SANITA’ PRIVATA, NULLA DI FATTO PER LA FONDAZIONE S.LUCIA. CIMOP: “LA VENDITA A TUTTO VANTAGGIO DELL’AZIENDA. CHE NE SARA’ DEI LAVORATORI?”
Roma, 9 agosto 2024 – La procedura di raffreddamento della crisi in atto alla Fondazione Santa Lucia di Roma ha avuto esito negativo: l’incontro in Prefettura non ha prodotto alcun effetto, per questa ragione la CIMOP Lazio, assieme alle altre sigle sindacali, proseguirà lo stato di agitazione.
Si è svolta ieri la procedura di raffreddamento dello stato di agitazione proclamato a luglio: durante l’incontro tutte le sigle sindacali presenti in maniera unitaria hanno chiesto alla direzione aziendale della Fondazione Santa Lucia di accogliere la richiesta di amministrazione straordinaria avanzata gia in precedenti incontri dal ministro Urso e dal presidente della regione Lazio Rocca.
“Tale soluzione – osserva in una nota il segretario laziale della CIMOP, dott.ssa Paola Calcagno – garantirebbe la tutela dei livelli assistenziali ed occupazionali degli operatori della fondazione, oltre ad assicurare una transizione verso una acquisizione no profit dell’azienda di via Ardeatina. Ciò costituirebbe una continuità storica per il valore della Fondazione Santa Lucia. Cimop altresì resta preoccupata che la crisi in atto non garantisca una sufficiente assistenza clinica ai pazienti, viste le carenze che iniziano a presentarsi su farmaci e presidi sanitari. Il direttore generale della Fondazione, pur non escludendo alcuna soluzione, ha palesemente accantonato questa proposta, indirizzandosi verso una soluzione esclusivamente economica, che porterebbe alla cessione dell’istituto: ma questo scenario andrebbe a favore solo di profitti aziendali, escludendo gli interessi di lavoratori, pazienti e ricerca scientifica”.
Il prefetto di fronte alle contestazioni avanzate da tutte le sigle sindacali ha dichiarato esito negativo del tentativo di conciliazione. Per questa ragione le organizzazioni sindacali continueranno lo stato di agitazione, incrementando il livello della protesta.
