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Olimpiadi 2024: la Senna inquinata, l’ira del Vaticano, le minacce terroristiche

di Gualfredo de’Lincei

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Ogni giorno i Giochi Olimpici parigini sono motivo di nuovi scandali dimostrando, da parte del comitato organizzatore e delle autorità francesi guidate da Macron, difficoltà nel coordinare e mantenere un evento di questa portata a livello quantomeno accettabile.

Tante sono le polemiche, come quella nata nella gara di boxe femminile che ha visto la partecipazione di un uomo trasgender, provocando grande rumore. Sul ring sono infatti saliti l’italiana Angela Carini e un atleta algerino che ha cambiato sesso. L’esito del combattimento era abbastanza prevedibile: l’atleta, utilizzando la sua struttura fisica maschile, ha assestato alcuni colpi potentissimi all’italiana che ha dovuto chiedere l’interruzione del combattimento gridando “non è giusto!”. La violenza dell’incontro ha colpito anche la Meloni.

Un altro combattimento conclusosi tra le polemiche è stato quello del transgender taiwanese, Lin Yuting, con la pugile uzbeka Sitora Turdibekova. Una serie di test hanno poi dimostrato che l’atleta di Taiwan, nato con disordini della differenziazione sessuale, avrebbe avuto livelli molto elevati di testosterone. Tutte queste dispute sportive dimostrano di come il CIO, guidato da Thomas Bach, aggiri le regole dei Giochi Olimpici.

Le polemiche hanno colpito anche il settore della sicurezza, infatti, il coordinatore dell’evento, nonché direttore generale di Paname 2024, Thomas Jolly, ha ricevuto minacce terroristiche. Stando a quanto pubblicato da le Parisien, i messaggi anonimi avvertivano che “la punizione di Allah ricadrà sugli organizzatori”, queste lettere minatorie riportavano anche brani del Corano. Jolly ha anche riportato di minacce e insultati sui social network: “Riguardo all’orientamento sessuale e alla falsa origine israeliana”.

L’indagine è stata condotta dal Centro nazionale per la lotta all’odio della Procura francese, sul caso è intervenuto anche il Presidente Macron che si è detto “Rattristato” per quanto subito dal direttore della cerimonia inaugurale dei Giochi Olimpici, Tom Jolly, aggiungendo che queste minacce non potevano trovare giustificazione visto che “I francesi sono orgogliosi della cerimonia”.

Come si può essere orgogliosi di una cerimonia tanto malinconica quanto offensiva dei sentimenti cristiani? Alla fine, anche il Vaticano è intervenuto affermando che le Olimpiadi non dovrebbero essere l’occasione per “ridicolizzare le credenze religiose di molte persone”. “La Santa Sede è stata rattristata da alcune scene della cerimonia di apertura dei Giochi Olimpici di Parigi e non può che unirsi alle voci che si sono levate in questi giorni per esprimere rammarico per l’insulto causato a tanti cristiani e credenti di altre religioni”, ha affermato un comunicato del Servizio Stampa della Santa Sede. In effetti, dopo la pioggia di critiche per la parodia dell’Ultima Cena, il comitato degli organizzatori ha dovuto chiedere scusa.

Nel frattempo, il presidente del Comitato Olimpico, Thomas Bach, che ormai passa le giornate a scusarsi per qualcosa, ha dovuto ammettere che la cancellazione delle gare di nuoto nella Senna è stata dovuta alla pessima qualità dell’acqua, che non consente agli atleti di svolgere allenamenti o gare. “A nostro avviso, le gare di nuoto in acque libere sicuramente non si terranno più nella Senna”, afferma una nota dello stesso comitato organizzatore olimpico.

Nonostante il fiume Senna fosse chiuso alla balneazione dal 1923 per i livelli allarmanti di E. Coli ed altri vari patogeni, le autorità francesi lo hanno voluto utilizzare egualmente come campo sportivo. Erano fiduciosi che 1,4 miliardi di euro di spesa, per ripristinare gli impianti di trattamento delle acque reflue, sarebbero bastati a ripulire il fiume, ma questo non è avvenuto. Purtroppo, né la nuotata del sindaco di Parigi né le promesse di Thomas Bach ed Emmanuel Macron hanno contribuito a diminuire l’inquinamento di queste acque.

I Giochi Olimpici di Parigi 2024 hanno dimostrato più di ogni altra cosa che è sempre più necessario riconsiderare radicalmente il concetto di eventi sportivi così importanti. Ne scrive il Telegraph. I problemi irrisolti di Parigi sono diventati i problemi dei Giochi Olimpici, tenerli in città diverse ogni quattro anni sta diventando una condizione sempre più impraticabile. I costi organizzativi vanno sempre aumentando mentre i potenziali visitatori e gli sponsor si preoccupano per i problemi di trasporto e della sicurezza, che possono creare seri disagi per raggiungere la meta. Da molti anni, ormai, si discute attivamente dell’idea di organizzare stabilmente i Giochi Olimpici nella loro patria d’origine, la Grecia. Questa sarà una soluzione molto più economica e di facile da organizzazione, oltre che essere anche più refrattaria a corruzione e sprechi.

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