Aderenza terapeutica, la parola chiave
per vivere a lungo con un cuore sano
In occasione della Giornata Mondiale del Cuore (29 Settembre), la Fondazione Italiana per il Cuore lancia la campagna puntando i riflettori sull’aderenza terapeutica. Continua così la sfida per ridurre la mortalità e migliorare la qualità della vita delle persone con malattie cardiovascolari (1 su 3 muore per malattie cardiovascolari e l’80% di esse è prevenibile)
Milano, 23 settembre 2024 – Quanto è importante seguire le terapie? E quanto può incidere sulla salute del cuore? E’ questa la domanda al centro della nuova campagna della Fondazione Italiana per il Cuore (FIPC) in occasione della Giornata Mondiale del Cuore per sensibilizzare la popolazione sul concetto di aderenza terapeutica, un termine che racchiude anche un vero e proprio impegno verso la propria salute e qualità della vita (vedi leaflet informativo).
“Se la parola aderenza fa pensare di essere legati a qualcosa, in medicina si traduce nel concetto di aderenza terapeutica, che va oltre il gesto di seguire passivamente le istruzioni del medico, perché implica un legame forte e consapevole con il proprio percorso di cura. Non è, cioè, solo questione di “prendere correttamente le medicine prescritte”, ma anche quella di comprendere che ogni scelta e ogni comportamento contribuiscono a migliorare la propria salute perché aderenza significa anche adottare e mantenere stili di vita salutari ed eseguire controlli medici regolari. Proprio per evidenziare l’importanza di questo impegno – interviene Emanuela Folco, Presidente FIPC – siamo molto orgogliosi che il Ministero della Salute abbia pubblicato il documento redatto da un tavolo di lavoro composto da 43 membri dell’’Alleanza Italiana per le malattie cardio-cerebrovascolari, e coordinato da FIPC, focalizzato proprio sulla tematica dell’aderenza terapeutica dal titolo “Aderenza terapeutica: analisi critica e prospettive per un percorso efficace di cura delle malattie cardio-cerebrovascolari”. Nel documento viene sottolineato come una scarsa aderenza alle terapie riduca drasticamente l’efficacia dei trattamenti, portando ad un aumento della mortalità e delle complicanze legate alle malattie cardiovascolari, oltre che un aumento della spesa sanitaria. Questa pubblicazione segna un passo avanti nell’elaborazione di strategie concrete per sostenere i pazienti nel loro percorso di cura, favorendo un impegno più consapevole e responsabile da parte di tutti gli attori coinvolti”.
I PAZIENTI CHE ADERISCONO ALLE TERAPIE RIDUCONO QUASI DELLA META’ IL RISCHIO CARDIOVASCOLARE
L’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS)[1] sottolinea che la mancata aderenza alle terapie rappresenta una delle principali cause di complicazioni e mortalità per malattie croniche, incluse quelle cardiovascolari che ne rappresentano la fetta predominante. L’OMS rimarca che l’aderenza ai comportamenti salutari e all’assunzione delle terapie prescritte sia uno strumento in grado di impattare sulla salute della popolazione di gran lunga maggiore rispetto a qualsiasi miglioramento di trattamenti medici specifici. I dati a disposizione stimano che a livello globale, purtroppo, l’aderenza media alle terapie croniche si aggiri intorno al 50% e che, solo in Europa, circa il 50% dei ricoveri ospedalieri per malattie cardiovascolari causi circa 200.000 decessi ogni anno. In Italia, per far qualche esempio, tra le persone in trattamento con farmaci per il diabete l‘aderenza subottimale riguarda quasi il 70% dei pazienti mentre si aggira intorno al 40% nel caso di terapie ipolipemizzanti. Anche in altre condizioni di interesse cardio-cerebrovascolare l’aderenza subottimale è un dato di fatto dato che è meno del 50% nei pazienti in trattamento con farmaci per ipertensione, scompenso cardiaco e anticoagulanti, per arrivare addirittura all’80% in caso di pazienti in trattamento con farmaci per asma e BPCO2.
“I farmaci funzionano solo se vengono presi correttamente e seguite con scrupolo le indicazioni condivise con il proprio medico. Essere consapevoli e contribuire attivamente al proprio percorso di cura, assumendo le terapie e seguendo i consigli dei professionisti della Salute, significa ridurre drasticamente il rischio di complicazioni e migliorare la propria aspettativa di vita. L’ aderenza terapeutica – continua Folco – è una strategia che permette di prevenire e ridurre i principali fattori di rischio cardiovascolare e cardiometabolico. È dimostrato infatti che i pazienti che aderiscono alle terapie cardiovascolari hanno una riduzione del 47% del rischio di mortalità per tutte le cause, ictus e infarto miocardico, rispetto a quei pazienti che invece non lo fanno”. (video “Salute è Aderenza”).
INIZIATIVE PER LA GIORNATA DEL CUORE 2024: EDUCAZIONE E SCREENING GRATUITI
Il 29 settembre di ogni anno si celebra la Giornata Mondiale del Cuore, una campagna internazionale che coinvolge più di 100 paesi per sensibilizzare sulle malattie cardio-cerebrovascolari. Promossa dalla World Heart Federation insieme a oltre 200 organizzazioni nazionali, questa giornata mira a educare le persone su come prevenire queste patologie attraverso l’informazione e la prevenzione. In Italia, l’evento è coordinato dalla Fondazione Italiana per il Cuore (FIPC), che fa parte del Comitato Organizzatore internazionale. Con il supporto di Conacuore, che riunisce numerose associazioni di volontariato, e della Fondazione Giovanni Lorenzini, vengono organizzati eventi gratuiti durante i mesi di settembre e ottobre. Questi includono screening, incontri informativi e la distribuzione di opuscoli che offrono consigli pratici per la cura del cuore.
“Siamo fieri di rinnovare come ogni anno, il nostro impegno nella sensibilizzazione sulla salute cardiovascolare. La collaborazione tra le associazioni di volontariato e i centri ospedalieri è fondamentale per raggiungere un numero sempre maggiore di persone. Con attività che spaziano dagli screening gratuiti alle campagne informative, ci poniamo l’obiettivo di far comprendere a tutti quanto sia importante prendersi cura del proprio cuore ogni giorno. Queste iniziative – prosegue Giuseppe Ciancamerla, Presidente di Conacuore – permettono di educare i cittadini su prevenzione, stili di vita salutari e sull’importanza di controlli regolari, contribuendo a ridurre significativamente i rischi per la salute. È attraverso il coinvolgimento della comunità che possiamo fare la differenza, unendo le forze per un futuro con meno malattie cardiovascolari”.
FONDAZIONE ITALIANA PER IL CUORE
La Fondazione Italiana Per il Cuore (FIPC) è un ente senza scopo di lucro legalmente riconosciuto in Italia che opera a livello nazionale e internazionale da oltre 30 anni con una visione chiara e ambiziosa che è quella di promuovere la cultura della prevenzione come valore per la Salute individuale e pubblica. Il ruolo della Fondazione è fungere da facilitatore e fare da tramite tra gli attori del mondo salute: cittadini, pazienti, operatori sanitari e Istituzioni a tutti i livelli, come si evince dagli obiettivi che si propone:
Sviluppare consapevolezza da parte del cittadino nella difesa della propria salute
Facilitare un’interazione fruttuosa tra il mondo medico-scientifico ed l‘opinione pubblica
Includere partner autorevoli e competenti come Istituzioni pubbliche e private
Diffondere conoscenza tramite studi e ricerche per contribuire allo sviluppo delle conoscenze in campo cardiovascolare.
FIPC promuove iniziative e progettualità con lo scopo di aumentare conoscenza e consapevolezza sull’importanza della gestione dei fattori di rischio, della prevenzione e della cura delle malattie cardio-cerebrovascolari e metaboliche, e delle patologie collegate (diabete, BPCO, obesità e danni collegati a stili di vita non salutari, ictus cerebrale e scompenso cardiaco). Opera trasversalmente, rivestendo l’importante ruolo di garante della conoscenza, diffondendola ai cittadini/pazienti, nella comunità scientifica e nelle Istituzioni.
FIPC rappresenta l’Italia nella World Heart Federation di Ginevra ed è membro attivo dello European Heart Network con sede a Bruxelles. Insieme alla World Heart Federation la Fondazione partecipa alle attività del “NCD Alliance” (Non Communicable Disease), un network di oltre 2000 organizzazioni rappresentanti la società civile presenti in oltre 170 paesi e in Italia collabora attivamente alle iniziative dell’Alleanza italiana per le Malattie Cardio-Cerebrovascolari del Ministero della Salute.
Per maggiori informazioni sulle attività promosse e sviluppate dalla FIPC: http://www.fondazionecuore.it
CONACUORE
CONACUORE con sede a Modena, è il Coordinamento nazionale delle Associazioni di volontariato dei cardiopatici distribuite in tutta Italia, impegnate nella lotta alle malattie cardiovascolari, che oggi si realizza in queste quattro finalità principali:
La prevenzione a 360 gradi, ad iniziare dall’età scolare Le proposte principali riguardano progetti per corretti stili di vita, per una sana alimentazione, campagne antifumo e organizzazione di attività fisiche: passeggiate, corsi di ginnastica, uscite sulla neve, aquagym, nordic walking
La miglior cura delle malattie cardiovascolari Ci stiamo occupando dei rapporti tra le cardiologie riabilitative e le nostre Associazioni, per una sinergia di intenti sempre più fattiva
La promozione della ricerca e dell’aggiornamento Le Associazioni che raccolgono fondi con la campagna “Noci del cuore” vengono sostenute per inviare infermieri ai principali congressi cardiologici nazionali
La lotta alla morte improvvisa La nostra massima attenzione al problema si è concretizzata innanzitutto realizzando video sul massaggio cardiaco e la rianimazione cardiopolmonare, visibili sul nostro sito (www.conacuore.it) Abbiamo seguito l’iter della proposta di legge sui defibrillatori finalmente approvata a fine luglio 2021 dalla Commissione Affari Sociali della Camera e “monitoriamo” la strategia della loro diffusione
[1] https://www.who.int/
2https://www.salute.gov.it/portale/alleanzaCardioCerebrovascolari/homeAlleanzaCardioCerebrovascolari.jsp