FOTO ArtVerona 2024. Foto Giuseppe Marinelli
Verona, 12 ottobre 2024 – È stato assegnato oggi il Premio A Disposizione, nato nel 2018 dal fondo acquisizione di Veronafiere per l’arte con il quale si vuole ribadire l’importanza di ArtVerona come manifestazione centrale nel progetto di avvicinamento tra arte, cultura e impresa all’interno del portafoglio delle sue principali iniziative fieristiche. Le opere vincitrici, scelte dalla commissione composta da Romano Artoni, vicepresidente di Veronafiere S.p.A., Armando Branchini, docente di Gestione Industrie Culturali e Creative, e Barbara Minetto, direttore generale di Magis S.p.A. sono: Beatrice Gelmetti, Pensieri verticali 5 (2024) presentata in fiera da mbg, marinabastianellogallery di Venezia; Deborah Hirsch, PLANT (Iris antilibanotica), Native to Syrian Arab Republic Critically Endangered (2023), presentata da Il Chiostro Arte & Archivi, Saronno (VA); Federico Lanaro, Beat (2024) presentata da Studio Raffaelli, Trento; Silvia Negrini, Bilocale (2018) presentata da Antonio Colombo Arte Contemporanea, Milano; Daniel Rodriguez Collazo, Giardino III (Ex casa GIL, Roma), IV (Casa del Mutilato, Palermo), V (Scuola Raffaello Sanzio, Trento), VI (Danteum, progetto) (2024), presentata da Isolo17 Gallery, Verona; Giuseppe Vassallo, Sedimentarea (2024), presentata da Ceravento, Pescara.
Romano Artoni, vice presidente di Veronafiere, ha dichiarato: “Veronafiere, attraverso ArtVerona ha scelto di valorizzare alcune delle tematiche più attuali in questo momento storico, dall’utilizzo dell’intelligenza artificiale alla parità di genere, come portatrici di innovazione non solo nel campo dell’arte, ma anche in quello dell’impresa”.
È stato assegnato all’artista Vuk Ćosić rappresentato da MLZ Art Dep, Trieste il Premio Montani Tesei per l’opera ASCIImoes (2007). La giuria, presieduta dalla sua promotrice Virginia Montani Tesei, Katia Da Ros, membro onorario del premio, Daniela Archiutti, direttore creativo di Veneta Cucine e collezionista e Paola Magni Powers, collezionista, “ha attribuito questo premio riconoscendo nei lavori la risoluzione della net art attraverso un gigantesco atto di consapevolezza di uno dei suoi principali esponenti. Un lavoro in forte continuità con gli artisti premiati durante le precedenti edizioni di un premio ormai alla sua quinta iterazione. Un ritratto di famiglia, simbolo del calore umano e della forza della memoria, espresso attraverso un linguaggio digitale divenuto a sua volta sinonimo della perdita dei valori della condivisione tipici di questa fase digitale dell’antropocene. Il manifesto esistenziale della trasformazione da utopia a distopia.”
È Paolo Cavinato con l’opera Solaris 5 (2024) presentata da The Flat – Massimo Carasi, Milano, a vincere il Premio A Collection, che anche quest’anno sceglie ArtVerona come riferimento per il proprio premio annuale. A Collection offre al vincitore la possibilità di disegnare un arazzo e di assistere alle fasi della produzione. A realizzare il lavoro sarà il maestro tessitore Giovanni Bonotto, che attraverso uno scambio con l’artista costruirà l’identità visiva dell’opera. Ad assegnare il premio è stata una giuria composta da Giovanni Bonotto, presidente di A Collection, Chiara Casarin, curatrice di A Collection, e Stefano Beraldo, AD di Oviesse con la seguente motivazione: “la commissione ha apprezzato il linguaggio e la resa estetica dell’opera dalla quale traspare la ricerca sulla tridimensionalità dello spazio costruito. Questo aspetto si rende particolarmente interessante per la realizzazione di un arazzo contemporaneo con approccio sperimentale”.
La giuria del Premio MZ costruzioni, presieduta da Antonio Zito, imprenditore e collezionista, Rossella Farinotti, critica d’arte contemporanea, curatrice e giornalista e Stefano Volpato, responsabile dell’organizzazione delle mostre e delle collezioni del Castello di Rivoli Museo d’Arte Contemporanea, ha scelto per l’acquisizione l’opera La natura è all’interno (2024) di Sabrina Casadei presentata da Nicola Pedana Arte Contemporanea, Caserta, “per la straordinaria capacità tecnica dell’artista di far dialogare la forza della materia a la raffinatezza del linguaggio visivo, in una sorprendente stratificazione di tempi diversi, che danno vita a un paesaggio in evoluzione”.
Il Premio Fondazione THE BANK per la pittura contemporanea è stato assegnato ex aequo agli artisti Chiara Calore, Alessandro Giannì e Davide Quartucci, rappresentati in fiera rispettivamente da Galleria Giovanni Bonelli, Milano, Pietrasanta, Canneto sull’Oglio, Nicola Pedana Arte Contemporanea, Caserta e Boccanera Gallery, Trento, Milano. Così si è espressa la giuria composta da Antonio Menon, presidente della Fondazione e ideatore del premio, Domenico De Chirico, curatore indipendente, Francesca Guerisoli, direttrice artistica di Fondazione La Rocca, Fondazione Pietro e Alberto Rossini e del Museo Diffuso di Lentate sul Seveso, Giuliana Benassi, storica dell’arte e curatrice e Cesare Biasini Selvaggi, curatore indipendente e giornalista pubblicista: “la scelta di conferire il premio a tre artisti, anziché ad uno, nasce da uno sguardo sulla ricerca pittorica figurativo più ampio – lo stesso che caratterizza quella della Fondazione – che abbraccia un atteggiamento iconografico legato alla storia pittorica del passato italiana ed europea, tuttavia trattata dagli artisti attraverso la lente più alterata e multidirezionale propria del contemporaneo. Chiara Calore viene premiata per l’attitudine ad elaborare il genere del ritratto in maniera originale e allo stesso tempo consapevole dell’iconografia classica. Alessandro Giannì per una ricerca pittorica che, attraverso la tecnologia, unisce passato e presente. Davide Quartucci per la capacità di restituire un immaginario grottesco eppure profondamente identitario”.
Per il Premio Ideo Pantaleoni dedicato alla memoria e all’opera dell’artista, la giuria composta da Paolo Berra, erede, fondatore dell’Archivio e del premio, Luigi Cavadini, presidente dell’archivio Pantaleoni, e Cris Nulli, collezionista e digital advisor, all’unanimità ha selezionato l’opera Untitled (2024) del duo ReschWilleit proposta dalla Galerie Bernd Kugler di Innsbruck – Austria per innovazione della tecnica pittorica, cromatismi e soggetto: “l’opera rivela un lavoro di ricerca che si avvale di tecniche avanzate e che si affida a valori cromatici generatori di atmosfere e di profondità suggestive. Gli inserti a ricamo costituiscono un ulteriore elemento di valorizzazione della composizione. La giovane età dei due artisti lascia presagire esiti di assoluto interesse”.