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Napoli: sulla collina quartieri groviera. Dissesto in via Castellino

Bisogna effettuare una ricognizione completa dello stato delle strade

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            “ Nella municipalità collinare partenopea, che comprende i quartieri del Vomero e dell’Arenella aumentano di giorno in giorno le strade e le piazze afflitte da problemi legati alla carenza di manutenzione, con particolare riguardo alle perdite delle reti di sottoservizi e all’intasamento degli impianti fognari, con caditoie e tombini in molti casi otturati – afferma Gennaro Capodanno, ingegnere, presidente del Comitato Valori collinari, fondatore su Facebook del gruppo “Buche partenopee, vedi Napoli e poi..cadi“ che conta quasi duemila iscritti ( https://www.facebook.com/groups/buchepartenopee )  -. Purtroppo la situazione è in graduale peggioramento e, anche se problema appare comune ad altri quartieri della città,  ciò non rappresenta affatto una consolazione, anzi “.

 

            “ L’ultimo dissesto,a seguito delle piogge, con il sollevamento di un tratto del manto d’asfalto della carreggiata, si è registrato nel quartiere Arenella in via Pietro Castellino – puntualizza Capodanno -. Una strada fondamentale per i flussi di traffico provenienti dalla zona alta della Città, che sono stati temporaneamente dirottati su  un percorso alternativo “.

 

            “ Oramai a Napoli rappresenta un classico – puntualizza Capodanno -. Già dalle prime piogge autunnali, molte strade del capoluogo partenopeo si trasformano in vere e proprie forme di groviera, afflitte da dissesti di varia consistenza ed entità, che, per mera fortuna, non generano tragedie, con vittime, che pure, in alcuni casi, in passato si sono registrate “

 

Capodanno ancora una volta sollecita gli uffici competenti a provvedere, con l’urgenza del caso, alla manutenzione delle strade dell’area collinare, previa una ricognizione puntuale e completa, restituendo, nel contempo, dignità e decoro alla carreggiate e ai marciapiedi, sottolineando, con l’occasione, ancora una volta lo stato di degrado nel quale versano, in particolare, le arterie delle isole pedonali di via Scarlatti e di via Luca Giordano, che, a ragione dei numerosi rattoppi, vanno assumendo sempre di più l’aspetto d’improbabili mosaici, realizzati con materiali ibridi ed eterogenei. Con gli opportuni e oramai improcrastinabili interventi sarebbero peraltro eliminati i possibili pericoli causati dalla presenza di buche e avvallamenti, che, con le piogge, si trasformano in piccoli laghetti, estremamente pericolosi per i passanti.

 

 

 

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