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“Breaking the barriers: la sfida al gender equality”. Una giornata dedicata al tema della parità di genere in azienda, con workshop a metafora sportiva allo stadio Colbachini di Padova il 26 settembre. Organizzano Assindustria Sport e Fòrema nell’ambito del progetto Siadom, ci saranno una trentina tra imprenditori, dirigenti d’azienda e referenti del mondo hr

 

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Un gruppo di manager, imprenditori e responsabili hr di grandi aziende venete si sono dati appuntamento allo Stadio Colbachini di Padova il prossimo 26 settembre. In tuta e scarpe da ginnastica dovranno confrontarsi sui temi dell’inclusione in azienda sfidandosi in gare sui cento metri, giocando a pallavolo o correndo in staffetta e persino ballando il swing. Lo sport è usato come metafora per i temi della formazione e si è deciso di rendere ancora più concreta l’esperienza facendo davvero sudare i corsisti.

Il corso, battezzato “Breaking the barriers: la sfida al gender equality” si terrà dalle 8:30 alle 18:30 e nasce dalla sinergia tra due enti che ruotano attorno al sistema confindustriale veneto: Fòrema che si occupa di formazione e Assindustria Sport. Partecipano 32 dirigenti d’azienda a vari livelli, suddivisi in quattro corsi che sono altrettante esperienze sportive. Un’iniziativa realizzata nell’ambito del progetto “SIADOM – Social Innovation Alliance for Diversity management and innovation of Organizational Models”, parte del progetto regionale “P.A.R.I.”.

 

“L’attività fornirà ai partecipanti una comprensione di base dei propri bias cognitivi e di come possano influenzare la dinamica di genere”, commenta Matteo Sinigaglia, direttore generale di Fòrema. “Abbiamo deciso di organizzare questo evento perché crediamo che la formazione possa avvenire anche in luoghi lontani dalle aule. Nei workshop “sportivi” si ragionerà su come la definizione dei ruoli all’interno dell’azienda sia essenziale per costruire una strategia per la gestione della parità di genere. Durante l’attività, i partecipanti, portando le proprie esperienze, potranno confrontarsi sulle barriere sistemiche che ostacolano l’inclusione nel mondo del lavoro, quali sono le best practice già messe in atto e quali potrebbero essere implementate”.

“Assindustria Sport è lieta di ospitare “Breaking the barriers: la sfida al gender equality” e di farlo all’interno delle strutture dello Stadio Colbachini, quello che possiamo definire come il vero e proprio tempio dell’atletica veneta”, afferma il presidente del club gialloblù Roberto Gasparetto. “Il corso, infatti, si inserisce perfettamente all’interno delle attività della nostra società, “in pista” da oltre cinquant’anni e impegnata sì nell’organizzazione di grandi eventi internazionali come la Padova Marathon e il Meeting “Città di Padova”, ma soprattutto attiva ogni giorno sui campi sportivi delle province di Padova, Rovigo e Treviso, coinvolgendo persone di ogni età. Lo facciamo perché crediamo fermamente nel valore formativo ed etico dello sport, fedeli al motto che ci guida sin dalla nascita della società, nel 1971: “Allenare piccoli atleti, per formare gli uomini e le donne di domani”. In quest’ottica la sensibilità verso il tema della parità di genere riveste un ruolo cruciale. Siamo stati pertanto subito pronti a metterci a disposizione di Fòrema per l’incontro di giovedì 26 settembre”.

 

Nel primo laboratorio i presenti saranno messi ai blocchi di partenza di una gara da cento metri. L’obiettivo è di non arrivare al traguardo, perché si avanza un metro ogni volta che si commette un errore. Il corso è stato battezzato “100 metri di consapevolezza: allenare la mente e l’emotività per vincere i bias inconsci”. In questo workshop si andrà ad enfatizzare l’importanza dell’ascolto attivo, empatia e comunicazione per creare un ambiente di lavoro inclusivo, rispettoso delle diversità e privo di bias inconsci. In pratica, quando si dimostra di non capire il prossimo si è costretti ad avanzare sui cento metri.

Il secondo gruppo di lavoro farà focus su “leading and following beyond gender: oltre i ruoli di genere per la parità”. Nel workshop si approfondirà l’importanza dei ruoli all’interno dell’azienda indipendentemente dal genere che li ricopre. Conclusa la parte teorica, dei ballerini professionisti di swing organizzeranno una attività di ballo a coppia per far comprendere quanto i bias siano veramente insediati all’interno di noi stessi. Lo swing, infatti, è un ballo nel quale non sussiste la regola del “leader uomo” e del “follower donna”: in questo ballo non ci sono ruoli definiti, come dovrebbe essere nelle aziende.

C’è chi invece giocherà a pallavolo, passandosi la palla attraverso un gioco che, come obiettivo, ha raggiungere la parità grazie alla collaborazione tra team: l’obiettivo è creare delle strategie di gioco per una partita di volley. Durante l’attività i partecipanti avranno la possibilità di confrontarsi, portando anche le loro esperienze personali, su quanto sia importante la collaborazione tra team e la definizione del ruolo indipendentemente da chi lo ricopre.

L’atletica torna protagonista con la staffetta: ci sarà un vero e proprio “testimone” da passare per cercare di raggiungere l’obiettivo di “allenarsi alla parità, best practice per una strategia di successo”. Sarà usata la metafora sportiva della staffetta: dall’assunzione alla retribuzione, dalle promozioni alla formazione, si può arrivare all’obiettivo solo grazie all’insieme dell’impegno di tutti e dopo tanti passi. Serve passarsi il testimone, al traguardo si arriva assieme. 

 

SCHEDA DI APPROFONDIMENTO – LA STORIA DI FOREMA

Dopo la fondazione nel 1983 e le prime esperienze di servizi destinati al mondo degli industriali, la storia di Fòrema ha avuto un’accelerata negli anni Duemila con la presidenza di Giovanni Griggio. Era l’epoca dei fondi sociali europei. Allora, Griggio dovette affrontare una delle prime e importanti crisi del sistema formativo confindustriale: il passaggio al mondo del privato dopo anni di puro sostentamento pubblico, era il 2007 e gli imprenditori chiedevano ancora manager specializzati in delocalizzazione nell’est Europa e verso la Cina. A causa di un ritardo nel rifinanziamento dei fondi sociali europei, l’ente per la prima volta dovette affrontare un buco di bilancio, la rivoluzione fu entrare, tra i primi a livello nazionale, nel settore privato. Furono assunti dei commerciali, fu anche il periodo in cui nacque Fondimpresa. 

Subito dopo, al timone di Fòrema fu nominato Marino Malvestio, imprenditore nel settore degli arredamenti per strutture ospedaliere. Sei anni di presidenza, dal 2010 al 2016, ricordati per la scelta di nominare un direttore generale, Cristina Ghiringhello, capace di traghettare l’azienda verso i primi bilanci in utile, a vantaggio di Confindustria Padova. Ma anche l’avventura di Niuko e la nascita de IlCuboRosso. Per la prima volta Fòrema è riuscita in quegli anni a produrre un utile, di qualche centinaio di migliaio di euro. Tra le attività che hanno avuto più eco, va citata l’esperienza de IlCuboRosso, “spazio fisico” di 600 metri quadri per simulare, sperimentare, rielaborare nuovo know how tecnico e manageriale da trasferire al sistema delle Pmi. Due anni dopo, l’altra scelta strategica, quella di far nascere il «super-polo» confindustriale per la formazione d’impresa, primo in Italia per dimensioni, dall’unione tra Padova e Vicenza.

Dopo la separazione da Niuko (la Srl costituita nel 2014 da Confindustria Padova e Confindustria Vicenza), completata nel 2019, e il conferimento della società ad Assindustria Venetocentro, oggi Fòrema si basa sul lavoro di sessanta professionisti, chiamati a proporre e gestire corsi e attività di consulenza con focus su salute, sicurezza e prevenzione nei luoghi di lavoro, ambiente (HSE), sviluppo organizzativo e  metodologia lean nelle smart factory, soft skills e formazione esperienziale, servizi per il lavoro. Fòrema lavora in partenariato con molteplici enti pubblici, in particolare segue progetti per la scuola, gli ITS e l’Università di Padova. Questi sono i numeri che la rendono una delle maggiori società di formazione del sistema Confindustria in Italia. 

Nel corso del 2022 sono state 26.368 (+9% sul 2021) le persone che hanno seguito corsi di formazione (nel 2021 furono 24.314; +14% sul 2020). In tutto, sono state erogate 41.641 ore in corsi di vario genere, con una crescita del 7,5% sul 2021. Grazie a questi numeri, per Fòrema il 2022 si era chiuso con un fatturato a 7,7 milioni di euro, con un balzo in avanti del 10% rispetto all’anno precedente (quando si era già registrato un +12% sui 6,3 milioni del 2020).  Fòrema, che ha sede negli uffici di proprietà collocati nel centro direzionale “La Cittadella” di Padova, occupa una sessantina persone e collabora con decine di professionisti. Il consiglio direttivo è guidato dal direttore generale Matteo Sinigaglia, ed è composto da Roberto Baldo, responsabile attività finanziate, Anna Cracco, responsabile commerciale e Andrea Sanguin, responsabile amministrazione, finanza e controllo. Presidente è Enrico Del Sole.

 

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