“In quest’epoca di pazzi ci mancavano gli idioti dell’orrore” diceva Franco Battiato, nell’indimenticabile Bandiera Bianca. Monito all’idiozia collettiva al godimento horror che, nonostante due guerre in atto che macinano migliaia di morti quotidiani, non mostra segni di scadimento. Malgrado ciò, con il rischio di una terza guerra mondiale alle porte, c’è gente che il 31 ottobre festeggerà Halloween convinta di partecipare ad un’innocua festa in maschera. Se gli amanti dell’orrore, del brutto, del sanguigno e del trash, dedicassero meno tempo alle amenità di certuni social network, scoprirebbero che Halloween non è solo un modo innocuo di divertirsi, ma inquietante “altro”. In realtà, Halloween è qualcosa in più di un’anacronistica festa pagana celtica a cui sono stati aggiunti elementi magico goliardici, ma porta d’accesso all’universo dell’occulto. Più o meno come la tavoletta Ouija, il “gioco” che ha obbligato schiere di ragazzini a rivolgersi all’esorcista. Gli autori dell’ingannevole festa sono gli adoratori del Diavolo che non a caso nei loro testi esoterici definiscono Halloween: “Il giorno più magico dell’anno, il capodanno di tutto il mondo esoterico, la festa più importante dell’anno”. L’esorcista Padre Amorth consigliava i genitori a non far partecipare i figli alla festa delle zucche vuote, ma vista la modernità dei tempi e soprattutto per l’assenza di un vaccino per adulti anti zucche vuote, è probabile, anzi certo, che mamma e papà si prodigheranno per la riuscita della sulfurea festicciola.
Gianni Toffali