La poetica di Morgan ipnotizza il pubblico di Pinarella
Tutto esaurito per il ritorno da solista di Marco Castoldi. Tra simposi letterari e narrazioni musicali, sul palco del Full Moon, “l’alieno nella terra dei normali” si conferma un formidabile “one-man-show”
Tra il simposio letterario ed il concerto, è stato un grande evento il live-show di Morgan che, venerdì sera, sul palco del Full Moon di Pinarella, ha regalato due ore di spettacolo intenso, a tratti ipnotico, dimostrando sul palco – dopo i tormenti del periodo sabbatico – la stessa energia di sempre.
Come previsto ad attenderlo il “tutto esaurito” del pubblico cervese che gli ha tributato un caloroso abbraccio sottolineando con fragorosi applausi i medley della sua infinita carriera, ma anche le profonde riflessioni tra un brano e l’altro, un viaggio personale nelle sue emozioni che toccano almeno quanto le note di “Altrove”, definita “la più bella canzone italiana del nuovo millennio” nella classifica della rivista musicale Rolling Stone.
Marco Castoldi, il più poetico dei cantautori contemporanei, si è confermato un artista a “tutto tondo” capace di spigolare, con disarmante disinvoltura, tra parole e musica, un maestro dello spartito che fa dell’eclettismo la sua matrice genetica e che, dai tempi dei Bluvertigo ad oggi, ha collezionato una serie infinita di premi alla carriera.
Anche sul palco di Pinarella, Morgan – con il suo frac nero d’ordinanza – ha confermato le sue sublimi doti di “narratore musicale”, disegnando in note e versi il suo personale viaggio a ritroso tra i capolavori della musica italiana e statunitense.
Dopo Stef Burns, un altro evento da incorniciare per Alessandro Vinci ed Andrea Alici che hanno voluto scommettere sul ritorno di un artista che, negli ultimi mesi, è salito alla ribalta delle cronache più per le tormentate questioni giudiziarie che per i suoi successi artistici: “Ma come immaginavamo – spiegano nel day-after i titolari del Full Moon – quando Morgan sale sul palco mette d’accordo tutti”.
FOTO DI NICOLA ALVISI