Carlo Sbisà, Ritratto di Cristina Prelli in de Nicola, 1938, matita su carta_Stima € 300,00 – € 600,00
Art-Rite inaugura il 2025 con l’asta U-3 Under 3k euros, il format dedicato a grafiche e multipli d’artista con una stima di partenza fino ai 3000 euro, attraverso un’ampia selezione di 470 lotti, articolati in due sessioni caratterizzate dal susseguirsi di una polifonia vera e propria di autori, stili e modalità interpretative del “fare arte”.
Con un progetto per videoinstallazione su carta spicca la presenza di Fabrizio Plessi, uno tra i più significativi esponenti della videoarte italiana. In vendita il suo “Mare orizzontale (Progetto per videoinstallazione)” (lotto 223, stima: €500 – €1000), che conferma l’interesse dell’autore, a partire dalla fine degli anni ’60, per lo studio di elementi naturali – come l’acqua e il fuoco – rappresentati mediante installazioni video poste in dialogo con gli ambienti di volta in volta ospitanti, a testimonianza della profonda influenza della Land Art sulla sua ricerca.
Agli amanti della pittura del Novecento è invece rivolta la proposta di un corpus di lavori firmati da Cristoforo de Amicis (1902 – 1987), tra cui spicca “Natura morta con l’Arlecchino” (lotto 110, stima: €500 – €1000). Nell’olio su tela del 1980 emerge la ricerca di de Amicis intensamente influenzata dalla tematiche novecentiste di compostezza e rigore compositivo per poi confluire in nuove sperimentazioni d’ispirazione post-cubista. Proprio per questo motivo, la critica del tempo inizia ad includerlo all’interno del movimento chiarista nonostante mantenesse una propria autonomia figurativa e compositiva.
Con due lavori su carta di grande delicatezza, Carlo Sbisà (1899 – 1964) segna la sua presenza alla vendita: si tratta dei ritratti realizzati nel 1938 di Cristina Prelli in de Nicola (lotto 100, stima: €300 – €600) e del marito dr. Alfonso de Nicola, (lotto 101, stima: €300 – €600), medico dermatologo molisano, laureato all’Università degli Studi di Napoli, che prestò servizio volontario in Argentina per poi trasferirsi a Trieste dove svolse la sua attività professionale, dando cura a pazienti ebrei. Venne prelevato a casa dai nazisti e non vi fece più ritorno.
Una pittura intima, lirica e intrisa di una significativa componente malinconica è quella di Giuseppe Ajmone presente in catalogo con “Fiori azzurri”, un olio su tela del 1970 (lotto 322, stima: €1000 – €2000). In quest’opera di medie dimensioni – 92,5 x 73,5 cm – affiorano gli influssi di interpreti di importanza estrema quali Picasso, Braque e Nicolas De Staël culminando, tuttavia, in un’autonomia pittorica fortemente influenzata dalle atmosfere della sua terra d’origine (Carpignano Sesia) e dal nudo femminile.
Si cambia atmosfera con la presenza dirompente di uno tra i più originali protagonisti dell’arte del secondo dopoguerra italiano: Aldo Mondino. La sua pratica orientata ad una messa in discussione di qualsiasi tipo di dogmaticità artistica ed espressiva ha delineato un linguaggio capace di far coesistere una simbologia tipica della storia dell’arte con immaginari legate alla società dei consumi, all’Oriente o al kitsch in generale. All’incanto da Art-Rite va “Senza titolo”, una tempera su cartoncino di 60×47,5 cm (lotto 394, stima: €400 – €600).
A chiudere questi highlights, le due serigrafie, “Coca-Cola” (lotto 400-401, stima: €350 – €500) e “Palma” (lotto 395, stima: €300 – €500) di Mario Schifano, interprete essenziale della Pop Art italiana. Le due opere richiamano due tra i motivi più identificativi della sua produzione: uno rimanda a quel senso di analisi e critica nei confronti della società dei consumi mediante l’impiego di un linguaggio pubblicitario, nonché di celebrazione del medium pittorico tramite l’utilizzo di smalti industriali accesi, l’altro si rifà ad un’iconografia legata all’infanzia dell’artista natio di Homs.
