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Come Coordinatore  regionale della Toscana e membro dell’ esecutivo nazionale dell’ Italia Dei Valori scrive Paolo Fidanzi, ritengo utile una rapida soluzione a questa inopportuna, seppur legittima, crisi di governo. Anche la Toscana dove lentamente si sta proponendo l’impegno della nuova giunta da poco eletta, nuova nonostante il freno della protratta emergenza Covid, probabilmente ne risentirà. Ne saranno scompaginati i precari assetti politici e istituzionali. Mai si erano allineati percorsi sanitari regionali con quelli di governo come in questo momento sta avvenendo. Abbiamo una filiera sanitaria di sinistra che stava dando probabilmente buoni frutti: ministro della salute Speranza, assessore sanità Bezzini, assessora sociale Spinelli. Più a sinistra di cosi’ sara’ impossibile andare.

Aspettiamo il nuovo governo per ridere o piangere.

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Intanto però una cosa sulla sanità bisogna dirla.  Per ora in Toscana, continua Fidanzi non c’è ombra di discontinuità con la giunta precedente, anzi sembrano essere proprio le stesse persone quotidianamente confermate a dettare legge, a presentare progetti, a distribuire risorse, usando gli stessi metodi e le stesse logiche antiche. Anche qui ci sara’ bisogno di una scossa interna, che non determinerà nessuna crisi per il momento ma che sarà necessaria per riportare un po di equilibrio tra il centro e la periferia, tema centrale dell’ultima campagna elettorale ancora ignorato e disatteso. È  in corso appunto nella definizione della mappa dirigenziale uno scontro tra politica e competenza. Ma qui accade, al contrario del senso comune, un paradosso Sono le competenze a rischiare di essere lottizzate. La politica perde il confronto, perde autorevolezza cede sovranità a chi sa come fare, come progettare, come risparmiare senza preoccuparsi delle ricadute sulla qualità di vita dei cittadini. La vecchia politica approfitta per disorientare la gente, la nuova politica non passa, é presuntuosa ed ingenua, diviene utile trampolino per interessi di parte con l’inganno  di un evidenza spettaocolare. Solo SOS, associazione dichiaratasi da sempre apolitica, almeno apartitica, non e’ rimasta abbagliata dallo specchietto dei sei milioni per L’ Ospedale di Volterra. E l’ Italia dei Valori, espressione di un civismo intransigente e certe volte trasversale che nel tempo è stato travolto dal movimento cinque stelle divenuto oggi, davvero in larga parte, solo la brutta copia dell’ Italia dei Valori .

Ma noi andiamo avanti a denunciare le false promesse e l’ipocrisia culturale di chi ci vuole oltre che dominare anche umiliare.

Vogliamo che il sistema sanità non si fermi all’ annuncio di un progetto faraonico quanto ridondante, non condiviso con le parti sociali civiche e politiche del territorio, senza valutare le priorità e senza lasciare risorse per i nostri servizi territoriali che passino necessariamente dalle nuove case della salute, da un nuovo distretto sociosanitario di zona con potenziamento delle specialistiche e che coinvolga tutti i comuni dei diversi ambiti territoriali dell’ Alta Val di Cecina. Vogliamo soddisfatti i bisogni degli adulti degli anziani e dei bambini. Vogliamo Trasparenza e senso di responsailità da parte delle istituzioni e della Usl.

Nel progetto presentato per il nuovo ospedale di Volterra c’è, a nostro parere, prosegue  Fidanzi molta demagogia e arroganza, e niente di Giani. Chiediamo pertanto alla Giunta Regionale di dare risposte coerenti con quello che è  stato promesso. Volterra non deve essere centrale per nessuno, non è questo il problema. Semmai bisogna superare la grande disparità che continua ad esistere tra centro e periferia e risolvere la difficoltà dei nostri cittadini ad accedere ai servizi fondamentali garantiti dalla nostra costituzione.

Restiamo disponibili al dialogo con tutti, naturalmente nel rispetto della libertà di opinione.

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