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Roberto Ippolito racconta “Delitto Neruda” a Frascati, celebrata nei suoi versi, giovedì 12 settembre

 

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Era l’autunno del 1951. Pablo Neruda, in esilio a Roma, fece un giro a Frascati, comprò le dolci olive verdi e si fermò in un’osteria. Ed è proprio qui che si svolgerà la conversazione per “Delitto Neruda”, il libro di Roberto Ippolito pubblicato da Chiarelettere. L’appuntamento è alle 18.00 nell’ambito di “Libri in Osteria”. rassegna ideata e curata da Emanuela Bruni, all’Osteria dell’Olmo in Piazza dell’Olmo 3. Collabora la Libreria Cavour Frascati Ubik.

Un momento particolare della vita del poeta viene dunque rievocato con la ricostruzione, frutto dell’inchiesta internazionale di Roberto Ippolito, della sua morte: “Il poeta premio Nobel ucciso dal golpe di Pinochet” si legge sulla copertina di “Delitto Neruda” che smentisce la versione ufficiale del decesso attribuito al cancro alla prostata. La falsità del certificato medico di morte, la scomparsa di tutti i documenti sanitari, la fine improvvisa nonostante le buone condizioni, l’intensa attività di scrittura fino all’ultimo, il batterio letale trovato nel corpo: il libro rivela tutto dettagliatamente. E il suo contenuto viene illustrato nell’incontro con Emanuela Bruni.

L’Osteria dell’Olmo dista soltanto alcuni metri dall’Osteria Puglisi, che ha cessato l’attività da tempo. Pablo Neruda è ritratto in una fotografia seduto a un tavolino con una bottiglia di vino e molti bicchieri, probabilmente segno dell’arrivo con amici del mondo letterario e artistico. In un’altra è davanti all’ingresso della Puglisi quando acquista le olive dolci da un ragazzo. Entrambe le foto sono di Antonello Trombadori, intellettuale all’epoca impegnato con il Partito comunista, che fece anche alcuni scatti mentre Renato Guttuso nel suo studio dipingeva il ritratto di Neruda accanto a lui.

La raccolta “L’uva e il vento” di Neruda comprende, insieme a una poesia dedicata a Guttuso, “I frutti” che celebra la sua visita: “Dolci olive verdi di Frascati, / nitide come puri capezzoli / fresche come gocce di oceano, / concentrata essenza terrestre!”. Nei suoi versi anche le terribili conseguenze della seconda guerra mondiale: “A Frascati, / i muri perforati dalla morte, / gli occhi della guerra alle finestre”.

E a sua volta Frascati ricorda il poeta con una stele collocata nel parco archeologico di Cocciano.

Roberto Ippolito è scrittore, giornalista e organizzatore culturale. Autore di libri d’inchiesta sulla legalità e la cultura, prima di “Delitto Neruda” (Chiarelettere) ha pubblicato “Ignoranti” e “Abusivi” (Chiarelettere), “Evasori” e “Il Bel Paese maltratto” (Bompiani). Conoscitore del mondo letterario, è organizzatore di eventi che portano la cultura tra la gente nei luoghi più vari come centri commerciali, mondiali di nuoto, navi, aeroporti, pullman, scuole, musei, siti Unesco, parchi. Ha curato l’economia per “La Stampa”, è stato direttore comunicazione Confindustria e relazioni esterne Luiss dove ha insegnato alla Scuola superiore di giornalismo ed editor del Festival dell’economia di Trento.

 

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