Haiti: Save the Children, in media cinque bambini a settimana uccisi o feriti nella violenza armata nel 2024
Nel 2024 almeno 131 bambini, tra cui dei neonati, sono stati uccisi o feriti ad Haiti durante attacchi violenti o negli scontri tra gruppi armati e polizia. Questo l’allarme lanciato da Save the Children, l’Organizzazione che da oltre 100 anni lotta per salvare i bambini e le bambine a rischio e garantire loro un futuro.
Sulla base di un’analisi dei dati verificati dall’Onu[1], nei primi sei mesi del 2024, in media, cinque bambini a settimana sono stati uccisi o feriti, ma è probabile che il numero reale sia molto più alto. Secondo le Nazioni Unite[2], alcuni sono stati uccisi o feriti da proiettili vaganti, altri presi di mira per il loro sospetto sostegno a bande rivali o alla polizia e altri ancora, accusati di reati minori, sono stati linciati e uccisi da membri della popolazione,
A giugno, ad Haiti è arrivato il primo dispiegamento di forze della Missione di sicurezza multinazionale Multinational Security Support (MSS), approvata dalle Nazioni Unite, per contrastare i violenti gruppi armati che hanno il controllo della capitale del Paese. Prima del dispiegamento di forze dell’MSS, Save the Children, insieme ad altre agenzie umanitarie[3], ha sottolineato che le forze di sicurezza probabilmente avrebbero incontrato bambini, sia civili che coinvolti nei gruppi armati, esponendoli a nuovi rischi di rimanere intrappolati nel fuoco incrociato, a meno che non venissero messe in atto solide misure di protezione dell’infanzia.
“Le parole non bastano per spiegare le inimmaginabili sofferenze che i bambini di Haiti stanno sopportando. Interi quartieri sono stati incendiati, i rapimenti e le aggressioni sessuali dilagano, e i minori vengono presi di mira direttamente o coinvolti nel fuoco incrociato”, ha dichiarato Chantal Sylvie Imbeault, Direttore nazionale di Save the Children ad Haiti. “Dietro questi numeri spaventosi ci sono bambini che sono stati gravemente feriti o uccisi. E la vera portata di questa crisi è probabilmente peggiore dei numeri verificati a disposizione. Quest’anno i nostri partner locali e il nostro personale sul campo sono stati testimoni di una straziante impennata della violenza nei confronti dei bambini. Sebbene la Missione di sicurezza multinazionale (MSS) rappresenti uno sviluppo significativo, potrebbe inavvertitamente comportare nuovi rischi per i più piccoli. Sono fondamentali misure immediate e solide di protezione dell’infanzia per prevenire ulteriori sofferenze e salvaguardarli”.
Save the Children chiede trasparenza e garanzie da parte dell’MSS per assicurare che le forze abbiano adottato solide misure di protezione dell’infanzia, siano state sottoposte a un addestramento pre-dispiegamento sulla salvaguardia dei bambini, sulla prevenzione dello sfruttamento e dell’abuso sessuale (SEA) e della violenza di genere, e abbiano piani completi per la formazione continua sui diritti dopo il dispiegamento.
Inoltre, tutte le forze di sicurezza dispiegate ad Haiti devono adempiere agli obblighi derivanti dal diritto internazionale umanitario e dal rispetto dei diritti umani. L’Organizzazione chiede anche ai membri del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite di usare il loro potere per porre fine all’impunità dei responsabili del reclutamento e dell’utilizzo illegale di bambini e di altre gravi violazioni contro i minori, e a tutte le parti ad Haiti di consentire il passaggio immediato, sostenuto e senza ostacoli degli aiuti umanitari.
Save the Children opera ad Haiti dal 1978, sia nelle comunità urbane che in quelle rurali, fornendo assistenza in denaro per consentire alle famiglie di acquistare beni di prima necessità, fornendo assistenza sanitaria e nutrizionale e sostenendo i bambini nell’accesso a un’istruzione di qualità.