75 e precipitarsi nel futuro: occorre portare nuove fiale di Fantastica e far rifiorire altre buone storie da Favole al telefono, storie che profumano di pace, amicizia, libertà. Un approccio al lascito di Gianni Rodari creativo e suggestivo, un punto di partenza per i piccoli spettatori che aiuti ad immaginare nuovi mondi possibili. Lo spettacolo, agile e breve, si muove tra il recital, il teatro d’attore e il teatro di figura. Musiche originali eseguite dal vivo: Tommaso Alfonsi; Costumi: Carla Marchini; Scene: Giuseppe Convertini; Luci: Roberto Pietrangeli; Ombre, pupazzi e oggetti di scena: Amedeo D’Amicis.

Spettacolo pret-à-porter per bambini dai 4 ai 10 anni

Sempre venerdì 26 luglio è in scena “Maschio caucasico irrisolto”, produzione Epoché, di e con Antonio Ornano. Il protagonista di questo irrefrenabile flusso di coscienza è un uomo che affronta la vita con una morale approssimativa, scarsa autostima ed una notevole dose di cinismo. Ad una certa età capita di tirare le somme, fare bilanci e magari scoprire di aver trascorso gran parte della propria vita proiettati in avanti e frantumati in tanti pezzi, ciascuno dei quali funzionale a salvarsi le piume. Forse è solo per guadagnarsi il desiderio di essere visto e possibilmente amato, da chi gli sta attorno e da quel pubblico che insegue disperatamente per farlo ridere, perché come dice lui stesso, rubando la battuta di un vecchio film, in quel momento si sente speciale. Forse è giunto il momento di chiedere l’aiuto di uno psicologo da cui si è sempre rifiutato di andare, non tanto per scetticismo quanto perché da genovese l’idea di sganciare 80 euro all’ora ad un tipo che ascolta in silenzio le proprie seghe mentali gli prende un po’ male, d’altronde se Woody Allen fosse stato ligure ci saremmo persi più della metà dei suoi capolavori. E allora capita di sentirsi dire da uno bravo: “Lei è un maschio caucasico irrisolto, uno di noi insomma, che finalmente attraversa una fase trasformativa, si sfoghi”. E così capita di scrivere e risalire sul palco.

Marco Travaglio, sabato 27 luglio, porta in scena “I migliori danni della nostra vita | seconda stagione”, Loft Produzioni. Marco Travaglio racconta, nel consueto stile satirico, gli ultimi anni di storia italiana: ovvero come i poteri marci della politica, della finanza e della sottostante “informazione” hanno ribaltato il voto degli italiani ogni volta che chiedevano un cambiamento e l’hanno trasformato in restaurazione, facendo risorgere l’Ancien Régime nelle forme più varie: quelle tecnocratiche di Monti e Draghi, quelle finto-progressiste di Letta e Renzi, quella destrorsa di Meloni&C. risorta dopo il Conticidio, cioè il rovesciamento dell’unica formula di buon governo in grado di battere la destra.

Chiude la settimana “Il serenissimo” domenica 28 luglio, produzione Seven Cults Produzione. Per l’adattamento teatrale e la regia di Gabriele Namio, lo spettacolo vede sul palco Marco Gabrielli, Pierpaolo Cosimato, Biagio Iacovelli e Alessandra Barbonetti. Lo spettacolo Il Serenissimo è concepito come una commedia drammatica di stampo grottesco; una forte connotazione comica data dalle circostanze che il protagonista, Autore, è portato a vivere per portare a termine la sua missione, un reportage sulla vita della figura del governatore Serge Mathievz, sarà accompagnata da un costante senso di inquietudine, lo stesso che è dato dalla non-presenza in scena del Mathievz stesso, registicamente rappresentato, quando richiesto dalla drammaturgia, da un fascio di luce. Il cast, costituito da 4 attori, interpreterà 14 personaggi su un numero totale di 15. L’ultimo, il personaggio di P.T.Ditou, braccio destro del Serenissimo nella storia, sarà una marionetta di 2.50m, manovrata da 3 attori: uno costituirà il corpo e le gambe del personaggio, uno manovrerà le articolazioni delle braccia e uno manovrerà la testa. Lo spettacolo si apre in medias res. L’inizio coinciderà con il punto di svolta dello spettacolo. Il testo è concepito come un documentario in diretta teatrale, dove al susseguirsi delle scene corrisponde l’intervista al personaggio dichiarato. Il risvolto drammatico finale delinea con chiarezza l’obiettivo drammaturgico e registico: riempire il senso di vuoto e il desiderio di conoscenza dell’essere umano. La scenografia sarà infatti, fino alla fine,costruita in base al contesto dell’intervista narrata in quel dato momento, servendosi di un blocco trasformabile e praticabile all’esigenza. Marionettista: Francesco Picciotti; Musiche: Pavor Nocturnus; Grafica: Eleonora Iacovelli.

 

 In allegato, comunicato stampa con cortese richiesta di diffusione,e foto.

Resto a disposizione per qualsiasi informazione e accrediti stampa.

Cordiali Saluti

Ufficio Stampa

Maresa Palmacci tel. 348 0803972; palmaccimaresa@gmail.com

                                 

Teatro Tor Bella Monaca  – Arena Teatro Tor Bella Monaca

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