Mentre il popolo iraniano soffre la povertà, le prove rivelate durante il processo al diplomatico- terrorista del regime, Assadollah Assadi, in Belgio, mostrano come Teheran abbia speso enormi somme di denaro per eliminare l’opposizione.
Assadi e i suoi tre complici, Nasimeh Naami, Amir Sasdouni e Mehrdad Arefani, sono stati arrestati nel 2018 mentre stavano per fare un attentato contro il raduno della Resistenza Iraniana a Parigi il 30 giugno del 2018.
Dal suo arresto, Arefani, per ordine di Assadi e del Ministero dell’intelligence e della Sicurezza (MOIS) del regime, ha negato qualsiasi rapporto col regime e con altri terroristi.
I documenti relativi alle indagini della polizia e della procura affermano che entro il 2018 il MOIS ha trasferito più di 226.000€ in contanti sul conto di Arefani.
Le prove dimostrano inoltre che tra il 2012 e il 2016, Mehrdad Arefani un ha effettuato 179 depositi in contanti per un totale di 12.995€ sui suoi conti.
Nel 2017 e nel 2018, Arefani ha effettuato 62 depositi in contanti sul suo conto, per un totale di 28.409, 50€.
Ha depositato piccole somme da varie filiali per non destare sospetti.
Nel frattempo, Arefani aveva dichiarato di non lavorare in questi anni e aveva ricevuto il sussidio di disoccupazione dal governo belga.
Ha anche cercato di giustificare il modo in cui ha potuto ricevere una somma così enorme di denaro, dicendo falsamente, di aver preso 6.600€ in prestito da un amico e suo padre gli aveva inviato 22.000€ in contanti, senza fornire alcuna prova.
I documenti sottolineano anche che, ai sensi dell’articolo 43c del Codice penale belga, le indagini mostrano una netta discrepanza tra le entrate legali di Arefani e gli importi sui suoi conti.
Quindi è ragionevole supporre che tali importi provengano dalle fonti oggetto del presente caso.
Oltre alle prove innegabili trovate in casa di Arefani, durante il processo, quando Arefani ha dichiarato di non essere un agente del MOIS, Saadouni ha detto:” Arefani sta mentendo, ho visto ( Assadi) dirgli di negare ogni rapporto con (lui)”.
In un’altra sessione di interrogatorio, Saadouni ha detto alla polizia di aver sempre percepito che Arefani era l’agente di Assadi.
Saadouni riferì alla polizia belga:” Ogni volta che ho mentito ad Assadi sui fatti degli eventi del MEK, in qualche modo Assadi sapeva che stavo mentendo. Mehrdad era sempre presente. Non importa come. Pertanto, sono sicuro che era in contatto con Assadi”.
Anche Saadouni e sua moglie Naami hanno ricevuto enormi somme di denaro dal regime.
Secondo l’accusa, durante l’ultimo incontro tra Assadi e la coppia, il 28 giugno in Lussemburgo, Naami ha ricevuto la bomba, una nuova SIM e 180.000€.
Il 26 giugno,19.000€ erano stati versati sul conto della coppia per coprire l’acconto di una Mercedes da 54.000€.
Il regime ha saccheggiato le ricchezze del popolo iraniano per finanziare il terrorismo in tutto il mondo.
Recentemente, nell’anniversario dell’eliminazione di Qassem Soleimani, la mente del terrore iraniano, leader di gruppi terroristici, come gli Hezbollah libanesi, ha elogiato Soleimani per il suo sostegno finanziario.
Domenica 27 dicembre Hassan Nasrallah, capo di Hezbollah, ha elogiato Soleimani per il suo ” supporto logistico” di Hezbollah e non riconoscendo ” alcuna linea rossa” nell’invio di 9M133 missili Kornet a Gaza per Hamas e la Jihad islamica.
Nasrallah ha riconosciuto che dopo i 33 giorni di guerra del 2006, quando 200.000 case furono distrutte in Libano, Soleimani ha pagato un anno di affitto e le spese delle famiglie che avevano perso la casa.
Nel maggio del 2020, Heshmatullah Felahatpisheh, ex presidente della Commissione per la sicurezza nazionale e la politica estera del parlamento del regime, ha dichiarato che il regime ha pagato alla Siria fino a 30 miliardi di dollari.
Le nuove prove pubblicate durante il processo di Assadi e i fatti menzionati in precedenza suggeriscono che qualsiasi pacchetto finanziario inviato all’Iran sarà utilizzato dal regime per finanziare il terrorismo.
I leader dell’Unione Europea dovrebbero riconsiderare il loro approccio verso il regime e porre fine alla priorità delle relazioni economiche con Teheran.
Mentre i leader dell’UE ” non vedono l’ora” di tenere un forum di affari con il regime e di negoziare con il ministro degli esteri dei mullah Mohammad Javad Zarif, dovrebbero ricordare che Assadi era l’agente di Zarif.
Come autorità superiore di Assadi, Zarif era a conoscenza del complotto della bomba e lo ha facilitato, fornendo ad Assadi copertura diplomatica e privilegi.
È tempo che l’Unione Europea ponga fine alle sue relazioni con il regime e smetta di dare priorità agli interessi economici rispetto alla sicurezza dei propri cittadini.
L’UE dovrebbe sanzionare Zarif, il suo ministero e tutti gli altri funzionari del regime coinvolti nel terrorismo.
Mahmoud Hakamian
Consiglio Nazionale della Resistenza Iraniana – Commissione degli Affari Esteri (ncr-iran.org)