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IL PUNTO   n. 971 del 11 ottobre   2024

di MARCO ZACCHERA 

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Per scrivermi o contattarmi:  marco.zacchera@libero.it

Numeri arretrati sul mio sito www.marcozacchera.it

 

Sommario: In troppi continuiamo a non capire come il mondo continui imperterrito a correre verso il disastro perché nessuno vuol riconoscere anche i diritti degli altri. E’ angosciante vedere la violenza, i morti, le distruzioni, ma soprattutto le immagini in TV di chi inneggia all’odio e alla guerra. Il 7 ottobre è stato l’anniversario del criminale attacco terroristico contro Israele con circa 1200 morti e 250 ostaggi, ma in questo anno sono morte poi oltre 40.000 persone per la reazione israeliana. Molti di loro saranno pur stati terroristi, ma tantissime sono state le vittime innocenti come – secondo Al Jazeera – ben 16.183 bambini. I loro famigliari odieranno per sempre Israele e si perpetuerà così un conflitto dove tutti hanno torti e ragioni, ma che si risolve solo avendo il coraggio di fermarsiea mediare. Ci siamo assuefatti alla violenza e questa è una cosa terribile: basta!

 

In Italia quando arriva l’autunno si apre intanto la stagione della “finanziaria” che concluderà il suo cammino a fine d’anno con il consueto voto di fiducia. Saranno stati nel frattempo scritti migliaia di articoli, saranno nate, cresciute e si saranno spente  tante polemiche e voci incontrollate, si farà al solito un passo avanti e mezzo indietro, si cercherà più o meno di accontentare tutti con il solito copione in cui chi comanda sosterrà di aver salvato il paese mentre chi è pro-tempore all’opposizione sosterrà che tutto è sbagliato.  Poco furbo (ma almeno trasparente) comunque il ministro Giorgetti che ha parlato di “sacrifici” (quelli che devono sempre fare solo…gli altri) tirandosi addosso una quantità di critiche, eppure è la verità.

Segue qualche nota sulla Meloni, le proteste di piazza, le ipocrisie e fregature energetiche, mentre un ricordo affettuoso va soprattutto a Sammy Basso che ci ha lasciati, esempio di come si possa vivere in serenità pur afflitti da un male incurabile.  

 

IL MONDO DI GIORGIA

Tengono banco le frasi di Giorgia Meloni che sembra non poterne più di una parte del “suo” mondo che non ha ancora capito che stare al governo significa serietà, discrezione e soprattutto capacità. Esasperata da troppi commenti, voci e pettegolezzi ha mandato un altolà: “piantatela!” La mia impressione è che leader sia davvero due spanne sopra molti dei suoi compagni d’avventura che ancora non si rendono conto che senza di lei non sarebbero al loro posto. Purtroppo dietro la premier c’è spesso il vuoto e lo stesso partito di FdI appare spesso insufficiente nel suo complesso a reggere le responsabilità cui è chiamato. Ancora una volta manca la “gavetta”, l’impegno disinteressato, lo spirito di sacrificio che è anche – a volte – saper restare zitti e spegnere le polemiche anziché alimentarli con i sussurri. Non basta la “quantità” dei voti, per governare serve soprattutto la “qualità” dei governanti che troppo spesso manca in tutta la politica italiana. Per questo qualche repulisti – anche al governo – sarebbe utile prima che diventi indispensabile.  Forza, Giorgia…

 

DISTRUGGO, QUINDI ESISTO

Tutte le persone di buon senso credo che abbiano subito simpatizzato per Israele e le sue vittime – compresi gli ostaggi – dopo l’infame attacco di un anno fa, ma in modo altrettanto generale tutti capiscono che è ora di ragionare, di fermarsi, di mediare una tregua per non coinvolgere altri milioni di civili in una situazione che deve garantire la sicurezza di Israele, ma anche le popolazioni vicine. Ciò premesso era facile prevedere che le manifestazioni “pro Palestina” almeno in Italia sarebbero degenerate in scontri violenti con la polizia che pur ha tenuto un atteggiamento “morbido”. Ma i violenti non ragionano, non sono interessati alle vere motivazioni di una protesta, vogliono solo creare disordini. Sabato scorso a Roma si è comunque sfiorato anche l’assurdo: sono infatti scese in piazza contro Israele anche le associazioni gay, femministe di ogni ordine e grado e attivisti dei diritti Lgbtq+ che francamente poco c’entravano con la guerra in medio oriente anche perché in quale altro paese medio-orientale se non proprio SOLO in Israele vengono difesi i diritti di queste minoranze? Non certo nelle nazioni arabe dove l’omosessualità è ufficialmente bandita o in quei molti stati musulmani dove se si è colti in flagrante si rischia anche la pena di morte.

 

CIAO SAMMY !

E’ morto a 28 anni Sammy Basso. Soffriva di progeria, una rara sindrome di invecchiamento precoce a causa della quale – pur giovanissimo – sembrava già un vecchio. Grazie alle conquiste della ricerca ha vissuto molto più a lungo della media delle persone colpite da questa malattia e nella sua vita –  è apparso molte volte in TV – ha dimostrato sempre di essere una persona colta, preparata, spiritosa, piena di vita. La progeria infatti non colpisce il cervello e Sammy nonostante il suo handicap si era laureato in scienze naturali a Padova dimostrando una intelligenza vivace e tanta auto-ironia sul proprio stato deforme. E’ stato un esempio visibile di come lo spirito vale ben più del fisico e la sua testimonianza resterà preziosa per tante persone che soffrono per le proprie condizioni. Un testimone di vita, una persona davvero simpatica e preziosa. Ciao, Sammy!

 

FREGATURE ENERGETICHE

Complice anche la crisi di approvvigionamento del gas russo (la Russia resta comunque la più importante fornitrice italiana di gas nonostante le sanzioni) negli ultimi anni c’è stato un boom della produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili, solare ed eolico, teoricamente a costo zero. Ciò ha portato ad una forte riduzione dei prezzi dell’energia in Europa salvo che in Italia che vede così aumentare sempre di più la “forbice” dei prezzi energetici rispetto ai concorrenti europei. Questo perché il costo dell’energia che troviamo in bolletta non è legato ai prezzi “veri” di mercato, ma a quelli del gas. Incredibile ma vero, eppure sembra che nessuno protesti per questa assurdità antieconomica e soprattutto illogica soprattutto in quelle ore (diurne) dove la produzione di energia elettrica di fonte solare è ottimale. Se però producete energia solare e ne cedete alla rete, il surplus ve lo pagano praticamente nulla. Ecco un bel tema sul quale la politica dovrebbe svegliarsi, a vera tutela del cittadino-consumatore collegato ad un altro, ovvero il “diesel verde” che potrebbero usare tutte le auto diesel Euro 6 inquinando molto meno. Perché non viene incentivato anche con un prezzo più conveniente e magari una riduzione del carico fiscale? Un modo concreto per ridurre la dipendenza dal fossile.

Intanto con una lunga lettera i concessionari di tutta Europa di Stellantis chiedono alla presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, di spostare in avanti – almeno al 2027 – la data fissata per il 2025 per l’entrata in vigore della riduzione dei limiti sulle emissioni auto (che dall’anno prossimo è previsto che scendano a 95 gCO2/km). Gli obiettivi fissati, scrivono i concessionari, non sono raggiungibili nelle condizioni attuali dei mercati che hanno visto a settembre un crollo del 43,9% delle vendite di veicoli elettrici. “Si assiste – scrivono nella missiva i concessionari di AbarthAlfa RomeoCitroenDsFiatLancia, JeepOpel e Peugeot – a una forte riluttanza da parte dei clienti ad acquistare vetture elettriche poiché i prezzi sono estremamente alti e le performance non sono competitive”. Ma possibile che per le assurde concessioni politiche ai “green” e per la demagogia della Commissione UE mondo non si possa applicare un po’ di buonsenso (e ridurre la nostra dipendenza dalla Cina) ?

 

NEONAZISTI NELL’ANIMA

Giorgia Meloni ha rimesso spontaneamente la querela contro Luciano Canfora. Il filologo barese di 82 anni era imputato di diffamazione aggravata nei suoi confronti per averla pubblicamente definita «neonazista nell’animo». Canfora era stato rinviato a giudizio dal GUP di Bari e il processo doveva cominciare il 7 ottobre, ma non si farà. Chissà se Canfora avrà, almeno privatamente, chiesto scusa.

 

RUSSIA: SIAMO DAVVERO NEMICI?

C’è una polemica in corso perché in diverse città italiane sono apparsi dei manifesti con due mani strette in segno di amicizia e la scritta “La Russia NON è nostra nemica”. Polemiche su chi ci sia dietro (pare alcuni dirigenti del M5S) ma non ne capisco il motivo. Possiamo (dobbiamo!) criticare l’invasione dell’Ucraina, ma questo non fa della Russia e del suo popolo una nazione “nemica”! Piuttosto bisogna ancora una volta sottolineare che mentre tutti vogliono (almeno a parole) la pace in Israele nessuno insiste per cercarla in Ucraina

 

DOSSIER MYANMAR

Si parla poco del conflitto che da anni insanguina il Myanmar (ex Birmania) sconvolto dalla guerra civile oltre che dai disastri naturali. Ci sono stato a settembre vivendo un’esperienza che credo sia stata davvero unica. Offro ai lettori interessati un “report” su quella situazione. Chi volesse riceverlo on line me lo chieda scrivendomi a : marco.zacchera@libero.it 

 

BUONA SETTIMANA A TUTTI !                               MARCO  ZACCHERA

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