In mostra immagini uniche sul e fuori dal set, oggetti di culto, documenti personali: il baule dei ricordi dei figli Emi, Manuel e Christian De Sica vengono esposti nei rinnovati locali della Galleria Modernissimo per rileggere la vita e l’arte di uno dei Maestri del ‘900.
La mostra, prodotta dalla Cineteca di Bologna, comprende una ventina di manifesti originali, centinaia di fotografie provenienti dagli archivi privati dell’artista, dei figli e di Giuditta Rissone, video, costumi, preziose lettere con i grandi artisti dell’epoca, l’incontro con Chaplin, la collaborazione con Zavattini, gli Oscar che hanno suggellato i suoi film, la bicicletta più famosa della storia del cinema. Oggetti che raccontano il Vittorio De Sica regista e attore, ma anche cantante e uomo di spettacolo, così come il De Sica privato, le sue due famiglie, l’amore per la prima moglie Giuditta Rissone e quello per la seconda, Maria Mercader.
Il percorso prende avvio con la gavetta teatrale, la crescente affermazione sui palcoscenici italiani, il successo raggiunto con Mario Mattoli e la sua impresa di spettacoli Za Bum, la relazione con Pirandello, la popolarità delle incisioni discografiche; la doppia vita, negli anni Trenta, tra teatro e cinema dove De Sica rappresenta la novità, l’attore giovane che può anche cantare in un cinema italiano che, con il sonoro, cerca nuovi divi e nuove voci; la scelta coraggiosa di non vestire la camicia nera, di passare dietro la macchina da presa facendo un cinema personale e poi la forza di imporsi in tutto il mondo come il padre, assieme all’amico Rossellini, di un cinema nuovo, del neorealismo con i quattro capolavori Sciuscià, Ladri di biciclette, Miracolo a Milano, Umberto D; i problemi con il Sottosegretario Andreotti in un’Italia che, a cavallo degli anni Cinquanta, entrava nella guerra fredda; la complessa vita privata tra due famiglie, il sodalizio con Sophia Loren, la galleria straordinaria dei personaggi da lui creati, fino all’ultima sezione dove trova spazio una riflessione sulla sua immensa eredità artistica. Un caleidoscopio pirandelliano, una mostra vertiginosa, dove gli spettatori incontreranno la Storia italiana del 900, attraverso Tutti i De Sica che questo artista immenso e prolifico ha creato e scopriranno anche di essere Tutti De Sica.