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CATANIA: CIRCONVALLAZIONE VERA AUTOSTRADA/AUTODROMO NEL CUORE DELLA CITTA’  CHE METTE A RISCHIO OGNI GIORNO LA VITA DI CENTINAIA DI INERMI CITTADINI!

 

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ACI-ISTAT 2023: LA SICILIA TRA LE REGIONI CON IL MAGGIOR AUMENTO DI VITTIME SULLA STRAD: + 15!

 

La circonvallazione di Catania, trasformata, di fatto, da irresponsabili Sindaci in una sorta di autostrada/autodromo nel cuore della città e che divide in duela stessa,rischia giorno dopo giorno di fare altre vittime innocenti dovute soprattutto alla velocità e al non rispetto dell’obbligo di fermarsi davanti alle persone che attraversano sui segnali pedonali visti da molti incivili e pericolosi automobilisti come ostacoli alla loro velocita e perdita del loro ‘prezioso’ tempo. Oltre  al caos da traffico che giornalmente trasforma la circonvallazione, questo è causato in parte dalla rimozione insensata e ingiustificata del ponte e del sottopassaggio veicolare del Tondo Gioeni e che era pure un passaggio pedonale protetto, e dei vari incroci semaforizzati anch’essi scomparsi del tutto, in una strada invalicabile, così come tante altre in città dello stesso tenore,  soprattutto per i cittadini pedoni ovvero la parte debole e indifesa assieme a quei ciclisti che si azzardano a percorrerla.

 

Per evitare altri incidenti stradali contro inermi pedoni si devono subito installare in tutto il percorso della circonvallazione che va da Ognina a Misterbianco veri e propri ‘ponti’, con ascensore per disabili e anziani,o sottopassi pedonali a difesa dei pedoni di tutte le età che possano garantire loro un attraversamento dalla parte bassa della città a quella alta e viceversasenza rischiare di finire arrotati dai mezzi a motore in corsa. Così come si deve realizzare una pista ciclabile protetta nei due versi di marcia a tutela dei ciclisti e per incoraggiare una mobilità a costo ambientale, e umane e non, zero.

 

Si parta – sostiene Alfio Lisi portavoce di Free Green Sicilia -dalla reinstallazione, come richiesto da tanti cittadini e politici,del sovrapassaggio della circonvallazione scomparso nel 2007 (ma non dimentichiamo quello che esisteva in via Due Obelischi), anche questo ingiustificatamente,all’altezza della cittadella universitaria, dove ogni giorno attraversano migliaia di persone e studenti,che già ha fatto diverse vittime(per non parlare di chi ha  continuato a rischiare di fare la stessa fine)per poi realizzare il sottopassaggio previsto e, sembrerebbe,finanziato all’altezza de ‘La Sicilia’ ma anche questo sembrerebbe scomparso nel nulla, per poi proseguire con tante altre di questeinderogabilistrutture pedonali, oltre a semafori pedonali a richiesta e strisce pedonali visibili a distanza e insegne verticali che annuncino agli automobilisti molto prima di arrivarci l’esistenza delle strisce, oltre aimporre un forte limite alla velocità con l’installazione di autovelox e insegne luminose che fanno capire agli automobilistil’eventualesuperamento della loro velocità e tanto altro,nel rispetto delcodice della strada e come realizzato in altre città italiane ed europee.

 

In base ai dati Aci-Istat, nel 2023, sulle strade italiane, si sono registrati 166.525 incidenti con lesioni a persone (165.889 nel 2022, +0,4%; 172.183 nel 2019, -3,3%), che ha causato 3.039 decessi (3.159 nel 2022, -3,8%; 3.173 nel 2019, -4,2%) e 224.634 feriti (223.475 nel 2022, +0,5%; 241.384 nel 2019, -6,9%). In media, rispettivamente, 456 incidenti, 8,3 morti e 615 feriti ogni giorno.

Tra le Regioni il maggior aumento di vittime in valori assoluti è stato registrato in Calabria, (+35), Sicilia (+15) e Abruzzo (+13).

 

 

Alfio Lisi

Portavoce Free Green Sicilia – SOS Cittadini Pedoni e Ciclisti

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