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DonnaFugata Film Festival: un abbraccio al Mediterraneo e una riflessione sull’arte cinematografica che emoziona e unisce.

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DonnaFugata Film Festival: un abbraccio al Mediterraneo e una riflessione sull’arte cinematografica che emoziona e unisce.

RAGUSA – Il DonnaFugata Film Festival continua a incantare e sorprendere con una serie di eventi che, in questi ultimi giorni, hanno posto l’accento sulla magia del cinema e sull’importanza della sua capacità di unire culture diverse. Nel cuore del Castello di Donnafugata, il festival ha offerto un’immersione totale nel mondo della settima arte, consolidando il suo ruolo come uno degli eventi culturali più attesi dell’estate siciliana. La serata di ieri si è aperta con l’evento speciale “Cinemagique”, un mix unico di magia e cinema, portato in scena dal duo di illusionisti Disguido. Lui, un poetico e pasticcione “Charlot”, lei, un’eterea danzatrice, hanno rapito il cuore del pubblico con uno spettacolo che ha fuso cabaret, magia e omaggi alla storia del cinema. Il loro numero, delicato e ricco di suggestioni visive, ha creato un’atmosfera onirica, perfetta per introdurre la serata che ha poi abbracciato il tema del Mediterraneo. A seguire, infatti, l’atteso talk “Un Ponte sul Mediterraneo” ha visto protagonisti gli attori tunisini di fama internazionale Aymen Mabrouk e Taoufik El Ayeb. La masterclass, moderata dal direttore artistico Andrea Traina, ha posto l’accento su come il cinema possa fungere da linguaggio universale, capace di oltrepassare confini geografici e culturali. Il cinema è un ponte che unisce popoli diversi attraverso le emozioni condivise, il concetto emerso durante il talk, sottolineando l’importanza del dialogo interculturale. Questa apertura al Mediterraneo rappresenta una delle novità più significative di questa edizione del festival, che non solo celebra la storia del cinema, ma guarda con attenzione al futuro e alle nuove frontiere artistiche. La serata è proseguita con la proiezione del film “Le Seduzioni” di Vito Zagarrio, regista toscano ma di origini iblee. Il film, presentato dallo stesso Zagarrio, ha raccontato una storia di sentimenti e inaspettate connessioni umane, dimostrando come anche le produzioni italiane contemporanee possano esplorare temi universali con profondità e sensibilità. La serata precedente del festival aveva invece visto al centro della scena il guest director di quest’anno, Maurizio Zaccaro, con la sua masterclass “Insegno Cinema”. Durante l’incontro, Zaccaro ha presentato il workshop “Tagliamo Corto”, offrendo al pubblico uno sguardo approfondito sulla regia e sulla scrittura cinematografica. La passione e l’esperienza di Zaccaro hanno reso l’incontro un momento formativo di grande valore per tutti gli appassionati di cinema presenti. Stasera sarà tra l’altro proiettato uno dei suoi film “Il Sindaco Pescatore”, un toccante racconto sulla vita di Angelo Vassallo, sindaco di Pollica, noto per il suo impegno civile e ambientale, assassinato nel 2010. Ieri sera, per la sezione “L’isola come set”, proiezione del documentario “Un Seme in Città” di Francesco Bocchieri, che ha raccontato in video, insieme al prof. Giorgio Flaccavento, l’esperienza di urbanistica partecipata per contrastare lo spopolamento del centro storico di Ragusa Superiore. La serata si era aperta con la presentazione del libro di Federica Molè, dedicato al padre, il giornalista Gianni Molè, scomparso a causa del covid, e amico da sempre della manifestazione. Il DonnaFugata Film Festival, che si conclude domenica 11 agosto, prevede per questo sabato sera un interessantissimo appuntamento: il talk “Scrivere il Cinema”, dove si discuterà dell’impatto dell’Intelligenza Artificiale sulla scrittura cinematografica. La tavola rotonda, che vedrà intervenire Vinicio Canton, Maurizio Zaccaro e Andrea Traina, esplorerà le opportunità e le minacce che l’IA potrebbe rappresentare per il futuro del cinema. Un tema di scottante attualità, che pone interrogativi cruciali sul futuro della creatività umana. La serata di domani si arricchirà anche della proiezione del cortometraggio “Omayma – Orme nel Tempo” di Fabio Schifilliti e del lungometraggio “Un Destino Migliore” di Gaetano Di Lorenzo, entrambi girati in Sicilia e presentati dai rispettivi registi.  Il festival si concluderà domenica con altre interessanti appuntamenti, tra cui il talk con il dott. Pietro Bartolo, oggi eurodeputato, per anni il medico di frontiera a Lampedusa, isola di approdo di migliaia di migranti. Infine anche l’attesissimo concerto “Note da Oscar” dei Chroma Ensemble. Dieci musicisti, dieci spezzoni di film in proiezione e dieci colonne sonore indimenticabili per un finale che promette di essere memorabile. Sotto il segno del Toro, anche quest’anno il DonnaFugata Film Festival celebra il potere evocativo della settima arte, che sa essere allo stesso tempo tradizione e innovazione, radici e orizzonti nuovi da esplorare. L’evento, fondato da Salvatore Schembari, organizzato dal cineclub Cinestudio Groucho Marx, presieduto da Francesco Pace, è sostenuto dal Comune di Ragusa, dal Libero Consorzio comunale di Ragusa e dalla Sicilia Film Commission, e prosegue oggi e nei prossimi giorni con un calendario ricco di emozioni e sorprese, pronto a stupire e incantare ancora una volta sotto le stelle di Ragusa. Un ruolo cruciale è svolto anche dalla Federazione Italiana Circoli del Cinema, che offre il suo prezioso patrocinio insieme alla Writer Guild Italia, sottolineando l’importanza del festival nel panorama cinematografico nazionale. Info e programma sul sito web www.donnafugatafilmfestival.org e sui canali social del festival.

 

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