Il Coordinamento Nazionale dei Docenti della disciplina dei Diritti Umani, il 3 marzo intende celebrare l’VIII Giornata mondiale della natura selvatica (World Wildlife Day). Quest’anno il tema è “Foreste e mezzi di sussistenza: sostegno delle persone e del pianeta”. La ricorrenza è stata proclamata il 20 dicembre 2013 dall’Assemblea generale delle Nazioni Unite (UNGA). La data scelta sta ad indicare la firma della Convenzione sul commercio internazionale delle specie di flora e fauna selvatiche minacciate di estinzione (CITES) avvenuta a Washington il 3 marzo del 1973.
Sottolineare l’importanza della tutela ambientale sembra quasi superfluo e si assiste a una sorta di assuefazione rispetto alle tematiche in questione; purtroppo invece si è drammaticamente lontani dall’aver centrato alcuni obiettivi necessari per preservare il nostro ecosistema (https://www.lifegate.it/distruzione-foreste-incontaminate-dal-duemila).
Le pandemie in corso negli ultimi cinquant’anni, come evidenziano i rapporti del WWF (https://www.wwf.it/news/?52760/Le-foreste-sono-il-nostro-antivirus-ma-le-stiamo-distruggendo) e del Joint Research Centre della Commissione Europea (World Atlas Of Desertification, link: https://wad.jrc.ec.europa.eu/) sono state determinate dalla violenta rottura dei delicati equilibri biologici da parte dell’uomo, che, deforestando, trasformando violentemente e repentinamente l’habitat di molte creature, addentrandosi nei posti più remoti del pianeta, ha permesso la promiscuità di più specie, fattore che, secondo la scienza, è determinante nella proliferazione di nuove forme batteriche e virali.
Per esempio, il tasso di deforestazione in Amazzonia è cresciuto del 30% nell’ultimo anno e tra agosto 2018 e luglio 2019 (https://www.greenpeace.org/italy/storia/6654/amazzonia-deforestazione-record-e-la-piu-alta-degli-ultimi-10-anni/), con conseguenze drammatiche sulla qualità della vita di ognuno.
“Tutti noi dipendiamo da ecosistemi sani per il cibo e l’energia, l’acqua e la biodiversità. Il loro continuo degrado contribuisce al cambiamento climatico e aumenta il rischio di gravi disastri ecologici. La diffusa perdita di funzionalità degli ecosistemi terrestri e acquatici sarà catastrofica per il nostro pianeta e rappresenterà un enorme passo indietro rispetto ai progressi compiuti verso il raggiungimento degli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile delle Nazioni Unite. È tempo di ricostruire ciò che è andato perduto” (https://www.decadeonrestoration.org/)
Negli ultimi anni abbiamo constatato alcuni importanti eventi (Accordo di Parigi sul clima; Convenzione sulla diversità biologica e gli obiettivi di sviluppo sostenibile dell’Onu; intesa politica per un accordo commerciale tra Unione europea e Mercosur (Free Trade Agreement (FTA) nel luglio del 2019) che hanno cambiato o cambieranno sostanzialmente le prospettive e le dinamiche commerciali tra gli Stati.