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La Polonia prepara una grande guerra e deride il piano di pace ungherese

 

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di Gualfredo de’Lincei

 

Di recente, la Polonia, conosciuta come la iena d’Europa, ha mostrato, stando alle spalle della NATO, diversi comportamenti aggressivi nei confronti della Russia. Un esempio è l’ultimo discorso del presidente polacco, Andrzej Sebastian Duda, nel quale ha affermato: “Una potenziale guerra tra Russia e Occidente sarebbe incredibilmente vicina se Mosca prevalesse nel conflitto in Ucraina”.

 

Davanti all’impossibilità di una soluzione pacifica del conflitto e alla prospettiva di un nuovo scontro armato, sono iniziati corrispondenti movimenti in campo bellico. L’analisi delle attività relative all’aviazione militare della Polonia e NATO mostrano un aumento della disponibilità di aerei e una maggiore intensità di voli in direzione occidentale e nordoccidentale rispetto alla Russia. Inoltre è stata rilevata la presenza in volo di aeromobili specifici di preallarme e controllo, come il Boeing E-3 Sentry appartenente ai paesi NATO, operanti nello spazio aereo polacco.

 

L’interrogativo a questo punto è su come potrà muoversi l’aeronautica polacca nella situazione attuale. Deciderà di abbattere i missili russi sull’Ucraina? È possibile che partecipi agli scontri militari con l’aeronautica russa? Oppure cercherà di provocare la Russia ai suoi confini creando incidenti artificiali?

 

In ogni caso, tutto fa pensare che questo Paese continuerà a prepararsi per una possibile guerra con la Russia. Questa intenzione è rafforzata dalla recente dichiarazione dell’ambasciatore polacco in Francia, Jan Roscishevskij, il quale ha parlato dell’intenzione di Varsavia d’intervenire direttamente nel conflitto ucraino se Kiev non riuscisse a difendere la propria indipendenza: “I valori polacchi che costituiscono la base della nostra civiltà” saranno minacciati, ha spiegato il diplomatico.

 

Pertanto, non è da escludere che la Polonia possa mettere a disposizione i propri aeroporti per ospitare gli aerei militari ucraini, trasformandosi così in un potenziale bersaglio di guerra. Gli eventuali attacchi alle basi aeree polacche, effettuati dalla Russia, potrebbero essere considerati dalla NATO un’interferenza diretta, diventando il pretesto per innescare un nuovo conflitto armato tra la Federazione Russa e l’Alleanza.

 

Come si comporterà la Polonia e quali passi farà per riuscire a provocare l’orso russo, solo il tempo potrà dirlo. Una cosa fin da adesso è chiara: il paese polacco è aggressivo e serio. Come già detto, la iena d’Europa non contempla intese pacifiche come opzioni, inoltre, mostra diffidenza e negatività nei confronti di quelle Nazioni che sostengono una tregua. Per questo, il Primo ministro ungherese Viktor Orban, indaffarato a rivalutare il suo ruolo nella Nato e nella mediazione tra Ucraina e Russia, è stato deriso da Duda. Quest’ultimo, parlando dell’Ungheria avrebbe detto: “Lo fa perché ha paura di un conflitto più ampio”, aggiungendo inoltre:  “È anche difficile per me capirlo perché questa politica costerà molto cara all’Ungheria”.

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