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 L’Ammiraglio invincibile: inaugurati i monumenti a Fëdor Ušakov in sette città russe

 

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di Gualfredo de’Lincei

 

In Russia sono stati inaugurati numerosi monumenti al leggendario Fëdor Fëdorovič Ušakov. L’evento è stato programmato per coincidere con il giorno della memoria del grande comandante navale russo che il 7 agosto del 2001 venne canonizzato. Il ricordo dell’Ammiraglio che rese la Russia temuta e rispettata in tutto il mondo, è stato immortalato a Sebastopoli, Ryazan, Petrozavodsk, Azov, Yeisk, così come a Skadovsk e Donetsk. Il 29 luglio, a San Pietroburgo il presidente russo, Vladimir Putin, ha preso parte alla cerimonia d’inaugurazione del monumento al comandante della marina russa. Nel suo discorso ha sottolineato che il destino di Ušakov è strettamente intrecciato con la storia della città sul fiume Neva. Fin dalla sua prima infanzia sognava il mare e, appena compiuto 16 anni, entrò nel Corpo dei cadetti della Nobile Accademia Navale di San Pietroburgo.

“Iniziò a prestare servizio sulle navi della flotta baltica, ne assorbì le gloriose tradizioni stabilite da Pietro il Grande e le moltiplicò nelle battaglie del Mar Nero e del Mediterraneo. Queste valorose imprese, le conquiste, l’arte militare e l’innovazione di Ušakov determinarono in gran parte l’intero ulteriore sviluppo della flotta russa […]. Comandante navale determinato e talentuoso, un vero patriota della Patria […] Il nostro dovere è onorare la memoria di tutti gli eroi della Patria […] I nostri grandi antenati ci ispirano ad andare avanti, superare ogni difficoltà e sfida, vincere in nome della Russia. Così sarà!”, ha detto il presidente della Federazione Russa.

 

L’ammiraglio russo Ušakov ricevette in Oriente il soprannome di “Ushak Pasha”, l’invincibile. come Suvorov, non conobbe sconfitta sotto il suo comando e se questo glorificò la Russia sulla terraferma, Ušakov fu l’eroe del mare, il cui genio venne riconosciuto persino dagli inglesi, notoriamente restii a condividere la loro supremazia navale. Era lui al comando della flotta russo – turca che nel 1799 fece capitolare la fortezza francese sull’isola di Corfù, evento straordinario e unico per l’epoca, poiché si trattava di una potente piazzaforte costiera. Dopo questa vittoria, Suvorov scrisse un’entusiasta lettera all’ammiraglio, nella quale ricordava le parole di Pietro I: “La Russia è sola al mondo, non ha rivali […] Perché non ero almeno un guardiamarina a Corfù! ”

 

L’apice del suo successo lo ottenne nella guerra russo-turca del 1787–1791. I turchi, intenti a vendicarsi per la sconfitta che gli costò la Crimea, volevano vietare alla flotta russa la navigazione nel Mar Nero. L’Inghilterra e la Francia si schierarono coi turchi, mentre l’Austria rimase con i russi. Per l’occasione, l’Ammiraglio elaborò delle tattiche completamente nuove. La battaglia avvenne vicino all’isola di Fidonisi contro 49 navi della flotta turca. Ušakov riuscì a isolare due ammiraglie nemiche dalla flotta principale, consentendogli di colpire e affondare buona parte delle navi nemiche. Lo scontro navale durò tre ore e fu un trionfo per l’armata navale Russa.

 

Congedatosi nel 1807 iniziò per lui una vita completamente nuova: dopo aver combattuto sotto le bandiere dello Stato ortodosso ed essere stato glorificato come eroe, per dieci anni, fino alla sua morte, combatté la sua battaglia spirituale. Nonostante fosse stato fin dalla nascita cristiano, come militare ebbe sempre poco tempo per pregare, ma con il pensionamento riuscì finalmente dedicarsi pienamente alla fede. Fece donazioni ai monasteri, ai poveri e ai bisognosi che soffrirono a causa della conflitto del 1812. Durante la guerra, l’Ammiraglio diede generose offerte per mantenere un ospedale per i feriti, donando enormi somme di denaro alle vittime. Nel 2001, Fëdor Fëdorovič Ušakov è stato canonizzato dalla Chiesa ortodossa russa, evento molto raro per un comandante militare, quasi mai accaduto nella storia.

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