Advertisement

Quando a 55 anni Isabella Ducrot, al secolo Antonia Mosca, ha iniziato a dedicarsi all’arte, nessuno, tantomeno lei, poteva immaginare che oggi, novantenne, sarebbe diventata un’artista contesa dalle maggiori gallerie di tutto il mondo.

 

Advertisement

Tenga duro signorina! Isabella Ducrot Unlimited la segue per due anni, tra successi internazionali e rivelazioni private, offrendo in controluce, dietro al racconto dell’artista quotata, autodidatta e lontana dall’accademia, anche il ritratto di una donna che ha attraversato il Novecento per rivelarci infine che «la vita felice comincia a 60 anni!». E noi, meravigliati da ciò che dice e che fa, le crediamo.

«Quando ho iniziato a seguire Isabella Ducrot, più di due anni fa, sapevo qual era l’urgenza che mi spingeva: Isabella è una grande artista che solo in tarda età vedeva finalmente riconosciuta internazionalmente la propria opera, ma per me è anche diventata un modello femminile di riferimento. Per questo non ho esitato a iniziare questo lavoro senza “le spalle coperte”, da sola con una videocamera, per starle il più vicino possibile, con il privilegio a volte di essere uno sguardo invisibile, altre di starle vicino come un’interlocutrice e una compagna di viaggio in questi due anni incredibili.

 

Se penso che Isabella ha cominciato a esprimersi con la sua arte a 55 anni, e che io ne ho oggi 54, allora capisco quanto i miei crucci – il successo, i fallimenti, etc – siano risibili.

 

Viviamo in un’epoca in cui essere donna e ambire al riconoscimento sul lavoro è sempre più normale, ciò che resta un tabù è invece la vecchiaia. Anche in questo, e non solo, Isabella ha il potere di sorprenderci, mostrandoci cosa voglia dire essere artista e donna, ma anche che la vecchiaia non è da temere. Dunque, teniamo duro signorine».

 

Monica Strambini

Informazione equidistante ed imparziale, che offre voce a tutte le fonti di informazione

Advertisement
Articolo precedenteDurazzano: Gustarte si è chiusa con il pieno di consensi e una folla di turisti che hanno popolato il centro storico Capocasale
Articolo successivoEdizioni Casagrande: Franz Kafka “Un incrocio. Racconti scelti e illustrati da Leo Maillet”

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui