Bombe su Gaza. Se il Palestinese pensa a Hitler
“Ancora una strage d’innocenti a causa delle devastanti bombe israeliane. Gli Israeliani seminano terrore e morte forse a causa della loro paura, o forse per ragioni meno nobili di una giusta paura. Credo però che il peggior torto che possono fare a tutti gli ebrei del mondo, sia quello di spingere un genitore palestinese che ha visto il proprio bimbo maciullato dalle bombe, a pensare: forse la follia di Hitler non era follia. Una sorta di bestemmia. Ma chissà se lo stesso assurdo blasfemo pensiero non sia venuto anche a qualche ebreo d’Israele?”.
Queste mie righe apparse su diversi noti quotidiani, risalgono a ben quindici anni fa. Si era nel gennaio del 2009.
Mi rispose Luigi Cancrini, con le seguenti parole: “Agghiacciante ma vero. Penso anch’io…Paura ed aggressività si diffondono come un incendio determinando (Freud, psicologia delle masse) la perdita delle funzioni dell’Io (il discernimento critico, la valutazione realistica dei fatti, il rispetto dell’altro e le sue idee) e aprendo la strada a dei leader privi di scrupoli la cui motivazione fondamentale è il successo personale: narcisisti che hanno una paura, istintiva e profonda, della fatica del pensiero e della saggezza che ne è il frutto. Alla cui patologia personale molto si deve da sempre, degli orrori di cui è piena la storia del mondo”.
Che cosa dovrei scrivere oggi, davanti agli orrori centuplicati che stanno avvenendo a Gaza? Intanto dovrei correggermi ed affermare che la paura non c’entra più per niente. E poi agli autori delle nefandezze a Gaza, e a tutti coloro che li sostengono, a tutti coloro che non ne parlano ogni giorno sui giornali e in televisione, a tutti coloro che sotto sotto li approvano, dovrei ripetere le parole che ho sentito ieri sera pronunciare da un alchimista scrittore: “Siete lo schifo di questo pianeta”. Sì, dell’intero universo siete lo schifo.
Renato Pierri