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Allo studio un modello territoriale che metta a sistema il progetto, lo renda sostenibile ed estendibile ad altri territori della Marca trevigiana. Ad occuparsene la Fondazione di Comunità della Sinistra Piave che sosterrà una borsa di studio universitaria.

CONEGLIANO – Il progetto Caleidos apre il suo terzo anno di vita puntando sullo studio di un modello territoriale che lo metta a sistema e lo renda sostenibile per il futuro, nonché estendibile in altri territori della Marca trevigiana. L’efficacia delle azioni messe in campo sinora per intervenire sulle fragilità educative dei bambini 0-6 anni e delle loro famiglie – a Conegliano, San Vendemiano, Cappella Maggiore, Colle Umberto, Fregona e Sarmede – ha portato il partenariato, guidato in Veneto dalla Cooperativa sociale Itaca, a prevedere lo studio di un modello territoriale Caleidos di cui si occuperà la Fondazione di Comunità della Sinistra Piave onlus, già partner del progetto.

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Caleidos è maturo per proseguire il suo viaggio nella povertà educativa, lo dicono i numeri sviluppati nella Marca trevigiana in questi primi due anni: 300 i bambini 0-6 anni raggiunti, di cui 30 in povertà educativa e non noti precedentemente ai servizi territoriali, per i quali sono stati attivati i canali della presa in carico, 30 le famiglie supportate, 200 i genitori raggiunti, 8 le educatrici di Cooperativa Itaca, 13 i professionisti socio sanitari coinvolti attraverso l’Azienda Sanitaria e i Comuni, 12 le Scuole d’Infanzia raggiunte, 7 i nuovi punti educativi attivati. Ma lo evidenziano soprattutto i risultati generati, a partire dalla capacità del progetto di adattarsi ad ogni singola esigenza dei territori, di individuare precocemente le fragilità educative di bambini e nuclei familiari, mettendo poi in collegamento tra loro scuola, famiglie, servizi sociali comunali e servizi specialistici dell’Ulss2, creando una vera e propria rete di comunità per affrontare la povertà educativa.

 

I PUNTI DI FORZA

Cucito su misura. Caleidos ha dimostrato di essere un dispositivo capace di adattarsi alle esigenze più specifiche di ogni territorio, costruendo la progettualità insieme a tutti i servizi coinvolti. Un progetto cucito su misura anche nei confronti dei beneficiari, bambini e famiglie con fragilità educative.

Rete. L’équipe educativa messa in campo da Itaca ha valorizzato i servizi del territorio, fungendo da connettore tra le diverse agenzie educative. Grazie alle indicazioni ricevute dalle maestre in contesto scolastico, Caleidos ha messo in collegamento la scuola con i servizi sociali dei Comuni e con i servizi specialistici dell’Ulss2, creando una rete scuola-famiglie-servizi territoriali-comunità.

Intervento precoce. Interventi precoci e mirati hanno consentito non solo di affrontare con efficacia povertà educative che potrebbero trasformarsi, senza una adeguata presa in carico, in disagi importanti, ma anche l’attivazione di un percorso rivolto alle famiglie per comprendere le fragilità del bambino, accompagnandole nell’imparare a relazionarsi con i propri figli.

Équipe multi-professionale. Grazie ad un gruppo ricco e articolato, Caleidos ha puntato sulla multidisciplinarietà degli interventi attraverso maestre, bibliotecarie, educatrici, assistenti sociali, professionisti socio sanitari.

Supervisione. Le educatrici hanno svolto attività di supervisione all’interno delle scuole dell’infanzia, per evidenziare situazioni di fragilità. Tale ruolo si è rivelato cruciale e ha supportato le maestre nell’accompagnarle a leggere e decodificare le caratteristiche di contesti delicati.

Punti educativi. Seppur ancora sospesi a causa dell’emergenza sanitaria da Covid-19, i punti educativi attivati in Case di riposo e biblioteche si sono rivelati preziosi luoghi d’incontro tra mamme e bambini, con o senza fragilità.

Gioco. Tutte le attività legate alla dimensione ludica e ricreativa si sono dimostrate come opportunità che hanno consentito di appiattire le disuguaglianze. Attraverso il gioco o la lettura di una fiaba diversi gruppi di famiglie si sono conosciuti, incontrati e integrati.

A fronte di questi punti di forza, nei giorni scorsi il Taced, il Tavolo della comunità educante che comprende tutti i partner locali di Caleidos e che funge da cabina di regia del progetto in Veneto, ha attribuito alla Fondazione di Comunità della Sinistra Piave il compito di sviluppare un pacchetto di azioni che comprendono il sostegno e il tutoraggio di una borsa di studio universitaria.

Co-finanziato dall’impresa sociale Con I Bambini e guidato in Veneto dalla Cooperativa sociale Itaca, Caleidos è un progetto articolato che mira ad intervenire sulle fragilità educative delle famiglie con bambini 0-6 anni. Frutto di un’ampia partnership, coinvolge Ulss n. 2 Marca Trevigiana – Distretto Pieve di Soligo, Fondazione di Comunità Sinistra Piave, Istituti comprensivi di Cappella Maggiore e “Grava” Conegliano 1, Nido Comunale di San Vendemiano (gestito dalla Cooperativa Stella). In un’ottica di lavoro di comunità, gli Istituti comprensivi hanno coinvolto le Amministrazioni comunali di Conegliano, San Vendemiano, Cappella Maggiore, Colle Umberto, Fregona e Sarmede con i relativi Servizi Sociali.

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Fabio Della Pietra

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