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I commercianti del bazar di Teheran in sciopero per l’aumento dei prezzi e l’impennata valutaria in Iran

 

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Manifestazioni e sciopero dei commercianti del bazar di Teheran per protestare contro l’aumento dei prezzi e gli aumenti dei tassi di cambio

 

«Non abbiate paura, non abbiate paura, chiudete, chiudete; mercanti coraggiosi, sostegno, sostegno!»

Domenica 29 dicembre 2024, ampie sezioni del bazar di Teheran hanno scioperato per protestare contro gli aumenti paralizzanti dei prezzi e i tassi di cambio alle stelle. Hanno organizzato una marcia di protesta, esortando altri commercianti a unirsi allo sciopero.

Lo sciopero e la protesta sono iniziati nel Bazar dei Calzolai e si sono rapidamente diffusi al Rasteh Bazaar, al Piccolo Charsu, al Fabric Sellers’ Bazaar, al Bagh Sepahsalar, al Seyyed Vali Passage, all’Hammat Chal Passage e al Coppersmiths’ Bazaar. Poco dopo, anche i venditori di tessuti di Abbasabad Passage, Sepah Bazaar e Mellat Passage si sono uniti allo sciopero. I manifestanti hanno cantato: «Coraggiosi mercanti, sostegno, sostegno!» «Non abbiate paura, non abbiate paura, chiudete, chiudere!» e «Non si possono fare affari con un dollaro a 80.000 toman!».

In una dichiarazione, i commercianti hanno citato diversi motivi per il loro sciopero, tra cui la carenza di materie prime a causa dell’impennata dei tassi di cambio, una grave stagnazione economica causata da prezzi esorbitanti, mancanza di liquidità nel mercato e tasse pesanti.

Maryam Rajavi, la presidente-eletta del Consiglio Nazionale della Resistenza dell’Iran (CNRI), ha elogiato i commercianti che protestano e scioperano. Ha dichiarato che queste proteste sono una parte significativa dell’ondata più ampia e crescente di disordini sociali, comprese le azioni di operai, impiegati, infermieri e pensionati. La stragrande maggioranza del popolo iraniano, impoverito dalle politiche di saccheggio, oppressive e belliciste del regime clericale criminale, affronta un’inflazione implacabile, un potere d’acquisto in declino, interruzioni di energia elettrica e condizioni di vita disastrose. Questo regime di assassini, distruttori della terra e del suo popolo, sarà senza dubbio rovesciato dalla rivolta e dalla resistenza del popolo.

 

Segreteria del National Council of Resistance of Iran (NCRI)

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