L’AAMOD continua e moltiplica la sua attività di conservazione, restauro, digitalizzazione e ricreazione del suo patrimonio filmico e annuncia le nuove iniziative 2021.
“L’archivio non si archivia, si ricrea” è il perfetto slogan utilizzato dalla Fondazione Archivio Audiovisivo del Movimento Operaio e Democratico per valorizzare l’immenso patrimonio filmico documentaristico conservato e restaurato. Rinforzare la rete comunicativa e conoscitiva della memoria audiovisiva è da sempre l’obiettivo dell’AAMOD, che negli ultimi anni ha dato vita ad una felice cooperazione con enti culturali dalla comune identità. Una rete recentemente allargata grazie anche all’ingresso di AAMOD nel database archivistico “Archive Valley”, una startup con la missione di democratizzare l’accesso agli archivi a livello internazionale.
“Siamo una squadra che non si accontenta, intende anzi salire nella parte alta della classifica – afferma Vincenzo Vita, presidente AAMOD – La nostra è un’entità magari piccola, ma con un progetto impegnativo e che continua a sognare. Senza la capacità di sognare, infatti, non si realizzano neanche le piccole cose. Il nostro archivio sta sul palcoscenico, non in una soffitta polverosa”.
Per illustrare sinteticamente le funzioni dell’AAMOD è stato da poco realizzato un breve video, visibile sul canale YouTube e sul sito https://www.aamod.it/, un vero e proprio portale contenente i materiali per visione e consultazione, e dove sono descritti i compiti della Fondazione, la sintesi storica delle iniziative realizzate e l’annuncio di quelle future.
Per il 2021 sono numerose le attività in programma legate ad un comune fil rouge: “UnArchive”. Disarchiviare per vestire con nuovi linguaggi il passato è, infatti, la parola d’ordine che decontestualizza la memoria per proiettarla, con forme d’arte espressive e innovative, nel presente e nel futuro.
Tra i prossimi appuntamenti si segnalano il lancio della nuova edizione del Premio Zavattini, oltre alla comunicazione dei tre vincitori della stagione in corso; la seconda edizione di “Suoni e Visioni”, residenza artistica che lega giovani compositori e videomaker per realizzare corti con materiali d’archivio; il ciclo di proiezioni “CineAAMOD”, una rassegna selezionata di film e documentari realizzati con materiali di repertorio in cui la sala Zavattini dell’AAMOD diventerà virtuale, pur conservando presentazioni e dibattiti annesse alle opere in calendario. E, a seguire, nuove produzioni e co-produzioni di film-documentari, eventi e rassegne che ci si augura, nei mesi a venire, di poter vivere fisicamente in prima persona.
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