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La mostra Il Mondo dei Traci

Dal 20 novembre a Roma un’importante selezione di reperti dal Museo Archeologico Nazionale

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’arte, la bellezza e il mistero della civiltà tracia sono al centro della mostra Il Mondo dei Traci che verrà inaugurata alla Galleria Bulgaria di Roma (via Monte Brianzo 60) il 20 novembre alle 18,30. L’esposizione, che durerà fino al 4 dicembre, è un viaggio nell’antico mondo dei Traci, popolo indoeuropeo vissuto nella regione orientale della penisola balcanica durante il I millennio a.C.

Patrocinata dall’Istituto Bulgaro di Cultura, la mostra nasce dalla ricerca di Miglena Stamberova e Kaloyan Pramatarov dell’Istituto Nazionale Archeologico ed è organizzata con un’attenzione particolare alla resa visiva e storica e colpisce per l’intrigante selezione delle fotografie di straordinari reperti archeologici, per le ricostruzioni grafiche e per le mappe dettagliate. “Una mostra – ci spiega la curatrice della Galleria Bulgaria Olga Boseva – che ha il pregio di mettere in parallelo la cultura tracia e quella etrusca mettendo in luce sorprendenti somiglianze nei riti funebri, nelle credenze nell’aldilà, e nella tradizione guerriera, nonché una comune venerazione per gli eroi e un’attenzione speciale per il ruolo delle donne nella società.”

Attenta a tutti i diversi aspetti della vita e della cultura tracia, si sviluppa in due sezioni principali, ciascuna delle quali esplora un lato affascinante e fondamentale di questa antica civiltà.

La prima sezione è dedicata ai guerrieri traci, figure emblematiche nella società dell’epoca: attraverso una selezione di armi, armature e altri strumenti militari. Gli artigiani traci raggiunsero una notevole abilità nella realizzazione di armi raffinate e decorazioni per l’abbigliamento militare, opere che non solo servivano per la guerra, ma rappresentavano anche simboli di potere e status sociale.

La seconda sezione della mostra si concentra, invece, sulle donne tracie, esplorando la bellezza e lo stile che contraddistinguevano le figure femminili di questa antica società. In mostra un’accurata esposizione di abiti, gioielli e acconciature grazie alla quale i visitatori possono entrare in contatto con l’estetica e le usanze che caratterizzavano le donne del tempo. Gioielli, ornamenti e altri oggetti d’uso quotidiano non solo esprimono la creatività artigianale, ma offrono uno spaccato dei valori culturali e dell’importanza della donna nella società tracia, in cui le figure femminili godevano di un ruolo relativamente indipendente e di valore.

Miglena Stamberova è archeologa bulgara e esperta museale, nata a Gabrovo, Bulgaria. Vive e lavora a Sofia dal 2001. Specializzata nella cultura tracia e nella lavorazione di oggetti metallici. Ha partecipato a numerosi scavi archeologici in varie località bulgare e ha scritto due libri: “Guida della Bulgaria Tracia” e “Le fibule dell’antica Tracia”. Lei è anche impegnata nella promozione del turismo culturale della Bulgaria, contribuendo a valorizzare il patrimonio storico e archeologico del paese per il pubblico internazionale.

Kaloyan Pramatarov è archeologo bulgaro e esperto museale, nato a Sofia, Bulgaria. I suoi interessi scientifici si concentrano sui riti funerari in Tracia durante il I millennio a.C. e l’epoca romana, nonché sulla cultura provinciale romana durante il Principato (I – III secolo). Ha partecipato a numerosi scavi archeologici in varie località bulgare. Oltre alla sua attività archeologica, Pramatarov scrive poesie ed è traduttore dal bulgaro al francese.

Il Museo Archeologico Nazionale è il più antico museo della Bulgaria. Istituito nel 1892, fu ufficialmente inaugurato il 18 maggio 1905. Da dopo la fusione con l’Istituto di Archeologia, avvenuta nel 1948 (Istituto di Аrcheologia e Мuseo e, più tardi, Istituto Nazionale di Аrcheologia con Мuseo), si trova sotto la giurisdizione dell’Accademia Bulgara delle Scienze. Oggi custodisce una delle collezioni archeologiche più rappresentative dell’Europa sud-orientale. Svolge un ruolo cruciale nello studio e nella conservazione del patrimonio archeologico bulgaro e contribuisce allo sviluppo della conservazione e del restauro dei musei nel Paese.

 

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