A più di anno di distanza da “Stereolocale” il 27 settembre torna Jocelyn Pulsar con “4 canzoni senza atmosfera”, nuovo EP del cantautore forlivese, artista “cult” della scena cantautorale lo-fi italiana.
ASCOLTA L’EP: https://album.link/s/4281iEwtaUvJdWTFkij00p “Completamente registrato in casa come il precedente ‘Stereolocale’, anche questo ‘4 canzoni senza atmosfera’ è un lavoro fortemente autobiografico, seppur meno crepuscolare del precedente: si percepisce invece il tentativo di entrare in una fase nuova, post-separazione, che è comunque il filo rosso che accomuna entrambi i dischi, che possono essere considerati l’uno la naturale prosecuzione dell’altro.” – Jocelyn Pulsar.
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CREDITS TRACKLIST
DESCRIZIONE TRACK BY TRACK Il bassista dei Doors – i Doors non ce l’avevano il bassista, ed è proprio con questo tranello che il protagonista del brano (che poi è Jocelyn stesso), prova a saggiare le competenze musicali di una potenziale nuova partner: il brano quindi parla di una faticosa ma progressiva rinascita dopo una brutta esperienza sentimentale e il nuovo approcciarsi con l’altro sesso, con qualche accorgimento in più rispetto alla volta precedente in fatto di interessi in comune. Io me le vivo male le cose – dal punto di vista temporale è la canzone più vicina al disco precedente, si sentono ancora gli strascichi di una esperienza sentimentale andata male: il brano è quasi un blues e rappresenta una presa di coscienza importante rispetto ai propri limiti. Quello simpatico – parla della difficoltà nell’approcciarsi con l’altro sesso usando le dinamiche e le astuzie legate al mondo dei social, ad una età in cui ormai si era convinti che non sarebbe più stato necessario: “i ragazzini oggi sono eroi, la mia adolescenza coi social sarebbe stata un inferno” è la frase manifesto della canzone, e forse di tutto l’EP. Tu tornerai da me – con una incedere quasi beatlesiano, è il brano in cui si fa mea culpa e ci si rende conto degli sbagli fatti nei confronti di una persona: nelle pieghe del testo c’è la consapevolezza, senza mai ammetterlo apertamente, che lei non tornerà mai più. CHI È JOCELYN PULSAR? “Forlivese, tifoso del Cesena, educatore, speaker radiofonico, da sempre accusato di avere una ‘esse’ troppo marcata (a ragione): avevo detto che non avrei mai più fatto uscire nulla, ma l’ultimo anno mi ha insegnato che le cose nella vita cambiano, e quindi: un disco fatto in casa che parla della casa in cui è fatto”. Francesco Pizzinelli inizia nel 2003 a creare il primo nucleo originale del progetto, del quale nel tempo rimarrà il solo elemento fisso, nonché unico autore; dopo il primo demo escono altri 4 dischi per la piccola etichetta emiliana Agos Music, nei quali si mette in evidenza lo spirito lo-fi e l’attitudine pop del cantautore romagnolo (la base è sempre Forlì); viene contattato dalla Garrincha Dischi, inizialmente per partecipare ad una compilation (Il Natale non è Reale), ma poi entrerà a far parte del roster registrando “Aiuole spartitraffico coltivate a grano” (2012) che lo farà conoscere definitivamente nel circuito indipendente italiano e a cui seguiranno una nutrita serie di live in giro per l’Italia. Successivamente Jocelyn Pulsar si accasa presso la storica Fosbury Record per la quale uscirà un EP (“Sperando di fare cosa gradita”), mentre il secondo previsto vedrà la luce sostanzialmente autoprodotto a causa proprio della chiusura della label veneta; negli anni successivi escono altri due dischi per La Sete Dischi e Cabezon e numerosi altri live anche assieme a nomi noti dell’indie italiano (Lo Stato Sociale, Dente, EnRoco, Pan del Diavolo, Nobraino). Dopo 5 anni di sostanziale silenzio, Jocelyn Pulsar torna nel 2023 con un nuovo disco, Stereolocale e, dopo un anno e mezzo, esce nuovamente un Ep di quattro brani, anche questo registrato in modalità completamente home made, dal titolo “4 canzoni senza atmosfera”. |