Nethanyau condannato per crimini contro l’umanita’
Di Fabio Sortino
Il primo ministro israeliano Benyamin Nethanyau l’ex’ministro della difesa Joav Gallant sono stati incriminati dalla corte penale internazionale dell’Aja per crimini contro l’umanita’. Il riferimento e’ il genocidio di Gaza con 50000 morti compresi civili, donne e bambini. Tutto questo in reazione al pogrom di Hamas del 7 ottobre. Infatti anche uno dei capi di Hamas ha subito la stessa condanna. La reazione israeliana al massacro perpetrato da Hamas e’ sicuramente sproporzionato. Il termine genocidio e’ stato espresso dallo stesso papa Francesco. In effetti, sebbene Israele sia sempre stato circondato da nemici, a cominciare dall’Iran, in questo caso col pretesto di colpire e uccidere i capi di Hamas si sono uccisi, anzi trucidati migliaia di civili. Il genocidio subito dagli ebrei ad opera dei nazisti non puo’ essere un motivo per accusare di antisemitismo chiunque critichi la politica sciagurata di Nethanyau, che tra l’altro ha foraggiato Hamas in passato. Da quando e’ salito al potere il premier non ha fatto altro che allontanarsi dalla politica pacifista di Rabin. Ha scelto come interlocutore Hamas e questo e’ il risultato. A cio’ si aggiunga che non ha fatto nulla per liberare i 101 ostaggi fatti da Hamas il 7 ottobre. A cio’ si aggiunga che Hamas e’ un gruppo terroristico, non c’ entrano i civili che invece sono stati trucidati. La morte di donne, bambini intere famiglie innocenti e’ un genocidio a danno di poveri innocenti. E’ un pogrom, e’ uno sterminio. Non contano i numeri, che pure sono impressionanti. Ora 154 paesi dovrebbero arrestare Nethanyau se va nel loro stato. Fermo restando che questa condanna restera’ inattuata, la sentenza per Nethanyau e’ grave. E’ uno smacco dal punto di vista internazionale, lo equipara a Putin, che ha subito la stessa sentenza. Ma e’ venuto il tempo di superare l’impunita’ di Israele.